Articolo di Davide Mana, tratto dal blog Strategie Evolutive, pubblicato il 26 luglio 2013.
Il trentesimo volume della Fantacollana è Elric il Negromante, di Michael Moorcock, che riunisce i tre volumi conclusivi della “serie classica” di avventure dell’Albino.
La copertina è di Michael Whelan.
Come nel caso del volume precedente, le storie sono apparse nel corso degli anni in riviste e antologie diverse, e successivamente Moorcock le ha assemblate in una cronologia completa.
In una simmetria crudele, molti degli eventi del secondo volume rispecchiano specularmente quelli del primo – Elric ha una nuova compagna, ha nuovamente l’occasione per trovare la pace che desidera, ancora una volta dovrà scendere in campo nella battaglia fra Ordine e Caos.
La saga procede verso la sua conclusione tragica, quando l’Albino dovrà impugnare per l’ultima volta la Spada nera.
Moorcock ha perfezionato, nello scrivere le storie di Elric, un metodo molto economico di composizione della storia – su una trama lineare, si procede per accumulo di elementi surreali e visivamente sorprendenti.
Il risultato è una narrativa curiosamente scarna, ed al contempo barocca, che rimane inconfondibile.
Melodrammatico, spesso ironico al limite della farsa – ma in quanti non se ne resero conto – insolito, sovversivo, Elric lasciò il segno nel panorama del fantasy nazionale, suscitando una antipatia che ancora oggi tiene Moorcock lontano dai nostri scaffali, complice una immeritata e asinina critica negativa.
In futuro, l’autore londinese tornerà al personaggio di Elric con una serie di prequel e di volumi sistemati durante la continuity del ciclo principale – ma il meglio, per ciò che riguarda l’albino, si trova fra le copertine di questo volume e del suo predecessore.
Insieme col volume precedente, anche Elric il Negromante fu a lungo un oscuro oggetto del desiderio degli appassionati -si diceva che la Nord ne avesse un magazzino pieno, ma ne mettesse sul mercato solo una manciata all’anno, per speculare sul collezionismo.
Una sciocchezza, ovviamente.
Poi lo ristamparono in brossura.
Resta fortissima l’impressione che Elric sia uno dei personaggi del fantasy del quale tutti parlano, ma pochissimi hanno letto.
Ma questa è una mia cattiveria gratuita.
Sciocco dettaglio personale – ho l’originale.
Non prestai anche quello, e quindi la mia copia della prima edizione c’è, ed è sullo scaffale.
All’epoca mi mise addosso una grande tristezza – ma riletto di recente, ha retto abbastanza bene agli anni.
I miei lavori preferiti di Michael Moorcock sono altri, ma Elric rimane una lettura imprescindibile.
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