Recensione: Castlevania Lords of Shadow Ultimate Edition

STORIA

Una maledizione ha separato i reami celesti da quelli terreni, allontanando Dio dagli uomini e permettendo alle forze del male di prendere il sopravvento. I saggi della Confraternita della Luce hanno una visione: Marie Belmont custodisce il messaggio che salverà gli uomini e ricongiungerà il reame celeste con quello terrestre. Gabriel Belmont ha quindi l’obiettivo di salvare l’anima di Marie, sua moglie, intrappolata in un limbo oscuro e profondo da cui nessuno è mai uscito vivo…

Ovviamente la trama prenderà pieghe inaspettate, e quella volpe di Hideo Kojima riuscirà a stupire tanto i veterani e seguaci più convinti della serie Konami quanto i nuovi arrivati che intendono solo spaccare musi di licantropi, vampiri, troll, goblin e qualsiasi altra creatura infernale.

A questo pacchetto già di per sè ricco si aggiungono i DLC Reverie e Resurrection dove il nostro Belmont deve vedersela con una potente creatura, il Dimenticato, che ha rotto le catene del suo esilio e chiede vendetta! Nulla di trascendentale ma visto che è tutto compreso si lascia giocare.

MECCANICHE DI GIOCO

I ragazzacci spagnoli della MercurySteam hanno ben pensato di seguire il modello tracciato da God of War: vasto repertorio di mosse e possibilità di combinarle in stilosi attacchi devastanti, presenza di QTE (Quick Time Events o “spaccabottoni”), poteri mistici (leggi magie) per facilitarci gli scontri più agguerriti, possibilità di potenziare armi e abilità o comprare mosse e combo sempre più deflagranti, o ancora oggetti grazie ai quali aprirsi vie prime negate, diverse sezioni rompicapo e di scalata degli ambienti e scontri con gargantueschi boss di fine livello (alcuni molto simili ai titani di Shadow of the Colossus).

Insomma un solido videogioco d’azione con tanta carne al fuoco cotta al punto giusto!

COMPARTO TECNICO E SONORO

Le novità più ghiotte sono un framerate più stabile e alto (dai 60 FPS in su), effetti di luce migliorati e risoluzioni più elevate.

Per il resto è il caro vecchio Castlevania del 2010 che tra scorci mozzafiato di ambienti, naturali e selvaggi, e interni gotici, cupi, nel quale si respira malvagità, si colora di epicità grazie ad una direzione artistica e una colonna sonora epiche.

COMMENTO FINALE

Una delle migliori rinascite videoludiche di queste ultime generazioni, un caposaldo del fantastico orrifico in pixel. Il seguito Castlevania Mirror of Fate è piacevole così come Castlevania Lords of Shadow 2, nonostante alcune meccaniche estranee e alienanti (tutte le sezioni furtive), ma una volta superate vi divertirà come il primo titolo.

Lo so però che molti di voi ancora bramano un titolo “vecchio stile”: per gli amanti di Super Castlevania IV consiglio Odallus the Dark Call che sotto la sua grafica nostalgica nasconde ore di divertimento; per chi invece non riesce ad abbandonare Castlevania Symphony of the Night c’è l’imbarazzo della scelta tra Hollow Knight (artisticamente e meccanicamente sublime), Guacamelee (caciarone e difficile ed esotico), Dust an Elysian Tale (immediato e con una componente artistica di rilievo), e Bloodstained: Ritual of the Night (sorprendente).

Se cercate invece un’avventura in 3D ma con scenari più mediterranei o semplicemente più solari consiglio la serie di Prince of Persia.

Se invece cercate qualcosa di più tamarro ma sempre gotico medievaleggiante in 3D consiglio Dante’s Inferno.

Andando indietro nel tempo invece posso citare solo Rune: Classic che ancora oggi diverte, nonostante alcune meccaniche siano invecchiate male e rovinino un po’ l’esperienza di gioco.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: