Scheda:
Titolo: L’isola del traditore
Titolo originale: Liar’s Island
Serie: Pathfinder tales
Autore: Tim Pratt
Traduttore: Yuki Deveri
Editore: TRE60
Collana: Narrativa TRE60
Genere: fantasy
Pagine: 304
Data di pubblicazione: 2015
Data di ultima pubblicazione italiana: 2016
Prezzo: € 14,90
Disponibile in formato ebook al prezzo di € 7,99
Trama: Lui è Rodrick, un truffatore di alto rango, dotato di un potente fascino e di un’astuzia straordinaria. Lei è Hrym, una spada parlante, fatta di un ghiaccio che mai potrà sciogliersi, e custode dell’anima e degli incantesimi di un antico drago. Inseparabili, viaggiano per il mondo, rubando oro e oggetti preziosi, e condannando al gelo eterno chiunque osi ostacolarli. Ma, giunti sulla meravigliosa isola di Jalmeray, dovranno prepararsi a uno scontro senza precedenti. Riusciranno ingegno e coraggio a contrastare i poteri occulti del malvagio re dell’isola? E Hyrm riuscirà, ancora una volta, a salvare la vita di Rodrick?
Commento:
L’isola del traditore è un romanzo fantasy di Tim Pratt, facente parte di Pathfinder tales, pubblicato sul mercato anglosassone lo scorso anno dalla Tor Books.
Occorre precisare che Pathfinder è uno dei più conosciuti giochi di ruolo e i libri della predetta serie fanno riferimento a tali campagne e setting. Inoltre i romanzi sono autoconclusivi e pertanto è possibile leggerli comodamente, senza un ordine preciso.
Il world building è delineato in maniera sufficiente, anche se non avrebbero guastato maggiori dettagli in ordine alla geografia, alla cultura e alla storia dei luoghi in cui si svolgono le vicende. Tra essi è agevole arguire che l’isola di Jalmeray ricorda l’India, per quanto concerne mitologia, usi e i costumi, religione e divisione in caste della società. A dispetto di ciò, sono presenti anche alcuni riferimenti al folclore arabo. Infatti abbiamo svariate creature fantastiche che prendono parte alla storia: garuda, uomini serpente, geni, tigri mannare, rakshasa, efreet, ecc…
La scelta dell’Autore di attingere a piene mani alle tradizioni orientali e in particolare a quella indiana è da lodare, tenuto conto che la gran parte dei suoi colleghi non riesce a produrre nulla che esca dai classici scenari europei.
Per quanto attiene la vicenda, essa è ambientata sul mondo di Golarion ed è narrata in terza persona e attraverso il punto di vista di Rodrick di Andoran. Anche tale soluzione narrativa è apprezzabile, atteso che ormai tutti gli scrittori inseriscono una pletora di pov, che risultano devianti e dispersivi.
Ma torniamo a noi.
Rodrick è un ladro, armato di Hrym, una spada magica e parlante dotata del potere di congelare cose e persone. Il nostro conduce una vita spensierata sino a quanto non gli appare dinanzi un djinn che lo invita a presentarsi al cospetto del thakur, sovrano dell’isola di Jalmeray. Incuriosito dalla proposta, il nostro decide di accettare l’offerta. Tuttavia, una volta giunto a destinazione, Rodrick si troverà nel bel mezzo di una cospirazione ordita da una arcana setta devota ad una divinità malefica per spodestare il legittimo governatore.
Volgendo la sguardo ai personaggi, quelli che spiccano sono Rodrick e Hrym. Costoro sono i tipici antieroi che siamo abituati a conoscere nella letteratura fantasy. Infatti sono dei delinquenti professionisti che vivono di truffe e furti. Il primo è anche un amante delle belle donne e non esita a dimostrarlo in più occasioni.
E’ evidente che i due compari non sono mossi da grandi ideali e che non mirano alla salvezza del mondo, ma solo dal loro tornaconto economico. Benché cinici, hanno un loro codice morale poiché non uccidono gli innocenti e comunque non provocano loro alcun nocumento. Caratteristica quest’ultima che li contraddistingue dai tetri personaggi dei romanzi grimdark.
Ne L’isola del traditore la magia è parte integrante del setting ed è accettata dalla popolazione. Essa non costituisce un accidente e non viene guardata con timore o sospetto, a differenza delle opere di sword and sorcery tradizionale.
La storia è ben scritta ed è pregna di combattimenti, anche se la trama è piuttosto lineare e non presenta grandi colpi di scena.
Di certo non sono al livello del Fafhrd e del Gray Mouser di Fritz Leiber, ma comunque Rodrick e Hrym permetteranno di trascorrere un pomeriggio in allegria a tutti gli amanti del fantasy.
Autore: Tim Pratt (12 dicembre 1976) ha curato numerose antologie di racconti fantasy e di fantascienza. Con il racconto Impossible Dreams ha vinto il premio Hugo (Tratto da Wuz.it).