“Come poteva quella plebaglia sapere qualcosa sui riti dedicati a Slaanesh, il vero Dio del Dolore e del Piacere? Raccolse la statuetta che teneva accanto al letto e si mise a studiarla. La scultura di giada era praticamente perfetta, e mostrava una figura ermafrodita nuda, a eccezione di un mantello tenuto aperto per mostrare l’unico seno. Con un braccio rivolgeva all’osservatore un cenno seducente e sul suo splendido viso c’era un lieve sorriso lascivo o forse di disprezzo. Wolfgang continuò a fissare la statuetta quasi con amore. Che ne sanno quei pezzenti di come si adora un vero dio?“
“Trollslayer” – William King (1999)