Recensioni: “La luna e l’Eden” di Laura Silvestri

Dettagli

Titolo: “La Luna e l’Eden”

Autore: Laura Silvestri, raccolta curata da Alberto Panicucci

Illustratore: Valeria De Caterini

Editore: Acheron Books in collaborazione con l’Associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare

Collana:Memorie dal Futuro

Pagine: 136

Prezzo: Euro 10,00 a volume, ebook: Euro 3,99

 

Sinossi

L’Associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare ha dedicato a Laura Silvestri, scrittrice pluri-premiata del Trofeo RiLL, una raccolta personale che aiuta a far conoscere un’autrice capace ed estremamente produttiva. Vi sono nove racconti (dieci contando la ghost track… forse però non avrei dovuto scriverlo!) tra loro diversi, che spaziano dal drammatico al comico, dal fantasy alla fantascienza, e che compongono un’antologia varia e originale. Ogni racconto ha una sperimentazione ben riuscita. L’introduzione di Giorgia Cappelletti e l’intervista di Albero Panicucci all’autrice a fine libro sono letture anch’esse interessanti, utili a comprendere motivazioni, tecnica e “trainig” dell’autrice.  

 

Commento

Personalmente ritengo il racconto la forma di scrittura d’intrattenimento più efficace, soprattutto per quei lettori la cui curiosità li spinge a ricercare mondi sempre nuovi. Le raccolte di autori italiani che ho letto negli ultimi anni (purtroppo quasi sempre ignorate dal grande pubblico) hanno mantenuto un alto livello qualitativo, e da questo punto di vista le pubblicazioni dell’Associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare sono una certezza: a mio avviso tutte le raccolte della serie Mondi Incantati, che racchiudono i racconti premiati al Trofeo e altri d’autori esteri partecipanti a iniziative gemellate, andrebbero lette da tutti. Allo stesso modo, le antologie personali di RiLL meritano la lettura e la massima attenzione del pubblico, perché mettono in mostra in anticipo quelli che potrebbero diventare gli autori famosi di domani. Certo, di lavoro da fare ne avranno ancora, ma il talento è indubbio.

Giusto due parole su Laura Silvestri: romana e ingegnere gestionale è stata premiata in diversi concorsi letterari e ha pubblicato numerosi racconti su riviste e antologie. È anche autrice dei romanzi fantasy Nel nome della Dea (ed. Giovane Holden, 2015) e Jingu – La Leggenda di un’Imperatrice (Watson Edizioni, 2019).

La prima cosa da dire su La Luna e l’Eden è che su dieci dei racconti contenuti ben sette sono stati vincitori o comunque premiati nel Trofeo RiLL o nel Concorso Sfida di RiLL. Questa è la prima informazione utile per chi vuole essere sicuro della qualità di cosa andrà a leggere. Devo però ammettere che gli altri tre racconti sono quelli che mi hanno colpita di più (ma forse anche perché già conoscevo gli altri). La varietà dei testi sorprende e cattura: il lettore, come sempre accade nelle antologie personali di RiLL, ha a sua disposizione tanti assaggi di quello che la Silvestri può offrire. Sono due i principali aspetti che accomunano i racconti: si tratta di storie principalmente “al femminile”, con protagoniste quasi esclusivamente donne; non ci sono storie semplici e lineari dal finale scontato, anzi assistiamo spesso alla trasposizione in un contesto fantastico o fantascientifico di ingiustizie sociali, problemi di salute fisica o mentale, sconfitte e perdite affettive. Il risultato è quello di avere una raccolta estremamente attuale, aspetto che gradisco molto, che, attraverso la sospensione d’incredulità che il fantasy e il weird naturalmente garantiscono, fa confrontare il lettore con temi e problematiche morali. Senza spoiler, due parole per ogni racconto:

La pescatrice di perle (racconto vincitore del concorso SFIDA 2019): ambientata nell’antico Giappone, la storia parla d’emarginazione, amore e demoni.

Mila: un futuro distopico dove tutto è in vendita.

Chiari di luna e male parole (racconto terzo classificato al XXVI Trofeo RiLL, 2020): una storia grottesca di legittime aspirazioni stregonesche, impegno e coraggio nell’iniziativa individuale.

Oltre la valle (racconto vincitore del concorso SFIDA 2018): un altro futuro distopico, che ci mostra un possibile esito d’una eventuale deriva d’un fenomeno molto attuale;

La terra non dimentica: un interessante incontro tra fantascienza e fantasy, che risulta in un ottimo weird.

Leucosya (racconto vincitore del XXV Trofeo RiLL, 2019): un pezzo di fantascienza trascinante e toccante, tra i migliori della raccolta.

A casa del Diavolo (racconto quarto classificato al XXIII Trofeo RiLL, 2017): divertente e grottesca, è la storia d’un’amicizia strana ma sincera.

Chi c’è dietro di te? (racconto vincitore del concorso SFIDA 2020): il pezzo più weird della raccolta, che parla di aspirazioni fanciullesche e pericoli della crescita.

Le lunghe ombre dell’Eden: un pezzo toccante e coinvolgente che parla di diversità.

E, infine, la ghost track, una sorpresa di cui non dico altro se non che si tratta d’un racconto comico che ha dimostrato il suo valore in una recente edizione del Trofeo, e che mi ha divertito anche rileggendolo.

Da un punto di vista tecnico all’autrice va sicuramente riconosciuta la capacità di sapersi ben adattare ad ogni diverso sotto-genere affrontato: cambia il registro, ma il lettore riesce sempre a calarsi nei personaggi vivendone aspirazioni, sentimenti e anche drammi, mentre nei racconti umoristici non si può non sorridere ad ogni parola.Se volessimo, con un minimo di pedanteria, cercare necessariamente un motivo d’appunto si potrebbe dire che la scelta stilistica in alcuni racconti (due in particolare), certamente consapevole, di non fornire le descrizioni di dettaglio dei protagonisti può risultare spiazzante: apprendere solo in un secondo tempo che un determinato personaggio già immaginato dal lettore ha caratteristiche fisiche evidenti interrompe la sospensione d’incredulità, anche se solo per un istante. Certamente tali caratteristiche sono secondarie, e la scelta dell’autrice questo sta a significare, ma ciò non toglie che il lettore possa saltare dalla sedia prima di comprenderlo. Ad ogni modo, si tratta d’un aspetto secondario, che non danneggia l’originalità delle storie.  

In conclusione, abbiamo un’antologia che ben ci presenta Laura Silvestri e che credo non possa far altro che spingere i lettori a volerne conoscere tutte le opere, tra cui i suoi romanzi. Ne consiglio la lettura in ogni sua parte, compresa l’introduzione di Giorgia Cappelletti, altra autrice premiata Rill, e l’intervista finale di Aberto Panicucci, che ci mette di fronte Laura: è a mio avviso una fortuna poter leggere dei racconti potendo avere poi un qualche tipo di confronto immediato con il loro autore.

 

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