
Dura fare il recensore quando si ha a che fare giochi come Magic Maze, un nuovo titolo edito dalla Ghenos (che vedrà presto recensito qui il suo Krosmaster) che sta concorrendo per diversi premi. Se poi aggiungiamo il fatto che, andando in giro a guardare le recensioni altrui, i voti assegnati a questo titolo sono parecchio alti, qualche dubbio sulla tua obbiettività ti viene.
A essere sincero non sapevo nemmeno se era il caso di recensirlo qui, l’ambientazione fantasy mal si sposa con il tema del gioco: degli avventurieri che devono taccheggiare delle armi in un centro commerciale fantasy. Di questo comunque discuteremo più tardi.
Parlando delle regole, in Magic Maze i giocatori non impersoneranno questo o quell’avventuriero ma si limiteranno a far prendere a un personaggio a scelta una direzione e per una direzione intendo dire che ne potranno usare solo una scelta fra i punti cardinali assegnata a inizio partita. La difficoltà sta nel fatto che si può comunicare solo tramite una pedina da sbattere davanti al giocatore per fargli notare che deve fare qualcosa. Una volta presi gli equipaggiamenti per ogni avventuriero si potrà raggiungere l’uscita. Più avanti il gioco diventa più divertente: verranno installate telecamere, i personaggi inizieranno a utilizzare abilità (nemmeno tanto particolari per la verità, il non per esempio potrà passare attraverso porte più basse) e verranno imposte delle limitazioni.

Si tratta insomma di un party game cooperativo molto frenetico (è presente un limite di tre minuti). E’ presente anche una modalità di gioco in single player che non ho testato ma, visto il tipo di prodotto, immagino che si tratti di uno dei pochi casi dove un gioco in modalità forever alone possa esser più apprezzato che in compagnia.

Parlando di ambientazione, Magic Maze risulta a dir poco pessimo. Insomma, l’idea di un supermercato di armi fantasy non è brutta ma potevano sforzarsi un po’ di più nella realizzazione magari mettendo una creatura fantasy al posto della scala mobile o includendo particolari di questo tipo anche nelle caselle da percorrere (non solo in quelle vuote). Avrei preferito anche componenti diversi per quanto riguarda gli avventurieri, capisco che bisogna contenere i costi ma anche dei cartoncini da incastrare su delle basette di plasticasarebbero andati bene. Cosa abbiamo invece? I classici birillini con stampato sopra il simbolo dell’avventuriero. Ah, le tessere non sono double face, da uno dei lati riportano semplicemente la scritta “Magic Maze”.
Mi è piaciuto Magic Maze? No, ma obbiettivamente ci troviamo davanti a un gioco che per molti, sopratutto i neofiti, apprezzeranno. L’ambientazione è inutile, se il supermercato folsse stato a tema zombie o sci-fi non sarebbe cambiato nulla. Altra nota di demerito sono le regole aggiuntive, va bene che si tratta di un gioco con partite da tre minuti, ma qualcosa di più ricercato sarebbe stato apprezzato. Sia chiaro, non si tratta di un brutto gioco ma nemmeno di quel gran capolavoro decantato da tutti. In ogni caso, di fantasy non ha proprio nulla.