Dettagli
Titolo: Tredici lame
Titolo originale: Sharp ends
Autore: Joe Abercrombie
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus stranieri
Genere: fantasy/grimdark fantasy
Data di pubblicazione: 2016
Data di ultima pubblicazione italiana: 2017
Prezzo: € 17
Sinossi
Mercenari ubriaconi, eroi pericolosamente schizofrenici, stregoni che gestiscono banche micidiali come eserciti, scalcinate compagnie di guerrieri, cortigiane e soldati. Spadaccini boriosi e donne che conquistano il potere col ferro e col veleno. Sangue, polvere, sudore. Il Nord gelido e nebbioso dei clan e le menzogne delle corti principesche del Sud. E oro, oro, e oro, più crudele dell’acciaio, più potente della magia nera. Questo è il mondo di Joe Abercrombie, la stella più ferocemente ironica e dotata del grimdark, il fantasy brutale e senza compromessi che guarda al George R.R. Martin del “Trono di Spade” come suo modello di riferimento, spingendosi ancora più avanti. Tornano i protagonisti dei romanzi della “Prima Legge” che li hanno resi famosi in tutto il mondo, svelando nuovi dettagli su chi credevamo già di conoscere, dal deforme Inquisitore Glokta a Novedita il Sanguinario, dalla condottiera Murcatto all’irresistibile Nicomo Cosca, soldato di ventura e voltafaccia senza scrupoli. E poi compaiono anche nuovi personaggi e ambientazioni, come la strana coppia composta da Shev, ladra con un debole per le belle ragazze, e Javre, l’inarrestabile Leonessa di Hoskopp, braccate da nemici implacabili e da una irresistibile tendenza a cacciarsi nei luoghi peggiori del mondo.
Tredici racconti, affilati come lame. Battaglie e tradimenti, fughe rocambolesche e colpi di scena si susseguono in un vortice che ribalta tutto quello che credevamo di conoscere sul fantasy, con una scrittura epica e audace, dove l’ironia e il cinismo fanno spiccare ancor più, in mezzo alle mille menzogne e ombre della nostra vita, anche l’amicizia e la dedizione, l’amore e il coraggio che possono farsi largo anche nella polvere e nel sudore della battaglia più feroce.
Un libro imperdibile per gli appassionati di Abercrombie.
Commento
Ammetto di essermi approcciato alla lettura di “13 lame” sulla scorta di un evidente pregiudizio.
Non amo i lavori di Abercrombie, né i romanzi singoli come “The Heroes”, né in generale i volumi ambientati nel famoso mondo della Prima Legge. Il motivo è semplice; come chi mi conosce sa, quando sprofondo sul divano con un libro che promette di trasportarmi nelle regioni del Fantastico, ci sono poche cose che trovo più irritanti di quella di ritrovarmi invece, mio malgrado, in una sorta di regno del “neorealismo fantasy”.
Ciò nonostante – complice la lettura gratuita fornitami dalla mia biblioteca pubblica di fiducia – ho deciso di dare una ennesima possibilità all’autore di “13 lame“. Un po’, come sempre, per curiosità, e in parte anche perché persino i pregiudizi più malevoli e consolidati meritano di essere messi alla prova di una analisi obiettiva, che superi la pura e semplice barriera del gusto.
Rieccomi dunque qua, molte e molte pagine dopo, a descrivere le impressioni suscitatemi da questa raccolta di racconti, di cui, in generale, si dice un gran bene.
Sgombriamo subito il campo da un equivoco: Abercrombie è bravo, e anche questo suo lavoro, come gli altri, offre esattamente ciò che promette. Un suo fan, ma anche un semplice lettore consapevole di cosa ha comprato, troverà nelle storie di questo volume proprio quel che cerca, e che il suo autore ha inteso produrre: violenza, triste fatalismo, e la melanconica constatazione che il mondo è purtroppo un luogo orribile, dove i buoni – se pure è possibile chiamarli tali – perdono spesso, o se la cavano appena nell’indifferenza del fato, il cui ghigno sarcastico è fin troppo simile a quello dei tanti loschi figuri di queste pagine.
Tutto a posto, quindi? Insomma.
Personalmente stento a considerare volumi come questo opere di narrativa fantastica.
La verniciatura occasionale e superficiale di cui sono rivestiti, e cioè l’ambientazione in un mondo “altro”, è fin troppo e sottile, uno smalto che si rovina davvero troppo in fretta. Dov’è il senso del meraviglioso, il turbamento che nasce dal trovarsi faccia a faccia con l’arcano?
Non si tratta, ovviamente, della vexata quaestio “magia sì, magia no”, che pure mantiene un suo senso di fondo, ma della sensazione ineliminabile che – diciamolo chiaramente – storie come quelle di “13 lame” non siano altro che la rivisitazione in salsa grimdark di avventure che volendo potrebbero svolgersi in contesti ordinariamente realistici. Anzi, probabilmente si gioverebbero – sceneggiate in un ambito davvero storico – del fascino fornito da ambientazioni che sappiamo essere (state) vere.
Invece, ahinoi, Abercrombie cede al compiacimento di esplorare il mondo da lui creato, che pur coerente e dettagliato, non offre nessuno spunto davvero godibile. Troppo realistico per essere meraviglioso, troppo artefatto per definirsi storico.
Certamente – va detto – non era lo scopo dell’autore inserirsi pienamente in una delle due vie, eppure il lettore, che è il vero giudice di ogni libro, come dovrebbe valutare questa collocazione ibrida, né carne né pesce? Considerato che il Fantastico presuppone per sua natura l’incontro col meraviglioso e con l’incanto, perché non decidere di lasciar perdere questo stato di cose interlocutorio e alla lunga ripetitivo, imboccando pienamente la via che porta verso il romanzo storico?
Di sicuro, non era compito di “13 lame” risolvere questo dilemma: saranno ben altre le occasioni per Abercrombie di ovviare a questo stato di cose che rischia di far chiamare “fantasy” libri e storie che non lo sono. Di sicuro però, il tempo stringe.
Autore
Joe Abercrombie è nato a Lancaster, in Inghilterra, il 31 dicembre 1974. Laureato in psicologia, ha lavorato per il cinema e la televisione. Ha scritto la trilogia fantasy “The First Law” (“La prima legge”), di grande successo in Inghilterra. I tre libri che la compongono sono stati pubblicati in Italia da Gargoyle: Il richiamo delle spade (2013), Non prima che siano impiccati (2013) e L’ultima ragione dei re (2014). Nello stesso universo narrativo della “Prima legge” sono ambientati anche i romanzi The Heroes (Gargoyle, 2012), Il sapore della vendetta (Gargoyle, 2014), Red Country(Gargoyle, 2015). La sua nuova celebre epopea, pubblicata da Mondadori con il titolo “Trilogia del Mare Infranto”, è composta da Il Mezzo Re, Mezzo Mondo e La Mezza Guerra. Con Tredici lametorna trionfalmente al mondo e ai personaggi della “Prima Legge”. I suoi titoli sono stati a lungo nella classifica dei bestseller inglesi e americani, vendendo in questi Paesi centinaia di migliaia di copie.