Recensione: “Gli eredi di Atlantide” (2015) di Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini

Gli-eredi-di-AtlantideL’Impero di Atlantide domina orgoglioso le terre conosciute. Mai la gloria e la potenza della città dei cinque anelli sono state così grandi. Eppure, il germe della corruzione si è annidato nella grande isola. Il Re di Atlantide e il Concilio, sordi alle accorate suppliche dell’anziano sacerdote del Tempio della Madre Primigenia, si rifiutano di credere alla terribile profezia di morte scritta nelle stelle. Solo Adhon Ossyrian, giovane Capitano delle Guardie di Palazzo, decide di ascoltare l’avvertimento e, con un gruppo di eletti, abbandona l’isola prima del cataclisma. È l’inizio di un incredibile e lungo viaggio verso Oriente, attraverso terre lontane e sconosciute, in cerca di un luogo dove custodire il potente artefatto che gli esuli recano con sé, in grado di gettare le basi per lo sviluppo di una nuova, grande civiltà. Ma un vecchio nemico, che da anni cova la sua vendetta, segue come una nemesi il cammino dei fuggiaschi… Il primo capitolo di una saga che unisce il sapore della leggenda al fascino delle teorie dell’archeologia misteriosa, in un mondo intessuto di mito e storia.


Titolo: Gli eredi di Atlantide | Autori: Andrea Gualchierotti, Lorenzo Camerini | Editore: Il Ciliegio | Genere: peplum (o sword and sandal) | Pagine: 400 | Data di pubblicazione: 2015 | Prezzo: 19,00 euro


La saga di Atlantide:

  1. Gli Eredi di Atlantide (Il Ciliegio, 2015);
  2. Le guerre delle piramidi (Il Ciliegio, 2017).

Gli eredi di Atlantide è un romanzo scritto da Andrea Gualchierotti e da Lorenzo Camerini, pubblicato da Il Ciliegio nel 2015. Questo libro, più che fantasy, deve essere classificato come peplum (o sword and sandal), con alcuni richiami al Ciclo di Cthulhu di H.P. Lovecraft e con uno stile howardiano.

Gli Autori ci conducono nell’isola leggendaria di Atlantide, adottando un setting negletto, originale e al contempo spinoso, posto che le fonti disponibili sul tema sono assai scarse e chiunque si cimenti nella scrittura di un romanzo di questo genere rischia di addentrarsi in un ginepraio. Comunque la prova viene superata egregiamente da Gualchierotti e da Camerini, atteso che viene descritta con dovizia di particolari la geografia, gli usi e i costumi, la religione e la politica della Città dei Cinque Anelli e dei territori che vengono presentati; rendendoli credibili e affascinanti.

La vicenda viene narrata in terza persona attraverso molteplici pov e racconta del Cataclisma abbattutosi sul Continente Perduto, fornendoci una versione alternativa. Adhon, Capitano delle Guardie di Palazzo, viene avvisato dell’imminente sciagura da Alkameones, Grande Sacerdote del Tempio della Madre Primigenia. Quest’ultimo intima al giovane guerriero di fuggire dall’Isola con alcuni soldati e gli affida un’importante missione che lo condurrà a viaggiare per terra e per mare verso Oriente, giungendo in una terra sconosciuta. Tuttavia taluni loschi figuri si opporranno ai loro piani, intralciando il cammino del nostro mediante sotterfugi e trappole mortali.

Debbo dire che i personaggi sono ben caratterizzati in quanto presentano profili psicologici variegati e complessi.

Il protagonista della vicenda è Adhon, un militare fedele e orgoglioso di appartenere al Atlantis-Roco-Espn-Piarlignaggio atlantideo. Il suo operato è volto a completare la missione a lui affidatagli da Alkameones e proteggere la sua amata Isis. Ad aiutarlo nell’impresa vi saranno Sybillion e Tih-ger (oltre a un manipolo di soldati). Il primo è un simpatico guascone, maggiormente dedito ai bagordi che al duro lavoro, mentre il secondo è un veterano dell’esercito (forse troppo rigido con i suoi sottoposti), coriaceo e feroce come una pantera.

Sul versante dei villain, ricordo Sethlans, il mefistotelico sacerdote e Balgher, possente guerriero che, non so per quale motivo, nelle fattezze e nei comportamenti mi ha ricordato Jagger, il fratello di Kenshiro.

La storia scorre rapidamente e l’azione non manca, così come i combattimenti all’arma bianca in cui i poderosi lancieri mietono vittime come grano maturo, anche se si tratta di creature mostruose.

L’elemento soprannaturale non compare nella storia, anche se ne viene fatta menzione di una conoscenza ancestrale.

Debbo confessarvi che ho divorato Gli eredi di Atlantide in pochi giorni e pertanto gli assegno il massimo dei punti, consigliandolo a tutti gli amanti del peplum e comunque dei romanzi di avventura.

GLI AUTORI:

Andrea Gualchierotti ha 36 anni, vive e lavora in provincia di Roma. Dopo gli studi classici e la laurea in Sociologia, si dedica al mondo della comunicazione, senza però tralasciare la passione di sempre per l’archeologia e per le sue scoperte. Quando non scrive si dedica alla numismatica, ai viaggi e al mai dimenticato amore per i romanzi d’avventura.

Lorenzo Camerini, amante della storia e della letteratura fantastica fin dalla più tenera età sogna e cresce con le grandi saghe della letteratura medievale. Lettore appassionato e vorace, dopo svariate esperienze lavorative in Italia nell’editoria e nella comunicazione su Internet si è trasferito per un anno in Canada, nella città di Vancouver.

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