Spada, Stregoneria e Musica – The Cult – The Phoenix – Love (1985)

Se negli anni ’80 volevate ascoltare dell’Hard Rock avevate le mani legate perchè tolti i Van Halen, gli AC/DC, gli Extreme e i Living Colours il resto del panorama musicale era inquinato dal Pop, infarcito di sintetizzatori di ogni specie, e dal Glam Metal (che esclusi i Ratt e i Motley Crue, consapevoli di offrire un escapismo esagerato ma divertente, aveva abbondato di gruppi più kitsch che rock). La tanto acclamata New Wave si stava spegnendo e il Post-Punk proponeva un ventaglio di scelte così diverso e sperimentale da chiedersi cosa potesse accomunare così tanti artisti e gruppi. Talvolta riaffioravano grandi nomi come Frank Zappa, Blue Oyster Cult e ZZ Top ma tra gli esordienti il gusto per il caro vecchio Rock Duro e Puro sembrava morto e sepolto.

In nostro soccorso però giungono Ian Astbury cantante dei Southern Death Cult, folle appassionato di Jim Morrison e dei Led Zeppelin, e Billy Duffy, chitarrista dei Theatre of Hate con uno smodato amore per il Punk e l’Hard Rock anni ’70.

Così i due inglesi uniscono le forze e nel 1983 fondano i The Cult, e dopo un discreto successo col loro primo disco, Dreamtime, nel 1985 danno alle stampe il loro album più venduto e apprezzato che segna in pieno periodo glam e pop la rinascita dell’Hard Rock ora contaminato da venature gotiche e oscure.

Ma tra le pieghe di questo album, tolte le iconiche Rain, She Sells Sanctuary e Revolution troviamo un piccolo gioiello: The Phoenix. Qui più che mai si nota l’enorme influenza che ebbe sul gruppo la Teosofia di Helena P. Blavatsky che culmina proprio in questa traccia che si rifà apertamente a Iside Svelata della già citata occultista russa.

La riuscita del pezzo è merito della chitarra di Billy Duffy il quale spinge al limite il pedale del Wah-Wah (Cry Baby) delineando il volo di questa fenice, sempre pronta a risorgere.

The Phoenix

Yeah
Oh, dig this

Like the heat from a thousand suns that burns on
Rising ever higher
A phoenix from a pyre
My eternal desire

Fire, I'm on
Fire, I'm on
Fire, I'm on
Fire, I'm on

Like a kiss from the lips of Ra that burns on
The pleasures getting wilder
Circling ever higher
A servant of desire

I'm on fire
I'm on fire
I'm on fire
I'm on fire

Like the heat from a thousand suns that burns on
Rising ever higher
A phoenix from a pyre
My eternal desire
Like a kiss from the lips of Ra that burns on
The pleasures getting wilder
Circling ever higher
A servant of desire

I'm on fire
I'm on fire
I'm on fire
I'm on fire

Like the heat from a thousand suns that burns on
Rising ever higher
A phoenix from a pyre
My eternal desire
My eternal desire
My eternal desire
My eternal desire

Fire

La Fenice

Yeah
Oh, senti questo!

Come il calore da un migliaio di soli che continuano a bruciare
Continua a salire sempre più su
Una fenice da una pira
Il mio eterno desiderio

Infuocato, io sono
Infuocato, io sono
Infuocato, io sono
Infuocato, io sono

Come un bacio dalle labbra infuocate di Ra che continuano a bruciare
I piaceri si fanno più selvaggi
Girando sempre più su
Un servo del desiderio

Sono infuocato
Sono infuocato
Sono infuocato
Sono infuocato

Come il calore da un migliaio di soli che continuano a bruciare
Continua a salire sempre più su
Una fenice da una pira
Il mio eterno desiderio
Come un bacio dalle labbra infuocate di Ra che continuano a bruciare
I piaceri si fanno più selvaggi
Girando sempre più su
Un servo del desiderio

Sono infuocato
Sono infuocato
Sono infuocato
Sono infuocato

Come il calore da un migliaio di soli che continuano a bruciare
Continua a salire sempre più su
Una fenice da una pira
Il mio eterno desiderio
Il mio eterno desiderio
Il mio eterno desiderio
Il mio eterno desiderio

Fuoco

Ultima nota: la copertina, ricca di simboli provenienti dalle religioni e culture più diverse, sempre al centro dell’Immaginario di Ian Astbury.

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