
Dettagli
Titolo: Gli imperi delle sabbie
Autore: Andrea Gualchierotti
Copertina: Andrea Piparo
Curatore: Francesco La Manno
Introduzione: Carlomanno Adinolfi
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery Books
Collana: Valusia n.5
Formato: digitale
Genere: sword and sorcery / fantasy orientale
Data di pubblicazione: 21 giugno 2020
Pagine: 150
Prezzo: 4,99 euro
ISBN: 978-88-944696-5-3
Sinossi
Anno 1030: Le armate di Bisanzio assediano la città fortezza di Aleppo, capitale della Siria e regno dei tenebrosi Emiri Neri, i principi negromanti.
Giunto alla testa dei suoi soldati, il nashrakar Vardan, nobile d’Armenia, si unisce alle truppe imperiali, in vista dello scontro decisivo. Ma il tradimento alligna nelle armate bizantine, e il principe armeno, ridotto in catene da chi credeva amico, scoprirà suo malgrado come appena al di là delle sabbie roventi di Aleppo si celino gli orrori e le meraviglie di un mondo sconosciuto, fatto di satrapie remote, antichi palazzi d’oro, e maledizioni sorte dal sangue.
Un’avventura che condurrà Vardan fino alle più lontane plaghe d’Oriente, là dove, sotto una mezzaluna d’acciaio, s’incrociano le spade della vendetta…
Presentazione
“Gli Imperi delle sabbie” – o come potrebbe altresì chiamarsi “La saga di Vardan”, è una lunga esplorazione avventurosa dell’Oriente medievale, poco dopo l’anno Mille. Una storia volutamente pulp ed esotica, come si sarebbe potuto leggere su un vecchio numero di Oriental Stories, in cui azione e mistero si mescolano a vigorose atmosfere howardiane.
Lo spunto iniziale vede il consumarsi della grande e funesta battaglia di Azaz, risalente al 1030. In quell’anno, le armate bizantine comandate dal vecchio Basileus di Costantinopoli Romano Argiro vengono decimate sotto il sole di Siria, annientate nel tentativo di conquistare la fortezza di Aleppo.
Ma a causare la sconfitta dell’imperatore non c’è solo la potenza dell’acciaio turco e delle milizie arabe; ad abbattere i suoi stendardi sono stati infatti gli orrori del tradimento e della magia nera. Perché sette principi stregoni regnano su Aleppo, i terribili Emiri Neri: loro hanno comprato con l’oro e col sangue la strage delle armate di Bisanzio, stringendo un patto di morte con un traditore.
E se molti dei nobili comites dell’imperatore sono caduti sul campo, uno di essi è sopravvissuto, incredibilmente vivo sotto il cumulo di cadaveri che insanguinano la pianura di Siria. E’ Vardan, principe – nashrakar, nella lingua degli Armeni – della remota Armarvir, alle pendici del Caucaso.
Come gli altri feudatari del Basileus, anch’egli è accorso al richiamo della guerra, e senza risparmio ha combattuto, vedendo perire attorno a sé il fiore delle sue truppe sotto i bastioni maledetti di Aleppo. Non sa – non ancora – che colui che ha venduto gli eserciti bizantini ai sette principi negromanti, è proprio uno dei nobili che avrebbe dovuto essere con lui sul campo, un uomo che per giunta ha il suo stesso sangue, anche se solo qualche stilla: Teodoro, infame patrizio greco di Sinope.
Comincia così un’avventura che trascinerà Vardan, in cerca della sua duplice vendetta – sugli Emiri Neri quanto sul lontano cugino Teodoro – a percorrere le più misteriose plaghe del Medio Oriente, dalla Siria alla Mesopotamia, dalla Persia all’India, e oltre. Un’odissea fatta di antichi orrori dimenticati, stregonerie venute dal deserto, nemici provenienti da terre sconosciute e lontanissime, in una sorta di Mille e Una Notte infernale dove a ridere sono solo diabolici djinn dal volto di morte.