Grimdark world – “Dentro Vilupera”

DENTRO VILUPERA

CeNNi sul background.

di Jack Sensolini

 

Taglie. Roghi. Profusione d’acciaio e piombo. Intrighi di palazzo. Profezie vendute come scommesse.

VILUPERA di Sensolini-Mazza (autori dell’action-punk-apocalittico Riviera Napalm e curAutori di N di meNare 1 e 2) è un grimdark low fantasy vietato ai minori di diciotto armi, sfregiato di cicatrici weird e western.

Tassello dopo tassello, strage dopo strage, le vicende dei protagonisti si dipanano nel feudo di Penumbria, un post-medioevo dark e mercenario ispirato militarmente e geograficamente alle signorie e ai principati di Emilia, Romagna e Marche in cui l’antagonismo tra i Lutti, duchi di Orbino, e i Malavita, padrini di Crimini, ricalca la contesa storica tra le due famiglie (Montefeltro e Malatesta) del rinascimento italiano.

Appenninferni, Rio Boia, Maladriatico, Romagma: le contrade sono roccaforti criminali in pugno a nobiltà corrotte, uomini di ferro e birri brutali, le selve inasprite da un bestiario al confine tra il mostruoso e lo scaramantico. Sceriffi con un teschio sulla giubba – al posto della canonica stella – amministrano l’ingiustizia a sud della Grande Maraglia, una cicatrice di rovine che divide la “civiltà” dalle lande mortifere della Pianura Pagana.

Plebi vessate dalle tasse e dalle leve attendono il ritorno del re di Taglia Sudario da Apocalemme, crogiolo e baluardo di tutte le nequizie terrene.

Ma a dispetto di quello che ci si potrebbe aspettare, c’è poco da ridere: atmosfere opprimenti, da “guerra eterna”, occhieggiano alle gesta di sangue e acciaio narrate nella fosca trilogia di Magdeburg dal maestro Alan D. Altieri, le araldiche, le casate e gli intrecci delle trame rimandano ai giochi di potere delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco del padre del genere G. R. R. Martin, i personaggi caustici e spezzati possono ricordare i protagonisti di lord grimdark Joe Abercrombie. Umberto Eco e la saga di Eymerich di Valerio Evangelisti ispirano il clima di dogma e inquisizione alla base del culto dei Santi e dell’Appeso, un contro-cristianesimo rappresentato in terra da Gottardo Onnipotenzo II, pontefice la cui dottrina è sobbarcarsi in prima persona ogni vizio capitale, e dallo spettrale porporato, Vàngelo Flagellanti, dedito alla pederastia e a macchinazioni mefistofeliche.

L’ibridazione di generi sfocia in citazioni che vanno dall’Inferno dantesco a L’Ultimo Boyscout, passando per Django di Tarantino, Andrea G. Pinketts e Vasco Rossi, in osservanza alla sacra scuola di meNare, ignorante ed eroica, dei fratelli grimdark Mazza-Sensolini.

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