Recensioni: “La torre di tenebra” (The Tower of Fear, 1989) di Glen Cook

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Titolo: La torre di tenebra

Titolo originale: The Tower of Fear

Autore: Glen Cook

Traduttore: Linda De Angelis

Editore: Sonzogno

Genere: fantasy

Data di Pubblicazione: 1989

Data di pubblicazione italiana: 1990

Pagine: 366

Non disponibile

Trama: L’entusiasmante epopea di un romanziere specializzato in military-fantasy di taglio duro e realistico, un ricco, complesso, appassionante racconto nel quale si fondono avventura, magia e politica e una profonda conoscenza dei risvolti meno confessabili della natura umana. Ambientato nella barbara, primitiva Qushmarrah, il plot prende le mosse nel delicato momento sociopolitico che segue la conquista del potere da parte degli Erodiani. I piccoli e calvi guerrieri invasori non avrebbero mai avuto la meglio se qualcuno non avesse tradito, se il malvagio e potente Narkar, gran sacerdote del crudele dio Gorloch, non fosse morto, e se i mercenari nomadi Datar non avessero all’ultimo momento deciso di cambiare bandiera. Anche se le leggi degli Erodiani sono più umane di quelle di Gorloch, i patrioti del Qushmarrah si trovano dinnanzi ad un dilemma: accettare il nuovo dio misericordioso e il giogo degli invasori o combattere per l’indipendenza anche se ciò significherà ripristinare gli antichi dei del sangue? Intanto la Strega, moglie del gran sacerdote Narkar, ha saputo preservare l’amato dalla morte dello spirito infondendo la sua anima nel corpo di un bambino; il servo del Male potrà tornare a vivere se quel bambino sarà ritrovato in tempo e a questo scopo non esita a rapire i piccoli abitanti della città alla ricerca di quello giusto, inducendo un tranquillo falegname a cercare di scoprire i misteri della torre del tempio per salvare se stesso e la sua famiglia…(Seconda di copertina)…

Commento: 

9781466831155La torre di tenebra è un libro originale ed atipico, poiché, a differenza di molti altri romanzi dello sword and sorcery, l’attenzione non viene posta sulle imprese di qualche eroe nerboruto, ma sul contesto sociopolitico inerente l’occupazione di un determinato territorio (che si avvicina alla saga La caduta di Malazan di Steven Erikson).

L’azione e la magia in questo romanzo passano in secondo piano. Glen Cook ci proietta in un mondo immaginario che presenta notevoli somiglianze con il Medio Oriente, nel periodo di occupazione romana (o se volete bizantina).

L’autore con dovizia di particolari si sofferma a descrivere lo stato d’animo insofferente degli abitanti della città di Qushmarrah, sottoposti al governo straniero degli Erodiani.

Anzitutto abbiamo la Vivente, un’organizzazione paramilitare segreta volta a preparare il terreno per un colpo di stato e composta da veterani di guerra. Poi vi sono gli Erodiani (simili ai romani) che occupano la città e che sono odiati dalla popolazione. In terzo luogo intervengono i Datar (simili agli arabi), una popolazione nomade e mercenaria, che dichiarano fedeltà agli Erodiani, tradendo i Qushmarr.

Il protagonista della vicenda è Aaron, un qushmarr di professione falegname, che non ha mai accettato l’onta della sconfitta e che nutre forti dubbi sulla possibilità che qualche suo connazionale abbia tradito all’epoca della guerra, vendendosi agli Erodiani e favorendo la loro vittoria. Aaron non è un eroe, né un antieroe, ma un semplice uomo che lotta per difendere la propria famiglia e che è disposto a mettere da parte anche i suoi ideali per proteggerla.

Anche se non assume un ruolo chiave, è presente la magia e nello specifico abbiamo la Strega, moglie del terribile negromante Narkar, che tenta in tutti i modi di fare reincarnare l’anima del proprio marito in quella di una bambino e non esita far rapire i giovani della città di Qushmarr per realizzare il suo scopo, suscitando lo sdegno della popolazione locale.

In definitiva, questo è un libro che consiglio a coloro che preferiscono i fitti intrecci politici all’azione.

cook_glenAutore: Glen Cook (9 luglio 1944) è un scrittore americano, specializzato nel genere fantasy-militare. Ha scritto intere collane di narrativa nella tradizione di Conan il Barbaro aggiungendo agli ingradienti vincenti dei suoi romanzi uno stile asciutto, un realismo e un’attenzione alle vicende politiche che costituiscono il suo tocco particolare. La sua opera principale è il ciclo The Black Company. Attualmente risiede in St. Louis, Missouri (U.S.A).

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