
Dettagli
Titolo: La Casa sull’Abisso
Titolo originale: The House on the Borderland
Autore: William Hope Hodgson
Illustratore: Sebastiano Barcaroli
Traduttore: Gianni Pilo
Editore: Newton Compton
Collana: ZEROQUARANTANOVE
Pagine: 120 pagine
Prezzo: 7,91 a volume
Ebook: 0,49
Sinossi
Nella collana ZEROQUARANTANOVE, la casa editrice Newton Compton Editori pubblica in Ebook interessanti edizioni integrarli di autori più di nicchia o opere meno note di autori più famosi (è il caso dei racconti fantastici di Arthur Conan Doyle). In questo romanzo breve d’orrore fantastico, pubblicato per la prima volta nel 1908, W.H. Hodgson ci porta in una casa ormai scomparsa, costruita al confine tra il nostro mondo e un’altra dimensione, o forse un altro tempo. Lo fa riportando contenuti e circostanze del ritrovamento d’un vecchio diario da parte di due amici, amanti della pesca, presso dei ruderi affacciati su di un baratro in Irlanda. Traduzione di Gianni Pilo.
Commento
Leggendo “La Casa sull’Abisso” colpisce subito lo stile da primo ‘900 che dà oggi in gran parte fascino al testo. Nulla di originale ovviamente per un’opera scritta in quel periodo, ma aspetto importante da tenere in considerazione oggi, quando non tutti potrebbero gradire una scrittura posata che raramente cede spazio all’azione, sebbene sia particolarmente adatta alle descrizioni. Anche la scelta dell’autore di riferire il contenuto di un diario ha delle conseguenze, in quanto il protagonista riporta comportamenti forse comprensibili nel suo contesto storico, ma lo stesso contesto non risulta ben delineato per il lettore d’un’altra epoca. Senza nulla anticipare (“spolilerare”…), è interessante riflettere sul rapporto tra il protagonista e sua sorella, che pare alla fine suggerire anche differenti chiave interpretative dell’opera.
Passando alla storia in sé, oltremodo weird, la lettura rende evidente come W.H. Hodgson possa essere stato ritenuto interessante e probabilmente d’ispirazione per lo stesso H.P. Lovecraft. Le visioni di mondi (o tempi) alternativi, va detto, risultano particolarmente articolate e richiedono qualche tempo per essere metabolizzate. L’aspetto sicuramente affascinante è che la loro interpretazione resta totalmente in capo al lettore, come afferma l’autore nella sua breve introduzione allo pseudobiblion.
Una sicura pecca è forse l’assenza di una prefazione o postfazione di nostri contemporanei, che avrebbe aiutato soprattutto i lettori più moderni, ma ricordo il costo del testo: 0,49 euro.
In conclusione, “La Casa sull’Abisso” è un testo sicuramente da leggere per gli amanti del genere, che però potrebbe non piacere agli amanti dell’horror contemporaneo. Questo è vero soprattutto per i più giovani, che potrebbero soffrire della lentezza di alcuni passaggi e trovarsi in difficoltà nel cogliere appieno l’ambientazione, data dall’autore in gran parte per scontata (scrivendo lui per i suoi contemporanei). In ogni caso l’occasione data dalla collana ZEROQUARANTANOVE andrebbe colta, a mio avviso, da tutti.
Grazie! La sto rileggendo or ora. Certo, a cento anni di distanza rimanda molto a Lovecraft, ma riconducendola al giusto ordine cronologico se ne coglie appieno l’importanza.
Grazie per il commento, Ilario!