SHERAZADE – LE MILLE E UNA STORIA A FUMETTISTI

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La Cooperativa Autori Fantastici è un collettivo di scrittori, illustratori e fumettisti che ha già realizzato alcuni ebook antologici, come Dopo il Grande Disastro, Eredità del Tempo Proibito, Spettrale e Il Bar ai Confini del Mondo, tutti reperibili su Amazon e Kindle Unlimited. Assieme a molti validi esordienti, ha potuto vantare la collaborazione anche di due autori affermati: Enrico Teodorani, il creatore dell’eroina horror-western, Djustine, e Marcello Toninelli, il mitico disegnatore di Dante, parodia della Divina Commedia.

In seguito all’incontro tra il fondatore del gruppo, Paolo Motta, con Massimo Vertua, il quale aveva in precedenza curato una rivista a fumetti per l’associazione culturale Casa Ailus, è nata l’idea di una pubblicazione di genere fantastico, dedicata alle nuvole parlanti e gestita dalla Cooperativa.

Viene quasi subito scartata l’idea di darle un’impostazione “culturale” alla Linus, non perché il fumetto non sia cultura,  bensì per il riscontro nullo di pubblico che hanno attualmente questo tipo di pubblicazioni. Si è deciso di puntare sulla formula più “popolare” di Lanciostory e Skorpio, cioè un magazine interamente a fumetti e con solo pochi redazionali. Si è cercato di gestire tutto in maniera “comunitaria”, attraverso discussioni via web tra tutti i collaboratori. Persino il titolo Sherazade – Le Mille e una Storia a Fumetti  non è stato scelto dai due curatori, i succitati Vertua e Motta, ma proposto da uno degli sceneggiatori, Marco Rossi e approvato poi dal gruppo.

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I fumetti presenti nella rivista cercano di coprire tutti i sottogeneri del fantastico: dall’horror alla fantascienza, dal manga robotico allo urban fantasy. Non mancano quindi due serie che si possono accostare al filone dello sword and sorcery, cioè FuturEvo e Le Saghe di Seelhoë.

Il primo si ricollega all’universo condiviso ideato da Paolo Motta e usato dalla Cooperativa per due suoi ebook, poi uniti nel volume cartaceo FuturEvo – Dopo il Grande Disastro. Siamo in un contesto da “Terra Morente”, con un mondo post-apocalittico che ha scordato la scienza ed è tornato alla magia.

Mentre nei racconti si alternavano vari protagonisti, nel fumetto il personaggio principale è stato modellato su Solomon Kane, che Motta ha tramutato in Sermon l’Inquisitore, un sacerdote-guerriero devoto a Macon, il dio delle legge. Il suo compito è di distruggere tutti i resti dell’antica tecnologia. Per paradosso Sermon nella sua battaglia fa uso di armi da fuoco e si sposta a cavallo di una rombante motocicletta.

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Nei fumetti finora pubblicati abbiamo visto l’Inquisitore contendere ad una sacerdotessa e ad una ladra-avventuriera un misterioso congegno. Nel secondo si trova in cerca di Klassh, una ragazza allevata dai troll e per la quale nutre degli inconfessati sentimenti d’amore. Entrambe le storie sono state disegnate da Bruno Farinelli, la prima con anche la collaborazione di Pietro “Pitt” Rotelli per l’inchiostrazione.

Anche se la prima ispirazione, come abbiamo detto, viene da Howard, Motta nello scrivere sia i racconti che le sceneggiature di questi fumetti ha cercato di usare un tono ironico-dissacrante sulla scia di autori, quali Fritz Leiber, Lyon Sprague de Camp e il livornese Gianluigi Zuddas.

Le Saghe di Seelhoë, invece è un’invenzione del disegnatore Roberto Fabris, che ne è anche autore dei testi. In un remoto futuro l’Impero galattico è crollato, frammentandosi in una miriade di piccoli regni. In questo nuovo Medioevo la civiltà e la scienza stanno cedendo il passo di fronte al ritorno della magia. Ian S’Ewizi, un soldato proveniente da uno dei mondi ancora civilizzati, giunge nel sistema di Seelhoë, che scopre essere popolato dagli elfi. Qui si innamora di Esin Fioredibosco, figlia del re degli elfi, fata dai grandi poteri e dal pessimo carattere. Le saghe di Seelhoë raccontano delle loro avventure e del loro amore travagliato in un fumetto in stile BD che cerca di fondere due generi narrativi molto cari a Fabris: da un lato la fantascienza tipo “space opera”, soprattutto quella storico-avventurosa descritta da Isaac Asimov nella sua Trilogia Galattica e poi resa celebre nel cinema da Guerre Stellari; dall’altro  il fantasy, prendendo spunto dalle atmosfere dei romanzi di J. R. R. Tolkien e dalla mitologia celtica.

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Un’altra incursione nel fantasy, stavolta parodistico, è Orki, striscia umoristica di Marcello Toninelli. Protagonista è un piccolo orco alla prese non con avventure mirabolanti, ma con la scuola e la vita di tutti i giorni. La striscia pensata per Gazzenda, l’agenda della Gazzetta dello Sport, viene quindi riproposta nel secondo numero di Sherazade.

In preparazione c’è infine Il Cavaliere Grigio, scritto da Marco Generoso e illustrato da Riccardo Rubegni. La storia ruota su un cavaliere della Tavola Rotonda, che si trova tramutato in lupo mannaro.

I due numeri già usciti di Sherazade, impreziositi dalle copertine di Roberto Fabris e Andrea Bulgarelli, possono essere acquistati per soli 8,00 euro l’uno, scrivendo a massimovertua@gmail.com oppure cercando sul sito www.indieversus.com

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