Anteprima libri: “Il Silmarillion” di John R. R. Tolkien

9788845294815_0_0_300_75Il Silmarillion

John R. R. Tolkien

Traduttore:F. Saba Sardi

Curatore:C. TolkienM. Respinti

Illustratore:T. Nasmith

Editore:Bompiani

Collana:I libri di Tolkien

Anno edizione: 2017

Pagine: 448 p., ill. , Rilegato

EAN: 9788845294815

 

 

 

Sinossi: Né romanzo né favola, bensì un’opera unica nel suo genere, forse l’unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, tra “essere” e “avere”

“Il Silmarillion”, iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative. “Opera prima”, dunque (ma anche “ultima”, e di tono assai diverso, ben più elevato delle altre), essa costituisce il repertorio mitico di Tolkien, quello da cui è derivata, direttamente o indirettamente, la filiazione delle sue favole, da “Lo Hobbit” a “Il Signore degli Anelli”, da “Il cacciatore di Draghi” ai racconti di “Albero e foglia”. Si tratta di un’opera che, nella vasta produzione di Tolkien, occupa una posizione di primato, non soltanto temporale, ma anche e soprattutto tematica e formale. Vi si narrano gli eventi della Prima Era, alla quale di continuo si rifanno, come a un necessario antecedente e a una chiave interpretativa, i personaggi e le avventure de “Il Signore degli Anelli”. I tre Silmaril, nucleo simbolico della narrazione, la cui perdita e tentata riconquista costituiscono lo schema della vicenda, sono gemme tenute in altissimo conto dagli Elfi, ma concupite anche da Melkor-Morgoth, primo Signore Oscuro, perché contengono la Luce dei Due Alberi di Valinor distrutti dall’avversario. Vera e propria mitologia, “Il Silmarillion”, che comprende cinque racconti legati come i capitoli di un’unica “storia sacra”, narra la parabola di una caduta: dalla “musica degl’inizi”, il momento cosmogonico, alla guerra, eroica quanto disperata, di Elfi e Uomini contro il Nemico. L’ultimo dei racconti costituisce l’antecedente immediato de “Il Signore degli Anelli”, sorta di prefazione elaborata nei toni epici che caratterizzano tutto quel grande “pentateuco” che è “Il Silmarillion”. Il quale non è un romanzo né una favola, bensì un’opera unica nel suo genere, forse l’unico tentativo coerente, compiuto in tempi recenti, di costruire un vero e proprio edificio mitico imperniato sulla fondamentale antitesi tra brama di possesso e poteri creativi, tra amore per la bellezza suprema e volontà di dominio, insomma tra “essere” e “avere”: un’antitesi cantata nel linguaggio, sublime e semplice insieme, che è proprio dell’antico epos. Mai pubblicato vivente l’autore per la sua qualità di work in progress, “Il Silmarillion” ha visto la luce grazie all’opera paziente del figlio dell’autore, Christopher, che ha compiuto un attento lavoro di ricerca e collazione sui manoscritti lasciati dal padre. (Marco Respinti)

 

 

tolkien_photo_cAutore: John Ronald Reuel Tolkien, (Bloemfontein, 3 gennaio 1892 – Bournemouth, 2 settembre 1973) è stato uno scrittore, filologo,glottoteta e linguista britannico. Importante studioso della lingua anglosassone, è l’autore de Il Signore degli Anelli e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy, quali Lo Hobbit e Il Silmarillion. Fu Rawlinson and Bosworth Professor di antico inglese dal 1925 al 1945 e Merton Professor di lingua e letteratura inglese dal 1945 al 1959 presso l’Università di Oxford, dove contribuìcontribui alla creazione del New Oxford English Dictionary. Fu amico intimo di C. S. Lewis, insieme al quale fu membro di un informale gruppo letterario conosciuto come Inklings e fu membro anche della Royal Society of Literature. Nel 1961, Lewis segnalò Tolkien alla giuria del Premio Nobel per la letteratura, che venne però scartato, perché la sua scrittura venne definita “prosa di seconda categoria”. Nel 1972Tolkien ricevette la laurea honoris causa all’Università di Oxford e fu insignito dalla regina Elisabetta dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico. Dopo la sua morte, il figlio Christopher pubblicò una serie di opere basate sull’ampia raccolta di appunti e manoscritti incompiuti del padre, tra cui Il Silmarillion. Questi, assieme a Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, formano un unico corpo di racconti, poemi, linguaggi fittizi e saggi su un mondo immaginario chiamato Arda, e la Terra di Mezzo al suo interno. Tra il 1951 e il 1955 Tolkien applicò la parola legendarium alla gran parte di queste opere. (Wikipedia)

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