VOLUMI
- I venti della notte, 1992; (Night Winds, 1978);
- Il guerriero dell’anello, 1991; (Bloodstone, 1975);
- La crociata nera, 1992; (Dark Crusade, 1976);
- L’angelo della morte, 1992; (Death Angel’s Shadow, 1973);
- Le trame dell’oscurità, 1985; (Darkness Weaves, 1970);
I venti della notte
In un’epoca favolosa, il mitico spadaccino Kane (il cui nome, in inglese, si pronuncia quasi come quello del biblico Caino) è lanciato in una serie di avventure magico-eroiche che ne hanno fatto, giustamente, uno dei personaggi più popolari della fantasy moderna. Sempre accigliato, a volte quasi torvo, armato di una spada assetata di sangue come lui lo è di giustizia, Kane si presenta in questo volume con una serie di storie assolutamente inedite in Italia. Si tratta di due raccolte di lunghi racconti con i quali offriamo al nostro pubblico un altro assaggio della miglior sword & sorcery contemporanea. Artefice di tutto, naturalmente, è Karl Edward Wagner, lo psichiatra che ha lasciato una “sana” professione per divenatre scrittore a tempo pieno e cercare in modo più colorito e rutilante la sua strada verso l’equilibrio. Con Kane infatti – anche se a volte con l’amaro in bocca – i conti tornano sempre, e la sconfitta delle tenebre è assicurata.
Il guerriero dell’anello
In una palude che esala miasmi terrificanti, un uomo in cerca di avventure trova un anello con una pietra che subito lo affascina: e anche se un’aura sinistra aleggia intorno all’acquitrino, prende l’anello e parte per un’ignota destinazione. Ma la pietra color del sangue ha proprietà magiche che l’avventuriero non sospetta nemmeno, e di cui si accorgerà Kane, il tenebroso spadaccino inventato da Wagner qui alla sua seconda, incredibile avventura. Kane l’ossesso, Kane che non dà tregua né quartiere, vedrà a sue spese di che cosa è capace il gioiello pescato ai margini di una palude Ancora una volta una storia intrisa di fatalismo e magia con un eroe che non ha niente da invidiare ai massimi campioni della fantasy e che ci conduce in un regno al di là del tempo, ma terribilmente reale.
La crociata nera
«Non c’è scampo, laggiù.» «Come?» -Inseguito si girò, studiando a fatica e ombre. «Non c’è scampo per te, laggiù» Ripetè la sagoma vestita di nero. «Non nella tana di Yslsl.» Una mano secca sgusciò dal mantello scuro e indicò la torre di pietra nera che si levava nel cielo senza stelle. I guerriero ferito seguì con gli occhi quel gesto, alzando il capo verso la massa scura della torre abbandonata, e ormai diventata oggetto di innumerevoli leggende sinistre. Ma quella notte le guardie che l’inseguivano armate di torce e spade – facevano apparire come un rifugio ben gradito perfino la bocca spalancata dei portone e la scala a chiocciola zeppa di ragnatele… Così inizia La crociata nera, ultima avventura di Kane e uno dei più bei romanzi di Karl Edward Wagner, il massimo autore di sword & sorcery contemporaneo. Ancora una volta iI guerriero maledetto dovrà battersi da lupo, col solo aiuto di una spada implacabile a di un’astuzia febbrile che sa come sventare persino gli orrori della negromanzia.
Le trame dell’oscurità
Inizia con, questo volume il viaggio, speriamo a tutti gradito, nel mondo fantastico di Kane, lo spadaccino-stregone creato da Karl Edward Wagner. In questo romanzo (il primo della serie, pubblicato in versione parziale nel -1970, ma qui tradotto nella su a integrità), Kane deve affrontare gli inimmaginabili pericoli del Mare senza Fondo e un avversario degno di lui, come il re dell’arcipelago di Thovnos, Netisen Maril. Kane, infatti, è diventato il campione dell’imperatrice di Pellin, Efrel: un tempo bellissima sirena, è ora ridotta a un mostro ripugnante e senza volto dal tradimento di Thovnos. L’imperatrice cerca a tutti i costi la vendetta, ed è disposta a concedere a Kane i massimi onori purché distrugga il suo rivale, ma i rischi che il guerriero dovrà affrontare sono terribili. Mercenario, incantatore, vagabondo, Kane è uno degli eroi meglio riusciti del genere “sword & sorcery”, dove ai pericoli di ordine naturale si aggiungono quelli di stampo soprannaturale: ma egli non si tira indietro, e il lettore lo segue col fiato sospeso di avventura in avventura.
Ho scoperto Kane (e Karl Edward Wagner) grazie a un racconto: “Canta una ballata di Valdese”.
L’ho trovato a dir poco geniale, per l’intreccio atipico, che mette il protagonista lontano dai riflettori, eppure centrale per lo svolgimento, e per il personaggio di Kane, mitologico, passionale, offuscato dall’ira, eppure colto, raffinato, crudele. In una parola malvagio, come non sarà mai Elric di Moorcock perso nelle sue paturnie (parere personale eh).
Ho cercato e divorato gli altri racconti su Kane, ma sembra che me ne sia sfuggito qualcuno: li recupero immediatamente (e grazie per il suggerimento!)
Grazie a te, Andrea. Continua a seguirci!
Rettifico: non avevo riconosciuto i titoli italiani, ma quelli inglesi non mentono: non me ne è sfuggito nemmeno uno 🙂
(grazie a voi per il bel lavoro!)
😉