RE CONAN – il RE CIMMERO Weird Book – Intervista a Massimo Rosi

Solo qualche tempo fa, vi avevamo dato notizia degli inizi dei lavori di una nuova serie dedicata a Conan, battente bandiera tricolore. Oggi abbiamo l’onore di poter scambiare due chiacchiere con Massimo Rosi, art director e sceneggiatore per Weird book di Re Conan – Il re cimmero.

Ciao Massimo e grazie per essere qui, su Italian Sword&Sorcery, a parlarci di Re Conan – il re cimmero, il progetto made in Italy, dedicato al celebre barbaro.

Veniamo subito al sodo, visto che come Conan, anche noi non ci perdiamo troppo in parole (o forse sì). Com’è nata la collaborazione con Weird Book e l’idea di mettere le mani su un personaggio tanto famoso?

Ho cominciato a lavorare con Weird Book ad Agosto del 2017, non molto in realtà, ma in poco tempo con Luigi Boccia siamo divenuti soci ed io l’art director della collana Weird Comics. Da Novembre ho iniziato a interessarmi a CONAN. Seguendo il lavoro di Ronan Toulhoat ho scoperto che stava lavorando a Conan Le Cimmerian per Glénat e cominciai a documentarmi a riguardo, ma tutto era ancora incerto e con Luigi decidemmo di congelare la cosa. Alcuni mesi dopo, parlando con Luca Panciroli, disegnatore di Dark Frontier e di numerosi altri progetti comuni, ci trovammo a parlare ancora di CONAN (Luca è un fan sfegatato del Cimmero) e mi consultai con Trevor Richardson di Bleeding Cool, che fu il primo a fare l’articolo sul pubblico dominio Europeo. Ci documentammo per alcune settimane, parlando anche con il nostro avvocato per il diritto d’autore internazionale e decidemmo di partire contattando anche Alessio Landi e Luigi Boccia nel team creativo, mentre ai colori avevamo Marco Imbrauglio.

Qual è stato l’approccio al personaggio, considerando la sua ricca storia e gli inevitabili paragoni cui si andrà incontro?

Con Alessio e Luigi dovevamo decidere come muoverci, se rifare le stesse storie del Cimmero o qualcosa di “diverso”… e optammo per qualcosa di differente. Ci piacque da subito l’idea di dare vita ad un CONAN vecchio, circa 15 anni dopo l’ultimo racconto che lo vedeva Re. Volevamo un Conan stanco, un po’ depresso per le molte perdite, per la sedentarietà e la vita burocratica di corte. Volevamo inoltre alternare degli stili diversi di disegno per inserire invece dei FLASHBACK che avrebbero anche ripreso i racconti originali per i lettori affezionati. Quindi avevamo elaborato due storyline, la nostra disegnata da Luca e i Flashback disegnati da altri autori. A tal proposito mi scrisse Federico De Luca, artista Dark Horsee Scout Comics. Entrambi lavoravamo per Scout e Weird stava importando la sua serie MINDBENDER, scritta da James Pruett. Non poteva che cadere a fagiolo, Federico era il disegnatore perfetto per il progetto… e neanche un giorno dopo ad Alessio si propone Alessandro Bragaliniun artista incredibile che avrebbe lavorato ai Flashback sceneggiati da Alessio su una spada magica maligna, la KARAMUN, ma di questo parleremo più avanti…

Una ristretta fetta di fan di Conan, i cosiddetti puristi di Howard, non riconosce i fumetti, Marvel prima e Dark Horse poi, oltre ai molti racconti e romanzi di Lyon Sprague De camp e soci, come rispecchianti la vera natura del barbaro, rei, secondo il loro punto di vista, di aver tradito in qualche modo la sua natura selvaggia e cruenta. Bisogna dire anche che erano i tempi del comic code authority che soprattutto su Conan the barbarian aveva fatto cadere la sua mannaia, ma per certi versi tutte le opere di cui sopra avevano finito per edulcorare, almeno in parte, la figura di Conan. Cosa puoi dirci su Re Conan, quanto oserà e sarà esplicito sotto il profilo della violenza, e della sensualità femminile?

Allora… è buffo, ieri a pranzo con Alessioe Luca parlavamo proprio della fortuna del non avere alcuna censura e del fatto che ci possiamo andare giù pesanti laddove servirà. Diciamo che sarà piuttosto crudo, anche perché il Re barbaro dovrà comunque affrontare un percorso davvero duro che, dopo gli anni da Re, lo riporterà in carreggiata. Per la sensualità femminile ce ne sarà, molta per fortuna. Sai, nessuno di noi è un purista di Howard, ma tutti e tre (soprattutto me, Alessio e Luca) amiamo proprio quella versione barbarica, violenta e anche un po’ cupa dell’opera di Howard, quindi spero che abbiamo centrato nel segno anche per i puristi.

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Ovviamente, in un fumetto la componente grafica è essenziale.  Come vi siete avvicinati al design di Conan e in cosa, la vostra versione, differisce rispetto al passato?

Per evitare in ogni modo di far somigliare il nostro CONAN a quello già visto in passato in primis gli abbiamo messo una lunga barba, cicatrici e numerose tipologie di abbigliamento. Alessandro, che opera nell’industria dei videogame, ci è stato utilissimo lavorando a stretto contatto con Luca al character design.

Il desiderio era fondere il Fantasy Eroico Howardiano con un qualcosa di quasi Lovecraftiano e Barkeriano, cosa che immaginai quando lessi i VERMI DELLA TERRA con Bran Mak Morn la prima volta, nonché flavour che ho ritrovato da poco in Britannia di Milligan e Ryp, ad esempio.

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Posso confermare, la varietà e generosità di look del cimmero, perché già riscontrabile nelle primissime immagini diffuse sulla rete. Una in particolare mi ha colpito: quella di Alessandro Bragalini che mostra un Conan in armatura orientale. Che sia un indizio su una sua possibile incursione nel Kithai?

Vedremo, per ora non molto, il Kithai in un Flashback di Alessandro e Alessio e l’idea è tornarci per il secondo libro. Perché comunque a livello di impostazione narrativa, il primo servirà come introduzione bella possente, come ribadivo sopra, per riportare Conan in carreggiata, per schiodarlo prepotentemente dal suo trono e farlo tornare a vagare (ovviamente con uno scopo molto importante)… ma la nostra idea era proprio di fargli lasciare Aquilonia senza Re. Quindi sì, rivedremo bene il Kithai e una bella fetta di universo di Conan.

Parliamo ora della storia. Il Conan di Howard non aveva una narrazione ordinata cronologicamente, si passava da un racconto come Una fenice sulla lama, che vedeva Conan già re, a storie che, invece, ce lo mostravano nel fiore degli anni. Un aspetto questo che ha consentito a molti suoi epigoni di sfruttare le varie zona d’ombre, tra un’avventura e un’altra, per sviluppare nuove idee. È anche vero che, se la libertà di scrittura può essere utile, la troppa libertà può paralizzare, dunque come vi siete mossi e cosa ci puoi anticipare, per stuzzicare la nostra curiosità?

L’idea era di aprire molte strade, sia per raccontare i Flashback delle storie originali, sia per dare vita alla nostra serie di libri sul Cimmero. Nel mentre sono entrati in squadra alcuni autori internazionali del calibro di Juan Torres eJamese Joe Pruett. Il PROLOGO ci getta immediatamente nei meandri di quel che rimane del CUORE DELL’ELEFANTE, il rubino prigione in cui lo stregone YARA è rinchiuso da decenni e nel quale viene costantemente punito con torture cosmiche dall’essenza di YAG-KOSHA. Yara riesce però a liberarsi attingendo ad un potere interiore (molto simile all’apertura dei Chakra), grazie al quale assorbe l’essenza dello stregone alieno col volto di pachiderma, e liberarsi dalla prigione prismatica con il solo obbiettivo di vendicarsi di CONAN. A quel punto, evitando di fare spoiler, la storia prende una piega terribile per il Re Cimmero, il quale si troverà costretto ad abbandonare il trono, prima per disperazione, poi per vendetta. Ci siamo ispirati a storie della mitologia greca e abbiamo riportato alla luce vecchi personaggi dimenticati… e riportandone in vita uno che ci servirà da pinza narrativa per agganciarci al secondo albo: la strega Salomè. Non posso dire altro per adesso, però il primo libro uscirà nell’Inverno 2019 e non vediamo l’ora di offrire quest’esperienza con i lettori italiani, brasiliani e spagnoli. Raccontare di Conan è una possibilità unica e divertentissima. In cuor nostro vogliamo darvi il meglio, ciò che vorremmo leggere noi, ciò che, secondo noi, il RE si merita… e  siamo molto soddisfatti  della stesura definitiva del primo libro.

Non vediamo l’ora di leggerlo. Grazie ancora Massimo per la tua disponibilità. Sono sicuro che tornerai a trovarci presto.

 

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