Io sono leggenda

Ben ritrovati.

Io sono leggenda – noto anche come I vampiri – è un romanzo di fantascienza horror del 1954 di Richard Matheson, di ambientazione post apocalittica.

Il romanzo è un ribaltamento dell’archetipo classico alla Dracula: il mostro in questo caso non è il vampiro che preda il mondo predominante di umani, ma un umano rimasto solo che “turba” il nuovo mondo di soli vampiri.

Nel 2012, la Horror Writer Association lo ha insignito del premio Romanzo di vampiri del secolo, e viene definito anche il primo romanzo di vampiri moderno.

Da Io sono leggenda sono stati tratti 3 adattamenti cinematografici (L’ultimo uomo sulla Terra di Ubaldo Ragona del 1964 ; 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra di Boris Sagal del 1971; Io sono leggenda di Francis Lawrence del 2007).

Quest’ultimo ha in comune con il libro sostanzialmente soltanto il titolo e lo status di ultimo uomo sulla Terra del protagonista.

Tutti e tre i film comunque rappresentano il protagonista Robert Neville come uno scienziato, a differenza del libro.

La sua influenza si è rivelata fondamentale anche per altri famosi film, in primis La notte dei morti viventi di George Romero del 1968 e 28 giorni dopo di Danny Boyle del 2002.

Trama

Gennaio 1976.

Un’epidemia provocata da un batterio ha trasformato la popolazione mondiale in vampiri a eccezione di Robert Neville. La sua esistenza ora si divide tra la manutenzione della sua villetta, la preparazione di protezioni contro i vampiri e le ronde diurne durante le quali li cerca per ucciderli.

 

Robert Neville è un uomo sui 36 anni dai comuni tratti anglosassoni, a differenza degli occhi azzurri e dalla bocca dal taglio deciso, un uomo di un metro e novanta, biondo e con barba bionda.

Rispetto al film con Will Smith, Robert Neville non è nè un ricercatore dell’esercito né un uomo particolarmente preparato per sopravvivere.

Si tratta invece di un civile, fumatore, alcolizzato, che per sfuggire alla noia e dare un senso alla propria vita inizia a studiare il morbo, basandosi sulle proprie conoscenze da poco più che profano.

Inizia così a procurarsi libri e attrezzature nelle università e, con fare analitico, studia le reazioni dei vampiri all’aglio e agli altri elementi della tradizione per comprendere la loro biologia e studiare un possibile modo di curare il morbo.

Ogni notte i predatori si predispongono attorno alla sua casa, le donne della loro specie lo tentano volgarmente per farlo uscire, il suo ex vicino Ben Cortman lo esorta a uscire per ucciderlo.

Non appena sorge il sole, Robert si spinge alla ricerca dei corpi inerti dei vampiri, e li trapassa con i paletti di legno se sono ancora vivi.

Da anni la sua routine è sempre la stessa. Sistema le protezioni della casa, cerca vampiri da uccidere, e la notte si barrica in casa per difendersi con le protezioni d’aglio dall’orda di non morti che lo assediano.

Solo la speranza di trovare un altro vivo come lo lui lo sostiene, anche se vive in una posizione isolata che rende ciò molto improbabile.

Una vita deprimente resa ancora più angosciante dalla perdita della moglie Virginia e della figlia Kathy. Dopo la morte della moglie si era rifiutato di cremarla, questa tornò dopo la morte come vampiro in cerca del sangue di Robert, che fu costretto a piantarle un paletto nel cuore.

Robert incontra un cane randagio, il primo compagno dopo tanto tempo, ma anche questi è infetto e muore pochi giorni dopo.

Dopo tre anni, incontra una donna che a fatica riesce a portare con sè. Dopo la gioia di avere incontrato un altro essere umano subentra la paura che possa essere infetta, siccome anche il cane andava in giro con la luce del sole pur essendo malato. Lei gli racconta una storia poco convincente da sopravvissuta.

 

Poco dopo però scopre che la donna, Ruth, non sopporta l’odore dell’aglio.

Per fugare ogni sospetto lei gli concede di analizzare il suo sangue. Il test conferma però che lei è infetta, e la donna fugge dopo averlo colpito in testa.

Quando rinviene Neville trova una lettera di Ruth, dove lei conferma di averle mentito e di averlo spiato. Appartiene a un gruppo di vampiri diverso dagli altri che può sopravvivere alla luce del sole con un certo farmaco. Lei lo supplica di fuggire per salvarsi, siccome ha capito che ha ucciso i vampiri come suo marito perché era costretto. Nevile però non riesce a farlo, per abitudine e per paura dei vampiri.

Una notte nel gennaio 1979 i vampiri del nuovo tipo si presentano da lui e iniziano a massacrare brutalmente i vampiri classici, compreso Ben Cortman.

Di fronte a quel massacro Neville si sente, incredibilmente, più vicino ai vampiri che ai boia.

Questi esseri spaccano a revolverate l’uscio e lo catturano.

Neville viene ferito gravemente. Ruth va a trovarlo e gli spiega che nella nuova società che stanno realizzando non c’è spazio per lui, l’ultimo uomo sulla Terra. Non c’è nessuno da salvare dal vampirismo, anzi, è lui a essere un elemento estraneo in questo nuovo mondo, il pericolo per la sopravvivenza degli altri.

I nuovi vampiri intendono giustiziarlo siccome lo odiano e hanno paura di lui.

Agli occhi dei vampiri Neville è un mostro proprio come lui percepisce loro. Li rapisce quando sono indifesi e svolge esperimenti su di loro uccidendoli.

Ruth, impietosita, gli da delle medicine per suicidarsi.

Osservando la massa di vampiri che lo guardano, capisce che è lui ora il mostro siccome i succhiasangue ora sono la normalità., Siccome lei è una importante funzionaria, la esorta a fare sì che la nuova società non sia troppo brutale.

Ora è lui l’anatema per gli altri. Prende le pillole e capisce, morendo, che diventerà l’ultimo elemento della propria specie a sparire, una storia di paura da raccontare ai bambini sfumata nel mito. Diventerà leggenda.

I vampiri di Io sono leggenda spiegati

Neville studia i vampiri dal punto di vista scientifico, sociologico e religioso. Gli elementi del folklore che contraddistinguono il vampirismo sono reintrodotti come validi ma con delle argomentazioni molto più solide e realistiche rispetto a quelle dettate dalle superstizioni, suggerendo quindi che i miti dei vampiri fossero stati originati da eventi reali come quelli del romanzo.

Il vampirismo è provocato da un germe, che ribattezza vampiris, un bacillo che si muove nel sangue mediante flagelli. Il contagio si diffonde in tutti gli Stati Uniti, associato a una abnorme presenza di polvere e legata forse a una precedente guerra batteriologica. Soltanto le fiamme possono distruggere i batteri alla base dell’infezione, perciò i morti devono essere cremati prima di risorgere.

Man mano che la portata dell’epidemia è chiara, le istituzioni ordinano di bruciare i corpi di coloro che sono morti per il morbo, con evidente dolore straziante da parte dei parenti, come nel caso di Robert.

Questo germe è sensibile alla luce solare e all’aglio.

Le spore sono trasportate dalle tempeste di polvere che flagellano il pianeta. Una volta sotto la pelle i germi si riproducono e infettano i tessuti. Neville inoltre sospetta che la peste di Atene fosse stata un’altra epidemia di vampirismo.

Il bacillo è un saprofito facoltativo. Può vivere con o senza ossigeno. Dentro l’organismo è anaerobico ed entra in simbiosi: si nutre di sangue e alimenta il vampiro l’energia per cercare altro sangue.

Quando l’aria entra nell’organismo diventa aerobico e dalla simbiosi passa al parassitismo, e divora l’ospite.

 

A Panama Robert fu morso da un pipistrello vampiro: secondo lui esso aveva incontrato un vero vampiro, ma il germe veicolato si era indebolito nell’organismo dell’animale. Questo non lo uccise ma lo fece stare molto male. Dopodiché risultò immune all’infezione.

Un vaccino non è utile quando l’infezione è già avanzata. Per questo Neville li uccide prima che passino dalla variante viva a quella morte e si mettano a dargli la caccia.

Il classico paletto fa entrare l’aria e impedisce la rimarginazione.

Per questo è inutile colpire il cuore ma basta anche tagliare i polsi delle creature: non appena entra l’aria i germi provocano la dissoluzione spontanea.

Il batterio può colpire sia i vivi che i mori. Quando il vampiro muore, le spore si diffondono nell’aria e cercano un altro ospite.

 

L’avversione alla croce viene spiegata plausibilmente come un crollo mentale frutto della psicosi alimentata da giornali scandalistici nei primi tempi della pandemia. La croce è inefficace verso coloro che in vita non erano cristiani, come ebrei o musulmani.

Nel caso di Cortman, ad esempio, è efficace la Torah, quindi la validità del simbolo della lotta contro il male cambia a seconda della fede del soggetto.

Il bacillo provoca la crescita dei canini.

L’odore dell’aglio funge da allergene che provoca anafilassi, ma a patto che le creature  siano esposti all’odore, mentre iniettandolo in vene non si ottengono effetti.

I proiettili non fanno effetto sui vampiri, siccome il bacillo crea una sostanza collosa che rinchiude le ferite da arma da fuoco, e le pallottole vengono arginate.

L’immagine che non si riflette sugli specchi viene spiegata con un fenomeno di cecità isterica di questi esseri che non possono accettare ciò che sono diventato, esacerbata dalla massicca campagna di terrore della stampa

I vampiri di Io sono leggenda non possiedono i poteri tradizionali dei succhiasangue come la metamorfosi. Viene spiegato che esistono sia dei vampiri “vivi” (che hanno una intelligenza umana e che possono essere feriti da colpi di arma da fuoco) e altri “morti” (quelli con il cervello in pappa che non possono essere danneggiati) a seconda se abbiano o meno sangue nel proprio corpo.

Gli esemplari cerebralmente morti si comportano come dei dementi, incapaci di pensare a una cosa ovvia come bruciare la casa per farlo uscire oppure mettendosi a battere le braccia credendosi dei pipistrelli.

Ben Cortman, ad esempio, non ha il cervello del tutto fuori uso ed è abbastanza intelligente da nascondersi per non farsi trovare da Neville.

 

La loro intelligenza varia da soggetto a soggetto: Cortman segue Nerville con fare maniacale, ma gli altri sono poco più che manichini che camminano. Non sembrano particolarmente forti, siccome Neville riesce ad affrontare e a sfuggire ad alcuni di essi.

 

Durante il giorno i vampiri si devono nascondere dalla luce solare, ad esempio sotto le auto o dentro le case. Sono esseri pallidi poiché del tutto privi di sangue, tuttavia respirano. Presentano canini accentuati con i quali succhiano il sangue umano, come da tradizione.

I vampiri descritti si comportano quasi come zombie: parlano pochissimo anche tra di loro, si muovono in maniera stanca. All’inizio nel loro gruppo non vi è alcun accordo e si aggrediscono tra loro.

Non possono trasformarsi in animali ma possono esistere animali come cani realmente vampirizzati.

Oltre ai vampiri vivi e morti esistono quelli “civili” del terzo tipo al quale appartiene Ruth.

Si tratta di individui con coscienza umana, che rimangono tali grazie a un farmaco basato su sangue defibrinato e un certo medicinale. Il farmaco impedisce la proliferazione dei germi.

Possono sopravvivere al sole ma l’aglio da loro fastidio.

Durante il massacro si comportano in maniera brutale ed efficiente, dei veri macellai. Si considerano una sorta di rivoluzionari che uccidono per riprendersi il mondo, sterminando i morti, e i vivi che non sono come loro.

Sono esseri provvisti di intelligenza umana – per esempio, possono usare le armi da fuoco – e stanno costruendo una nuova società di loro simili, che non prevede l’esistenza né dei vampiri precedenti né dei predatori come Neville.

E con questo è tutto. Noi ci vediamo alla prossima!

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