Recensione: “Asteria alla Corte del Gran Khan” (2016) di Davide Mana

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Titolo: Asteria alla Corte del Gran Khan

Serie: Le Avventure di Asteria #2

Autore: Davide Mana

Editore: 8PiecePress

Genere: sword and sorcery

Pagine: 41

Data di pubblicazione: 2016

Disponibile in formato ebook al prezzo di € 1,50

Trama: “Nessuno sceglie consapevolmente di servire il Tempo e l’Occasione, che sono padroni inflessibili.”

Asteria crede di aver trovato la pace, nella grande pianura dominata dal Khan e dai suoi cavalieri.

Ma qualcosa di sinistro si aggira nella prateria.

Qualcosa che uccide gli adulti e rapisce i bambini.

Qualcosa che gli uomini e le donne riuniti attorno ai fuochi degli accampamenti chiamano la Strega dai Capelli Grigi.

Commento:

Asteria alla Corte del Gran Khan è un racconto sword and sorcery autoprodotto di Davide Mana, secondo volume de Le Avventure di Asteria.

A distanza di due anni dal primo ebook, quando l’eroina posta al servizio del Tempo e dell’Occasione era era giunta al cospetto di Minosse, la ritroviamo catapultata nei territori dei Naiman e nel Kara Khitay, all’epoca del dominio dell’Impero mongolo di Gengis Khan.

In prima battuta mi preme osservare che la scelta del setting risulta anomala. Volgendo 625251408lo sguardo al mercato odierno, notiamo che pullula di romanzi che vengono ambientati in mondi immaginari simili all’Europa medievale e in particolare all’Inghilterra. E’ difficile trovare qualcuno che osi valicare i confini del Vecchio Continente. Ciò è da imputarsi alla scarse letture, alla pigrizia mentale e alla carenza di documentazione degli scrittori odierni.

E proprio la documentazione è un punto di forza di Davide Mana, il quale costruisce un solido world building in poche pagine, soffermandosi non solo sugli usi e sui costumi di queste popolazioni di nomadi delle steppe, ma anche sull’abbigliamento, sulle superstizioni, sulla fauna locale e addirittura sulle strutture abitative. In questo modo abbiamo la possibilità di calarci immediatamente in questi territori selvaggi e incontaminati.

Occupiamoci ora dei personaggi.

Dato che si tratta di un pulp, l’unico personaggio sviluppato è Asteria. Tale sceltakadaj non può e non deve essere vista come un limite, atteso che gli antesignani dello sword and sorcery come Robert E. Howard, Clark Ashton Smith, C.L. Moore, Henry Kuttner, Fritz Leiber hanno reso popolare in tutto il mondo la fantasia eroica grazie a questo formato narrativo. Inoltre il racconto garantisce il massimo dell’azione e del divertimento in un numero limitato di pagine, permettendo anche a coloro che non hanno molto tempo da dedicare alla lettura di potersi immergere in queste avventure e gustarsele appieno.

La protagonista, Asteria, “alta, snella, pallida e con i capelli del colore della cenere”, versata come pochi altri nell’arte della guerra, dopo un approccio turbolento con Subodei, un capo tribù, diventa la sua amante. Ma la popolazione non la vede di buon occhio a causa delle superstizioni, delle sue fattezze anomale rispetto agli asiatici e forse per la gelosia suscitata nelle mogli di Subodei. Di conseguenza viene accusata di essere una strega da Gengis Khan in persona.

Sfuggita in modo rocambolesco dalla cattura, la protagonista non può godersi la pace poiché le steppe sono afflitte dalla Non Creata. Quest’ultima è una chötgör, ovvero una creatura malvagia dotata di poteri soprannaturali, che ha assunto le sembianze di una donna gigantesca, dalla carnagione e dai capelli del colore innaturale il cui unico scopo è quello di divorare gli umani.

Come vedete la magia è presente e gioca un ruolo fondamentale nella storia, ma di certo non viene banalizzata e non si può affermare che questo non sia un fantasy per adulti. Horn-Female-Demon-375x300Inoltre la ricerca della stregoneria nel folklore locale attribuisce sicuramente all’ebook una marcia in più rispetto agli altri.

Debbo considerare che in questo episodio l’eroina pare accettare stoicamente il destino che gli è stato riservato dai numi. La protagonista si cala perfettamente nel nuovo contesto in cui si trova e agisce secondo il suo istinto, senza porsi troppe domande.

Concludo dicendovi che Asteria alla Corte del Gran Khan è un ottimo racconto sword and sorcery, che presenta notevoli spunti di originalità e che continua con autorevolezza la tradizione dei grandi maestri della fantasia eroica. Ancora una volta, ritengo che abbia ragione Gianni Pilo quando sostiene che gli italiani non sono secondi a nessuno in fatto di narrativa dell’immaginario.

 

 

manaAutore: Davide Mana, classe 1967, è un paleontologo, blogger, traduttore e autore freelance.

Ha pubblicato racconti, articoli e scenari per giochi di ruolo in Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone.

Dal 2013, affianca alle sue pubblicazioni tradizionali, racconti e saggi autoprodotti in formato elettronico.

Fra i suoi lavori, la serie di racconti autoconclusivi Gli Orrori della Valle Belbo, e il ciclo di avventure sword and sorcery di Asterie e di Aculeo & Amunet.

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