Recensioni : “N di meNare” AA VV- Ignoranza Eroica

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Dettagli

Titolo: N di meNare

Autori: AA VV

Curatori: Luca Mazza e Jack Sensolini

Copertina: Francesco Saverio Ferrara e Vincenzo Pratticò

Editore: Ignoranza Eroica

Collana: Lethal Books

Genere: fantasy

Prezzo: 15 euro


Sinossi

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Nerdheim, Pacchiarotti, Gonnella, Longo, Hoffmann, Berti, Andruccioli, Recchia, Sensolini, Mazza, Morellini, Mala Spina, Korami, Della Rossa, Silvestri, Forlani. Quattordici eroi. Due eroine. Sedici pallottole. A tradimento. Tanti stili, tanti calibri, tanti generi. Ma un solo comun denominatore: l’Ignoranza. Quella eroica. E quando l’Ignoranza incontra l’Eroico, nasce il Fantasi di Menare. Fantasi con la I, perché i sedici autori selezionati per questa antologia, rigorosamente italica, dimostrano che il fantastico può essere schiaffeggiato in ogni sua declinazione, andata e ritorno, dritto e manrovescio. Colpi bassi, metriche alte. Dall’ironia del medioevo villaggesco allo spazio profondo, passando per lo spaghetti fantasi, i lati proibiti della Storia e bucoliche ruralità parallele che lo farebbero venire duro a Virgilio. Ogni capitolo è un round, ogni capoverso un colpo di gong. Via via che scorrono i racconti, in una sorta di timeline immaginaria storicamente scorretta, la risata diventa sberleffo, il weird si fa picchiaduro, il colpo di scena fatality. Perciò non vi resta altro da fare, INSERT COIN e SELECT YOUR WRITER. E come direbbe il vecchio Jack Burton: meNa il tuo colpo più duro, amico. Non ci fai paura. I Racconti: LA CAPPELLA DI DON TOMINO, di Nerdheim SENZA ESCLUSIONE DI COLPE, di Mario Pacchiarotti IL CICLO DI UNA BARBARA, di Michele Gonnella 1327, FUGA DALL’INFERNO, di Mauro Longo DI FATTI LOSCHI E INDIVIDUI IGNOBILI, di F. T. Hoffmann L’IGNORANZA UCCIDE, di Angelo Berti YUGGO, di Fabio Andruccioli C’ERANO UN PRETE, UN PIRATA E UN ASTROLOGO, di Giuseppe Recchia CRIMINI MON AMOUR, di Jack Sensolini P PER PANTERA, di Luca Mazza WEIRD PO, di Maico Morellini ULTIMO TRENO PER UOMO MORTO, di Mala Spina L’ARTIGLIO DEL SOLE, di Ben B. Korami L’EREDITÀ DI BURVA, di Alberto Della Rossa MASCHIACCE, di Laura Silvestri PROSTITUTA SANCTAQUE, di Alessandro Forlani


Commento

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Quando gli amici di Ignoranza Eroica mi proposero di recensire l’antologia N di MeNare, sapevo già che mi sarei divertito come un bambino sbattuto in un parco pieno di giochi proibiti, riservati a ragazzini più grandi.

E così è stato. Sedici racconti che rappresentano altrettanti portali verso ben più ampi mondi fantastici e violenti che, presumo, si imparerà a conoscere in altre opere.

I  protagonisti sono legionari, cavalieri, moderne amazzoni armate di fucile laser che prima ti squartano e poi fanno domande.

Se serve, sennò ti mazzolano ancora un po’ per sicurezza.

Come in tutte le antologie ci sono racconti che hanno incontrato più il mio gusto rispetto ad altri. Se tutti gli stili degli autori mi sono piaciuti, ovviamente alcune ambientazioni e alcuni personaggi li ho sentiti più affini.

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Una menzione speciale merita il personaggio di Pantera nel racconto “P per Pantera” di Luca Mazza, già da me nominato e giustamente celebrato nella mia recensione per l’antologia “Zappa e Spada”. Un personaggio crudo, asciutto, senza fronzoli. Un personaggio che non sfigurerebbe in un film action anni 80. Pantera infatti incarna i principali stilemi dell’eroe action: si ritrova in una situazione che non vuole e lui stesso si fa arma per poter sopravvivere. Non è un predestinato, ma un guerriero che tenta di tirarsi fuori da una situazione disperata. Ma, in generale, l’antologia è piena di protagonisti action: gente che deve fare quello che deve fare perché tocca farlo, in un mondo più incasinato di loro che non ammette mezze misure… o si mena o si muore.

Con riguardo alle ambientazioni, la mia preferita è sicuramente quella di Jack Sensolini. La sua riviera romagnola post apocalittica fonde assieme, senza farli cozzare, elementi diversissimi. Nel leggerla è come se il nostro mondo fatto di social e duelli all’ultimo like avesse fatto un frontale con l’era Hyboriana di Conan, generando un qualcosa di talmente assurdo da essere spettacolare e divertentissimo: eroi che si scontrano all’arma bianca, ma che aggiornano il profilo Instagram e compaiono su riviste specializzate.

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Focalizzandosi poi sui racconti volti alla fantascienza, uno dei racconti che più mi ha creato tensione e che ho apprezzato per l’interessante susseguirsi di eventi in un ambiente limitato è certamente “L’Ultimo Treno per Uomo Morto” di Mala Spina: se ci si trova in un’isolata stazione ferroviaria insieme a guardie carcerarie e prigionieri può finire solo in un modo.

Tanti racconti e tante esperienze. Non ho voluto soffermarmi sulle trame o altri dettagli perché le mazzate sono belle da guardare al cinema, da leggere, ma di sicuro non sono appassionanti se descritte.

In definitiva N di Menare merita il sostegno e la lettura di chiunque sia appassionato di letteratura di genere e non solo. Si ritroverà a casa anche l’appassionato di film d’azione che ama i muscoli gonfiati, le battute testosteroniche e le armi improvvisate.

Se uno ha presente la gioia che si prova nel giocare a videogiochi picchiaduro con gli amici e alla soddisfazione di quando li si batte malamente mostrando la propria superiorità… beh la sensazione che ho provato è molto simile.

Decisamente consigliato.

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