In libreria – “The house of the wolfings” di William Morris

Dettagli

Titolo: The house of the wolfings

Autore: William Morris

Traduttore: E. Rambaldi

Illustratore: E. Massola

Curatore: A. Comincini

Editore: Black Dog

Genere: fantasy storico

Pagine: 400

Data di pubblicazione: 24 maggio 2019

Prezzo: € 15,30 (ibs.it)


Sinossi

Questo romanzo, per stessa ammissione di J. R. R. Tolkien, è stato fonte di ispirazione per la stesura de Il Signore degli Anelli. William Morris, uno dei più influenti intellettuali dell’Ottocento Inglese, rivisita la lotta tra Goti e Romani mescolando realtà storica ed elementi fantastici tipici del romanzo islandese medievale. Thiodolf, condottiero barbaro della casata dei Wolfings, si oppone in uno scontro epico ai Romani che minacciano la sua gente. Le vicende narrate servono all’autore come spunto di riflessione sulle tematiche politiche utopistiche a lui tanto care. L’opera è finalmente presentata al pubblico italiano in un’accattivante traduzione che riecheggia lo stile del racconto orale, accompagnata da evocative illustrazioni.


Autore

(Walthamstow, Essex, 1834 – Hammersmith, Londra, 1896) poeta, pittore e pensatore politico inglese. Compiuti gli studi allo Exeter College di Oxford, divenne amico del pittore E. Burne-Jones e di Dante G. Rossetti. Nel 1862 aprì uno studio di arredatore divulgando le proprie ricerche sulle arti applicate. Esordì come poeta nel 1858 con La difesa di Ginevra (The defense of Guenevere), a cui seguirono Il paradiso terrestre (The earthly paradise, 1868-70), Poesie lungo il cammino (Poems by the way, 1891) e versioni di saghe norvegesi in prosa e in versi: La storia di Sigurd il volsungo (The story of Sigurd the volsung, 1876). Appassionato del medioevo e delle età primitive, fu poeta originale soprattutto nelle brevi liriche ispirate a temi e simboli cavallereschi. Dopo la sua adesione al socialismo, alla cui causa contribuì con denaro, discorsi e articoli, scrisse numerose opere di ispirazione radicale: tra esse, la più conosciuta (e insieme la più notevole di tutta la sua produzione letteraria) è il romanzo utopistico Notizie da nessun luogo (News from nowhere, 1891). Nutriti di romanticismo, gli scritti di M. oppongono una visione di vigore e di bellezza e un mitico medioevo (il gotico magnificato da J. Ruskin) alla società mercantile e industriale.

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