Recensione: La Saga di Solomon Kane Volume 1

Solomon Kane dopo Conan il Barbaro è forse il personaggio più conosciuto del grande Robert E. Howard, nonché tra i più complessi eroi di spada e stregoneria mai creati! Solomon Kane appare per la prima volta nel 1928 sulla celeberrima Weird Tales con il racconto Red Shadows (Ombre Rosse), il primo di 9 racconti, tralasciando svariati frammenti e poesie.

STORIA

Il celebre magazine della Marvel, Savage Sword of Conan, ospitò tutti i personaggi del grande Robert E.Howard. Conan ormai era tornato alla ribalta e aveva conquistato nuovamente il pubblico americano, il quale però aveva apprezzato anche un altro grande eroe di Howard: Solomon Kane.

Lo spadaccino puritano a cavallo tra il XVI e XVII secolo, forse per la sua ambientazione storica e per la sua complessa psicologia, aveva conquistato l’anima più tormentata dei giovani lettori Marvel che per lungo tempo chiesero nuove avventure di questo formidabile personaggio.

Roy Thomas e il suo staff ebbero quindi l’onere e l’onore di continuare là dove aveva lasciato il grande Howard, adattando i suoi racconti e creandone di nuovi, spesso e volentieri facendo incontrare il nostro spadaccino con altri eroi “occupati a sconfiggere Satana in tutte le sue forme”, ma anche celebri mostri letterari.

Adesso vi farò la lista delle storie numero per numero affinché abbiate una panoramica completa della serie:

Kull and the Barbarians 2/3>> Adattamento di The Hills of The Dead (Le Colline della Morte), scritto da Howard nel 1930. Lo sceneggiatore è il sempreverde Roy Thomas, mentre ai disegni troviamo Alan Weiss e Neal Adams, poi sostituito da Pablo Marcos. Solomon Kane è in Africa e riceve dallo stregone N’Longa un bastone magico che lo proteggerà dal male che si cela oltre la giungla, là dove giacciono colline dei morti! Una storia d’apertura più che discreta che invoglia il lettore a conoscere meglio lo spadaccino puritano di Howard.

Monsters Uleashed 1>> Adattamento di Skulls in The Stars (Teschi sulle Stelle), scritto da Bob Howard nel 1929. Roy Thomas scrive e Ralph Reese disegna con uno stile grottesco, i cui diversi influssi underground (Crumb su tutti), amplificano l’atmosfera lugubre e malata della storia.  Solomon Kane è diretto a Torkertown e di fronte a un bivio decide di seguire la via sconsigliata da tutti poiché “infestata”, sarà vero? Una storia semplice ed efficace.

Dracula Lives! 3>> Storia originale di Roy Thomas intitolata Castle of The Undead, disegnata da Alan Weiss e il collettivo The Crusty Bunkers. Solomon, dopo uno scontro brutale con una mandria di lupi, viene invitato a cena dal Conte Dracula! Si sente che la storia è stata scritta più per far scontrare i due personaggi che per una vera necessità o invenzione narrativa, risultando a tratti una sceneggiatura a basso costo di un film pulp di serie z. Tipo Zorro contro Dracula! Da una parte è esaltante, ma dall’altra esclamerete che stron°*é§!

Savage Sword of Conan 13>> Adattamento di The Right Hand of Doom (La Mano Destra del Giudizio) pubblicata postuma nel 1968. Questa volta a sceneggiare troviamo Doug Moench mentre alle matite e inchiostri Steve Gan. In una taverna un uomo si vanta dei soldi guadagnati per aver tradito uno stregone, il quale poco prima di morire sulla gogna, giurò vendetta! Una storia asciutta, per quel che riguarda l’azione, essendo Kane un personaggio secondario, ciò nonostante è cotta al punto giusto per essere una delle storie più terrorizzanti del grande Howard.

Savage Sword of Conan 14>> Storia originale di Doug Moench intitolata The Silver Beast Beyond Torkertwon disegnata da Mike Zeck, il cui segno pesante e oscuro cala alla perfezione il lettore in una storia al chiaro di luna. Il nostro puritano troverà la strada sbarrata da un uomo gravemente ferito, ma una volta soccorso si dovrà difendere dalla bestia che lo ha ridotto in quelle condizioni: un lupo mannaro! Storia davvero ben scritta e disegnata, una delle migliori del volume.

Savage Sword of Conan 18>> Adattamento di Rattle of Bones (Lo Scricchiolio delle Ossa), scritta da Howard nel 1929. Sceneggiata da Roy Thomas e disegnata dal gigante Howard Chaykin. Solomon si ristora in una taverna, appena fuori la Foresta Nera, già dimora di un altro avventuriero, francese, col quale però nutre qualche dubbio sul locandiere e così i due iniziano ad indagare…Una delle migliori storie di Solomon Kane, scritta divinamente da Thomas ma è Chaykin che ruba la scena, col suo stile asciutto eppure unico, confermandosi il degno erede di Alex Toth!

Savage Sword of Conan 19>> Libero adattamento di The Trail of Solomon Kane di Fred Blosser. Storia brevissima scritta da Don Glut e disegnata da Alan Kupperberg e Sonny Trinidad. Kane libera una donna alla gogna e si prepara ad affrontare il Barone Von Staler, autore di tale orrore, ma non sarà solo nella sua impresa, al suo fianco ci sarà John Silence! Altro “cross-over” letterario, questa volta Robert E. Howard incontra il fortunato personaggio di Algernon Blackwood. Anche questa è una storia più che discreta e divertente.

Savage Sword of Conan 20>> Adattamento di Solomon Kane’s Homecoming (Solomon Kane Ritorna a Casa), poesia scritta da Howard che narra il ritorno in patria dello spadaccino puritano. Roy Thomas adatta brillantemente il testo di Bob, ma questa volta sono le illustrazioni di Virgilio Redondo e Rudy Nebres che rubano la scena. Una delle migliori storie del lotto!

Savage Sword of Conan 22>> Storia originale di Don Glut intitolata The Dragon at Castle Frankenstein, disegnata da Sonny Trinidad. Solomon Kane è nei pressi di Darmstadt e si reca “sotto invito” del Barone Von Frankenstein nel suo castello, all’interno del quale apprenderà la storia del più grande di tutti i Frankenstein…Il parallelismo con la parabola di San Giorgio e il Drago è più che voluto e il soggetto si rivela ben più ricco di quanto ci si possa aspettare all’inizio e anche se in alcuni punti assomiglia a Godzilla vs Solomon Kane, è dannatamente divertente!

Savage Sword of Conan 25>> Storia originale di Don Glut intitolata The Cold Hands of Death, disegnata da Steve Gan e Dino Castrillo. Lo spadaccino puritano dovrà vedersela con una statua che porta alla pazzia chiunque la guardi negli occhi… Discreta ma nulla più.

Savage Sword of Conan 33>> Adattamento di Blades of The Brotherhood (Le Lame dell Fratellanza), racconto di Howard senza presenza alcuna di elementi fantastici, pubblicata postuma nel 1968. Scritta da Don Glut e disegnata da David Wenzel e Duffy Vohland. Solomon Kane combatte una temibile banda di pirati. Per me senza infamia e senza lode. Qui è evidente la passione di Bob per autori quali Rafael Sabatini, col suo Captain Blood e Sir Walter Scott con i suoi romanzi storici.

Savage Sword of Conan 34-37-39>> Adattamento di Moon of Skulls (La Luna dei Teschi), scritta da Howard nel 1930. La sceneggiatura è di Don Glut mentre i disegni sono di David Wenzel e Bill Wray nella prima parte e poi solo di David Wenzel. Solomon è in Africa, sulle tracce di una nobildonna inglese Marylin Taferal, che dopo essere stata rapita e venduta dal cugino ai pirati barbareschi si ritrova nella perduta città di Negari, sotto il giogo della Regina Vampira! Questa storia è senza dubbio la migliore scritta da Howard sul personaggio che finalmente esprime tutte le sue potenzialità, grazie ad un nemico coi controfiocchi e una pletora di scene memorabili che rivaleggiano tranquillamente con le migliori controparti viste su Conan. Superlativa!

DISEGNI

I migliori disegnatori, coloro che hanno saputo rappresentare con rispetto e coraggio lo spadaccino puritano di Howard sono 3.

Steve Gan, degno erede di John Buscema e John Steranko, predilige pennellate leggere e sintetiche ad inchiostri pesanti e oscuri, che lasciano respirare il suo tratto preciso e morbido.

Howard Chaykin, uno dei geni della nona arte che dopo aver fatto sua la grande lezione sintetica di Alex Toth, aggiunge quel sapore per il pulp e il grottesco davvero sublime.

David Wenzel, simile ad Al Milgrom, soprattutto nell’utilizzo massiccio dei retini, ma considerato l’enorme lavoro svolto (4 numeri praticamente di seguito!), è più che perdonabile.

COMMENTO FINALE

Siamo lontani anni luce da La Spada Selvaggia di Conan, sia per la qualità delle storie che per l’energia e meraviglia dei disegni. Ma d’altronde era impossibile poter anche solo eguagliare quel momento d’oro del fumetto di spada e stregoneria!

Se siete fanatici sfegatati di questo personaggio, allora con questo volume avrete l’occasione di rileggere una manciata di storie di Howard, le migliori, e diverse nuove avventure “originali” dalla qualità altalenante.

L’unica edizione disponibile è quella di Panini Comics: cartonato, 208 pagine in bianco e nero, formato 20,75×27,5cm al prezzo di 25€.


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