Recensione: “Il richiamo delle spade” (The Blade Itself, 2006) di Joe Abercrombie – Saga de La Prima Legge #1

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Titolo: Il richiamo delle spade

Titolo originale: The Blade Itself

Saga: La Prima Legge

Autore: Joe Abercrombie

Editore:  Gargoyle

Collana: Extra

Traduttore: Benedetta Tavani

Genere: grimdark fantasy / fantasy

Data di pubblicazione: 2006

Data di pubblicazione italiana: 2013

Non disponibile

Il mondo de La Prima Legge

Trilogia La Prima Legge

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Antologie

  • Tredici lame (Sharp Ends, 2016) (Mondadori, 2017).

 

Trama: Logen Novedita, il famigerato guerriero, ha infine esaurito la sua fortuna. Si è fatto un nemico di troppo e ora ha davanti a sé un futuro solitario e cupo, in cui da un momento all’altro potrebbe ritrovarsi a guardare la morte in faccia per l’ultima volta. Ma saranno proprio i morti a offrirgli un’ultima opportunità, perché qualcuno, là fuori, ha ancora dei progetti per il Sanguinario. Il Capitano Jezal dan Luthar, modello di egoismo e vanità, ha in mente poco altro che banali sogni di gloria, da far avverare in duello a colpi di spada. Ma la guerra è alle porte, gli eserciti si mobilitano e sui campi di battaglia del gelido Nord si combatte con regole terribilmente cruente. L’Inquisitore Glokta, carnefice storpio, sarebbe contento di veder tornare i resti del Capitano Jezal in una cassa, ma d’altro canto lui odia chiunque non sia stato ridotto nelle sue condizioni. Confessione dopo confessione, senza lasciar spazio a nessun sentimento se non al rancore, elimina i traditori in seno all’Alleanza, ma la sua ultima scia di cadaveri potrebbe condurlo dritto al cuore corrotto del governo. Se soltanto potesse sopravvivere abbastanza a lungo da poterla seguire…

944073Commento:

Il richiamo delle spade è un romanzo grimdark fantasy di Joe Abercrombie, primo volume della saga de La Prima Legge, pubblicato nel 2006 sul mercato anglosassone e nel 2013 in Italia dalla Gargoyle. Il libro è stato candidato al Campbell Award per il 2008 e al Tähtifantasia Award per il 2010.

Con il termine grimdark fantasy (coniato dallo stesso Abercrombie) si indica quel filone di narrativa fantastica in cui la vicenda viene rappresentata con estremo realismo, facendo ricorso a innumerevoli scene di violenza, sesso e al turpiloquio. Ciò ha sconvolto non poco parte della critica mondiale, provocando una vera e propria rivoluzione copernicana, posto che nessun autore prima di Joe Abercrombie, aveva osato tanto nel fantasy.

A ogni buon conto, l’Autore ci conduce in un mondo immaginario simile al nostro nel periodo storico medievale, che definisce Mondo Circolare, in cui tre grandi stati si affrontano per ottenere la supremazia: l’Unione, il Nord e l’Impero Gurkish. I primi ricordano i regni europei del periodo rinascimentale, i secondi le popolazioni barbare del nord europa e i terzi gli arabi.

A dispetto di quanto dianzi affermato, la situazione geopolitica del Mondo Circolare si limita a fare da cornice alla parte preponderante del romanzo, che riguarda le peripezie di tre personaggi: Logen Novedita, Jezal dan Luthar e Glokta. E proprio attraverso la narrazione in terza persona e secondo questi tre fondamentali pov che Abercrombie esalta le sue doti di scrittore; scandagliando i peggiori aspetti della psicologia umana e avendo il coraggio di descrivere un mondo sozzo, putrescente, irto di pericoli, violenza, lussuria, odio, invidia e pertanto estremamente reale.

Abbiamo Logen (chiamato anche il Sanguinario e conosciuto in tutto il Mondo Circolare per la sua ferocia), un possente barbaro del nord che è fuggito a sud, dato re Bethod intende ucciderlo. Jezal, un borioso e indolente capitano dell’Unione, membro di una blasonata famiglia nobiliare, poco avvezzo al dovere e dedito all’alcol e alla bella vita. Glokta, un ex ufficiale dell’esercito dell’Unione e campione di scherma, reso storpio dalle torture subite nelle prigioni dell’Impero Gurkish e ora in forza come Inquisitore.

Oltre a costoro vi sono una miriade di personaggi che partecipano in maniera attiva alla vicenda, talvolta anche con un loro punto di vista particolare. Nessuno di essi è spinto da buone intenzioni. Nessuno di costoro cerca di aiutare altre persone. Ciò suscita sdegno, vero?

Cerchiamo di essere onesti.

Nella vita di tutti i giorni poche persone sono mosse da grandi ideali e la gran parte della gente tenta di circuire gli altri, al solo fine di raggiungere i propri interessi.

Ma torniamo a noi.

Per quanto concerne l’azione, non avrete modo di annoiarvi. Abercrombie è abile nel mantenere vivida l’attenzione del lettore, sommergendolo di colpi di scena, combattimenti, rivelazioni e comunque informazioni succulente per l’economia della storia.

La magia è presente, anche se molto limitata.

In conclusione, devo comunque riconoscere che Il richiamo delle spade è un ottimo romanzo ed è stato uno dei primi libri fantasy a rompere con i classici schemi della narrativa di tale genere, presentando vicende caratterizzate da estremo realismo; con l’aggiunta di una buona dosa di humor nero.

 

 

Joe_Abercrombie_at_Swecon_October_2012Autore: Joe Abercrombie (Lancaster, 31 dicembre 1974) è laureato in psicologia, e ha lavorato per il cinema e la televisione inglesi. Ha scritto la trilogia fantasy “The First Law- La Prima Legge”, pubblicata in Italia da Gargoyle, tra il 2013 e il 2014: Il richiamo delle spade (candidato al Campbell Award nel 2008), Non prima che siano impiccati e L’ultima ragione dei re. Ultima ratio regum. Oltre alla trilogia, ha scritto anche alcuni romani autoconclusivi, tra cui The Heroes e Il sapore della vendetta (2012 e 2014, Gargoyle). Del 2014 è il primo volume della trilogia fantasy “Del mare infranto”, edito in Italia per Mondadori, dal titolo Il mezzo re. Nel 2015 sono usciti gli altri due titoli della trilogia, Mezzo mondo e La mezza guerra.

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