Recensioni: “Ladri di spade” di Michael J. Sullivan

Ladri di spade

Scheda

Titolo: Ladri di spade

Titolo originale: Theft of Swords

Autore: Michael Sullivan

Editore: Armenia

Genere: fantasy

Pagine: 682

Data di pubblicazione: 2011

Data di pubblicazione italiana: 2017

Prezzo: 15,30 euro (ibs.it)


Sinossi

A volte si deve rubare la gloria.
Uccisero un re e ne attribuirono la colpa a due avventurieri… Brutta scelta!

Royce Melborn, ladro matricolato, e il suo degno compare, il mercenario Hadrian Blackwater, si guadagnano comodamente da vivere portando a termine imprese rischiose per conto di nobili di dubbia moralità, finché non vengono ingaggiati per sgraffignare una spada leggendaria. Questa volta, però, si troveranno coinvolti nell’assassinio di un re e intrappolati in una trama oscura che va ben oltre l’assassinio di un sovrano.

Riusciranno  i nostri eroi – l’ambizioso  furfante e lo spadaccino idealista – a dipanare un antico mistero che ha rovesciato re e distrutto potenti imperi?

Inizia così la nostra storia, densa di avventure, tradimenti, duelli, magia e leggende.


Commento

Negli ultimi mesi l’editore Armenia ha pubblicato il primo volume di una piacevole trilogia fantasy, scaturita dalla penna di Michael J Sullivan.

L’opera intitolata “Ladri di Spade” ha come due protagonisti i simpatici furfanti Royce Melborn e Hadrian Blackwater. Il primo ladro abilissimo è il leader della coppia, oltre che il più maturo. Il secondo è un forzuto mercenario. Il rimando ai classici Gray Mouser e Fafhrd è palese.

a139d2f8f6d7d4d038aa886b4e162e57--longbow-fantasy-inspirationLa coppia viene ingaggiata per rubare una spada, nel palazzo reale di Melegar. Ovviamente le cose non vanno come dovrebbero.

I commitenti hanno ordito una trappola per i nostri che vengono accusati ingiustamente. Royce e Hadrian sono rassegnati a rimanere imprigionati ma fuggiranno aiutati dalla principessa Arista, peccato che anche qui non è tutto come sembra.

Se i due protagonisti non sono originalissimi, il romanzo però all’inizio ricorda un vecchio cappa e spada alla Dumas. “I Tre Moschettieri” d’altronde è stato uno dei libri preferiti del sommo Robert Howard. In un secondo tempo entrano in scena la magia e le tipiche razze dei romanzi fantasy come elfi e nani.

Il romanzo di per sé non è originalissimo ma risulta una lettura scorrevole e piacevole, sicuramente consigliato agli amanti del fantasy avventuroso.

Aspettiamo i prossimi libri da Armenia e da Michael J Sullivan.

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