Lords of Waterdeep

Prima di recensire questo titolo stavo scrivendo la recensione di Zombicide. Poi l’amministratore del sito mi ha fatto notare la mancanza di ambientazione Sword and Sorcery, così ho deciso di puntare su qualcos’altro. Fortunatamente avevo comprato da poco Lords of Waterdeep anche se, sinceramente, non è che qui l’ambientazione si senta tanto…

Intendiamoci, il mondo di Dungeons and Dragons c’è tutto, è presente persino una quest chiamata Caccia al Beohlder, ma durante la partita nemmeno lo noterete.

Ma andiamo per gradi.

Il titolo in questione è un piazzamento lavoratori. Avete a disposizione una pedina “agente” da piazzare in particolari edifici. Se lo fate ottenete le risorse di quegli edifici (gli avventurieri) che spenderete per completare le quest. In sostanza al posto dei classici materiali come legna, pietra e metallo abbiamo chierici, ladri e maghi.

Dimenticatevi quindi i brividi dei duelli epici, tutto ciò che dovrete fare in Lords of Waterdeep sarà accumulare punti, vale a dire i già succitati avventurieri, osservando i costi delle carte quest. Il gioco è in inglese ma basta ha una conoscenza scolastica della lingua per cominciare. Sono presenti i testi di contorno e alcune illustrazioni carine, ma non ci farete troppo caso. Bisogna dire inoltre che alcune delle art presenti nelle carte, come quelle dei lord, sono davvero pessime.

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Nonostante tutto, Lord of Waterdeep resta un bellissimo gioco. Litigare con gli altri giocatori perché questi si sono accaparrati prima il territorio dove volevamo piazzare il nostro agente fa passare il tempo velocemente e a metà partita vengono forniti altri strumenti (un ulteriore “agente” per recuperare avventurieri e/o risorse) facendo sì che il gioco diventi ancor più interessante.

Il titolo è perfettamente bilanciato e se ci si vuole affidare al caso si può sempre pescare una carta intrigo sperando di trovare qualcosa che ostacoli seriamente gli avversari. Tali carte non destabilizzano totalmente il gioco ma possono aiutare un giocatore che, per mancanza di un avventuriero, non riesce a conquistare una quest importante.

Come già specificato, dire “ho fatto questa” mostrando una quest e pagando due cubetti arancioni e due bianchi che dovrebbero rappresentare due guerrieri e due chierici, distrugge l’atmosfera del titolo e il fatto di dover osservare le mosse degli altri per capire dove piazzare il proprio agente non fa gustare le art o i testi di contorno, facendo sì che ci si dimentichi presto (o che nemmeno si guardi) il nome o il disegno della carta.

Di contro, le regole sono semplici e già dalla prima partita sarà possibile studiare strategie intricate.

Un plauso infine alla scatola: riporre tabellone ed elementi di gioco è un piacere quando ti ritrovi scomparti ben studiati nella confezione.

Consiglio Lords of Waterdeep? Assolutamente sì, un bellissimo gioco che allieterà le serate anche a chi di Sword and Sorcery non ne vuole sentire parlare. Avrei preferito avere al posto dei cubetti che rappresentano guerrieri, maghi, ladri e chierici delle piccole statuette, ma il costo sarebbe stato superiore e, anche se al momento il gioco si riesce a pagare intorno ai quaranta euro, il costo iniziale di sessanta euro sarebbe lievitato troppo.

Antonio Spettro Amodeo

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