Recensione: Il Mercenario Vol 6 – La Sfera Nera

STORIA

Distrutta la sua fortezza e svelata la formula della polvere da sparo Claust intende recuperare il potere perduto e per sua fortuna entra in possesso di un’arma incredibile che gli assicurerà una supremazia assoluta. Quello che Claust non sa è che l’arma è instabile e può distruggere completamente il Paese delle Nubi Permanenti. Solo il Mercenario e Nan-Tay possono evitarlo…

Torna anche Arnoldo Da Vinci che con le sue mirabili invenzioni (degne di “Giulio Verne”) escogita un modo per distruggere la fortezza galleggiante armata di questo “raggio di luce che taglia qualsiasi cosa”. Nan-Tay e il Mercenario invece si dirigono molto lontanto dal Paese delle Nubi Permanenti, ed entrano in un antico tempio che custodisce la soluzione a tutti i loro problemi (sezione narrativa pesantemente influenzata da Indiana Jones).

Segrelles continua a riempire le sue vignette di dialoghi, alcuni più didascalici di altri, ma questa volta il Mercenario caccia un paio di battute sarcastiche davvero rinfrescanti, che aiutano a proseguire nella lettura e ad apprezzare l’architettura narrativa del volume.

DISEGNI

Vi dico solo che Segrelles si è guadagnato l’apprezzamento più devoto da John Howe e William Stout, due illustratori rinomati a livello internazionale.

COMMENTO FINALE

Volume più avventuroso del precedente e ancora più interessante dati alcuni risvolti narrativi che delineano il mondo di Segrelles.

L’unica edizione disponibile è quella targata Editoriale Cosmo: cartonato, 64 pagine a colori, formato 21x31cm, al prezzo di 19,90€ con un ricco apparato editoriale scritto dallo stesso Segrelles a fine volume.

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