L’Impero Drenai ha portato per secoli la civiltà nel mondo ma, come sempre succede per ogni Impero, è ormai prossimo allo sfaldamento e al crollo. Al suo confine orientale si stanno ammassando le orde dei Nadir, barbari nomadi assetati delle ricchezze del decadente Impero: l’unica cosa che si frappone fra loro e la popolazione inerme è la fortezza di Dros Delnoch, difesa da pochi guerrieri disperati. Nessuna forza al mondo potrebbe trattenerli laggiù, a sprecare inutilmente la loro vita contro quell’orda di barbari sanguinari. Solo la presenza di una leggenda vivente potrebbe ispirare i difensori, fornendo le motivazioni necessarie a resistere e dare il tempo al coraggioso Tessitore di Ferite, unico condottiero ancora valido rimasto ai Drenai, di organizzare le legioni con cui sconfiggere gli invasori.
E l’ultima leggenda vivente rimasta è Druss, un anziano e saggio guerriero di cui ogni bardo canta le gesta, dominatore dell’ascia magica maledetta chiamata Snaga, ormai ritiratosi in solitudine a fare il contadino. E’ qui che lo raggiungerà la lettera di un suo caro amico, il Conte di Bronzo, che gli chiederà di raggiungerlo a Dros Delnoch. Druss è vecchio, pieno di acciacchi e ormai privo di motivazioni e di sete di avventure, dopo la morte della moglie amatissima Rowena. Non ha figli a cui passare il testimone: come mai potrebbe essere di ispirazione a qualcuno, si domanda il saggio guerriero, specialmente se i soldati lo vedessere stanco e dolorante alla fine di ogni scontro?
Alla fine Druss partirà, perchè si ricorderà di un’antica profezia che gli aveva preannunciato la sua ultima avventura: meglio morire da eroi sul campo di battaglia, difendendo la propria patria, piuttosto che di vecchiaia in un letto.
E Druss si dimostrerà davvero l’eroe leggendario che era in passato, capace di difendere le mura di Dros Delnoch, di ispirare le truppe e di incutere ammirazione e timore nel cuore dei nemici, soprattutto grazie all’esempio e all’abnegazione che dimostra. Certo, ogni notte, prima di andare a dormire, una giovane guerriera dal misterioso passato che gli si è affezionata deve fargli dei massaggi alle giunture indolenzite, per permettergli di combattere il giorno dopo. Ma ogni alba lui è li, il terrore e lo sterminatore dei Nadir, un baluardo inamovibile, l’unica speranza rimasta ai Drenai. Al suo fianco ci sono altri grandi personaggi: Regnak, erede del conte di Bronzo, finto cinico e spaccone, ma dotato del coraggio che deriva dall’amore. Soprattutto c’è l’albino Serbitar, capitano dei Trenta, nobili paladini convocati solo in caso di estremo pericolo per l’impero Drenai. La costante nella sorte dei Trenta è che essi, ogni volta che vengono convocati, si sacrificano per il compimento della loro missione. Tutti, fuorchè uno, destinato a scegliere altri Trenta paladini quando il pericolo sorgerà nuovamente.
La Leggenda dei Drenai (Against the Horde – 1984, o nella seconda e successiva versione, Legend) è il primo Romanzo scritto dal superlativo David Gemmell, ma il secondo tradotto in Italia dalla Nord nel 1989. Per me è stata una fulminazione, poichè dopo Robert Howard e ben prima di Joe Abercrombie e Brandon Sanderson, David Gemmell ha rappresentato il massimo della Letteratura Fantasy di Altissima qualità. Il suo punto di forza è la capacità insuperabile nel creare dei personaggi umanissimi, ricchi di debolezze e di improvvisi atti di eroismo, di guerriere maledette ma dal cuore d’oro, di nemici crudeli ma dotati di un codice d’onore e di immenso rispetto per il coraggio.
Se ne “La Leggenda dei Drenai” scoprivamo il destino finale dell’eroe Druss, ormai anziano, “La Leggenda di Druss” (The First Chronicle of Druss The Legend- 1993) rappresenta l’origine della sua saga e lo sviluppo della sua fama. Il nostro eroe è un semplice boscaiolo, scorbutico ed ombroso, che disprezza il padre; entrambi erculei, in realtà sembrano profondamente diversi: Bress rifugge la violenza, Druss ne è affascinato, come pure dalle imprese e dal coraggio dimostrato da suo nonno, il famigerato Bardan. In realtà Bress ha il terrore di diventare come suo padre e cedere al potere corruttore di Snaga, la sua magica ascia a due mani in cui è imprigionato un demone, che lo portò ad essere un crudele assassino, odiato e infine ucciso con ignominia.
Quando una banda di razziatori rapisce la moglie di Druss, Rowena, e uccide suo padre, il giovane contadino prende la terribile arma e l’armatura del nonno e parte all’inseguimento, aiutato da Shadak, un cacciatore di taglie. Questo rapimento, all’apparenza insignificante, perchè ai danni di una semplice contadina, ha in realtà un effetto epocale: Rowena, che nasconde poteri da veggente e prevede il futuro, osserva con sgomento i tormentosi eventi che condurranno lei ed il giovane Drenai verso il loro destino.
Shadak, che nasconde sotto le apparenze semplici molto più di quello che sembra, sarà il primo maestro per il giovane Druss: lo farà riflettere sul reale coraggio di suo padre, capace di sopportare il terribile fardello di discendere da un “mostro” sanguinario, rifiutando di cedere alla violenza proprio per amore di suo figlio. Soprattutto insegnerà a Druss quale deve essere il codice di comportamento degli uomini degni, per far si che alla grande forza fisica si unisca un’altrettanto forte determinazione morale: “Non violare mai una donna, non far del male ad un bambino, non mentire, imbrogliare o rubare, perchè queste sono cose per uomini da poco. Proteggi i deboli quando il male è forte, e non permettere mai a pensieri di guadagno di spingerti a perseguire il male.”
A prima vista Druss non sembra avere molte qualità; ma ne scopriamo ben presto quattro fondamentali: è leale in ogni circostanza, determinato al limite della follia, forte come un toro e soprattutto, come l’altro Eroe di David Gemmell Waylander, ha un istinto soprannaturale per sopravvivere e dare la morte. La sua volontà è talmente forte da resistere all’istinto sanguinario dell’ascia demoniaca Snaga, ma impugnandola egli diviene comunque una mortale macchina da guerra, capace di sbaragliare trenta, quaranta nemici da solo. Questo non tanto perchè Druss è forte e dotato di un arma magica, ma perchè per lui morire non è importante: la sua vita senza Rowena non ha senso ed il suo disprezzo per la propria morte lo rende il peggior nemico possibile. Chi viene intimorito dal suo atteggiamento e dalla sua furia cade facilmente sotto i suoi terribili colpi, e dove la forza e l’abilità di Druss non bastano intervengono il suo mortale istinto di sopravvivenza, la fortuna degli eroi e la sua innata capacità di resistere anche alle peggiori ferite del corpo.
Tutto questo non sarebbe comunque sufficiente a trasformarlo in un eroe leggendario se non fosse per il suo incontro con lo spassoso Sieben, un bardo sciupafemmine, affascinante e simpatico quanto vanesio e pigro. Cantando ed esagerando un po’, Sieben trasformerà le gesta di Druss in qualcosa di più che una semplice ricerca di una ragazza di campagna: egli diverrà l’eroe per eccellenza dei Drenai, alla ricerca di una principessa bellissima, capace di sbaragliare eserciti, uccidere draghi e demoni e vincere guerre da solo.
La ricerca di Druss non sarà semplice, perchè il Destino gli giocherà dei bruttissimi tiri, che lo costringeranno ad inseguire la sua amata Rowena per ben sette anni; senza mai perdersi d’animo egli continuerà imperterrito la sua ricerca, spinto dal desiderio di salvare Rowena, senza che nessun ostacolo, terreno o ultraterreno, riesca a fermarlo.
E’ l’amore che lo spinge, o il bisogno? Rowena è l’unica persona che riesca a tirar fuori da Druss il suo lato migliore: senza di lei, lui è solo un uomo burbero, suscettibile e violento. Druss non riesce a rispondere a questa domanda; sa solo che la sua vita non ha significato senza Rowena, ed egli non si fermerà finchè non l’avrà trovata. Durante le sue avventure ci saranno altre persone che riusciranno a far breccia nel rude cuore del guerriero: Sieben, Shadak, Ekodas l’arciere, Bodasen lo spadaccino e tanti altri. Tutti loro hanno una cosa in comune: rappresentano l’avventura e la guerra, mentre Rowena rappresenta la pace e l’inattività. Druss scoprirà suo malgrado che la sua vocazione non è quella dello stare in pace, e che la sua vita trova pieno compimento solo nell’avventura e nel combattimento.
Il libro, si concluderà nel momento di massima gloria per Druss: lui ed un pugno di eroi si troveranno a difendere il Passo di Skeln dall’Imperatore Pazzo Gorben e la sua schiera di guerrieri, fra cui spiccano gli spietati Immortali. Sieben sarà lì, per rendere epica ed indimenticabile con l’ennesima ballata la grandezza ed il coraggio dell’eroe Druss, la Leggenda dei Drenai.
Ps: Nota del redattore. Esistono altri titoli con Druss protagonista o co-protagonista (L’Impeto dei Drenai per citarne uno) ma non all’altezza dei primi due romanzi.
Abbiamo sicuramente idee diverse sul libro che racconta della giovinezza di Druss, e sicuramente ci siamo concentrati su differenti caratteristiche di La Leggenda dei Drenai, ma sono davvero contenta di aver trovato un altro amante di Gemmell! Nonostante io non lo ritenga un così eccellente scrittore, credo che sia comunque troppo poco conosciuto. Ottima riflessione ed eccellente riassunto dei due libri!
Se vuoi, puoi leggere la nostra recensione de La Leggenda dei Drenai qui: https://kerouaclibriebicchieri.wordpress.com/2017/07/16/la-leggenda-dei-drenai-la-recensione/