Dettagli
Titolo: Sacramento di Sangue
Autore: Andrea Gualchierotti
Anno di Pubblicazione: 2021
Editore: Delos Digital
Collana: Heroic Fantasy [#38]
Pagine: 46
Sinossi
Ha combattuto e ha ucciso. Si è umiliato e ha tradito. Lungo la strada per riprendere e tenere il trono di Valacchia, Vlad Draculesti, il voivoda dallo stemma di Drago, non ha esitato a versare sia il sangue dei secolari nemici turchi che il suo. Ma non è stato sufficiente.
Circondato da pretendenti dichiarati e boiardi ambiziosi, il principe dei Carpazi vacilla come una preda assalita dai lupi: non può fidarsi di nessuno. Così, quando la mano assassina di un traditore lo raggiunge persino all’interno delle sue stesse mura, Vlad comprende come l’unica via per ottenere il potere supremo sia lasciarsi marchiare dal sigillo dell’inferno. Una donna dagli occhi di demone sarà la sua guida ai misteri della non morte, una prigioniera nei cui occhi brillano fuochi antichi come i deserti dell’Asia.
Ambientato nei travagliati Balcani del XV secolo, dove Turchi, Valacchi e Ungheresi si spartiscono terre perennemente funestate dalla guerra, Sacramento di sangue ricostruisce l’ultimo atto della vita storica del voivoda Vlad, accompagnando il lettore oltre la soglia tenebrosa dove nasce il mito immortale del vampiro, tra atmosfere gotiche e orrori che giungono dalle grandi steppe.
Commento
La Valacchia, nel XV secolo, è un Principato in piena crisi e nessuno meglio di Vlad Drăculești ne è consapevole. Il Voivoda, caduto nelle mani dell’Impero Ottomano, è tornato per riaffermare il proprio potere ma la sua posizione rimane comunque precaria: il Sultano turco minaccia l’Europa minando i confini del paese, gli alleati ungheresi sono inesistenti e per difendere le proprie frontiere Vlad è costretto a reclutare mercenari stranieri. Come se non bastasse, il Voivoda deve guardarsi le spalle da vassalli pronti al tradimento. Quando ogni via sembra condurre inesorabilmente alla disfatta, un’opportunità bussa alle porte di Vlad.
Qual è il prezzo della rivalsa nei confronti del mondo?
Intrigo, introspezione, orrore sovrannaturale.
Sono queste le coordinate dell’ultimo lavoro di Andrea Gualchierotti, autore che seguo ormai da qualche anno. Sacramento di Sangue è un racconto lungo che trasporta il lettore a Târgoviște alla scoperta di Vlad III fra storia e mito.
Ci troviamo nel solco di una fortunata tradizione letteraria [1].
Personaggio suggestivo, noto per aver ispirato il personaggio di Dracula nell’omonimo romanzo di Bram Stoker, Vlad Țepeș è il vampiro per antonomasia. In realtà, la celeberrima apparizione letteraria del Principe della Notte ha numerosi precedenti, a partire dal Lord Ruthven di J.W. Polidori che precede di oltre mezzo secolo l’opera di Bram Stoker.
L’Ottocento è l’epoca d’oro che proietta il vampiro nell’immaginario collettivo.
Gogol’, Goethe, Dumas, Gautier, Hoffmann, Merimee, Nodier, Maupassant. Il tema richiama le penne più illustri dell’epoca e offre una ricchezza di spunti: superstizioni popolari, una vasta documentazione dei secoli precedenti attestanti casi di vampirismo in tutta Europa e una simbologia che si rifà alle tradizioni manistiche del mondo antico. Dracula realizza la più compiuta espressione di questi elementi al punto che nessun autore di rilievo posteriore a Bram Stoker sembra voler sfidare il paradigma imposto dallo scrittore irlandese. In effetti, dopo Dracula, la narrativa di genere vampiresco prolifera seppur, su larghi fronti, semplicemente alimentando l’eredità stokeriana. Di contro, invece, si assiste a sperimentazioni narrative che esplorano il genere da angolazioni inedite.
Il dibattito sul mito del vampiro è più che mai aperto.
È possibile, al giorno d’oggi, narrare una storia in grado di affrancarsi dalla tradizione?
Già dalla lettura del doppio prologo ci accorgiamo che Sacramento di Sangue è un lavoro che evita la trappola dell’inflazione letteraria. L’autore adotta una prospettiva storica che rilascia gradualmente l’elemento fantastico – e oscuro – della narrazione: con i suoi «castelli severi» e le «cittadine con i tetti appuntiti», la Valacchia che fa da sfondo alla vicenda è ricostruita con minuzia e diventa chiave interpretativa per apprezzare il senso di cambiamento trasmesso dalla storia.
Vlad è esponente di una nobiltà di antico retaggio che deve scendere a patti con gente spregiudicata, come il mercenario veneziano Diodati, pur di contenere la minaccia dell’Impero Ottomano. Attraverso la Valacchia del Voivoda è l’intera Europa Occidentale che entra in rotta di collisione con il vicino Oriente tardoantico, tanto ignoto quanto minaccioso: «[Vlad] udiva sillabe sparse trascinarsi nella lingua infame dei turchi, e sapeva che chiamavano il suo nome, mischiandosi al richiamo tradizionale in arabo dei muezzin, ossessionante nel proclamare la grandezza del dio venuto dalle sabbie.»
All’interno di questo cambiamento ne troviamo un altro, più circoscritto e intimo.
È il dramma di Vlad che, attraverso i propri pensieri, mette il lettore al corrente di un destino segnato. La Valacchia ha attraversato il punto di non ritorno e sembra irrimediabilmente compromessa, il potere ha perso quasi del tutto il proprio significato. Che valore ha il lignaggio? Bisogna soccombere agli eventi? Giammai. La corte del Voivoda diventa lo spazio scenico di una tragedia greca, di un dramma scandito dalla profondità della scelta individuale.
«Attendili nella cripta, lì dove riposano gli antichi principi guerrieri che hanno eretto Târgoviște.»
Sacramento di Sangue – A. Gualchierotti
Assillato dai propri tormenti, Vlad viene lusingato da Azadeh, una ragazza catturata come schiava durante una sortita di guerra. Azadeh rappresenta un personaggio-chiave della vicenda. In lei ritroviamo il latore della sapienza occulta, la sintesi sacrilega fra est e ovest: «Si riusciva a leggere nelle proporzioni del suo ovale un intreccio ignoto di sangue orientale; persiano forse, sebbene qualcosa nella curvatura degli occhi richiamasse addirittura le lontani stirpi mongole.» Sulla scorta dei consigli di questo personaggio ‘incongruo’, simile a un oscuro Virgilio, Vlad vivrà la propria epifania e spezzerà i sigilli che chiudono la via oscura.
Sacramento di Sangue è un racconto ben congegnato, in grado di coinvolgere il lettore grazie allo sposalizio di un’ottima ambientazione con l’interiorità tumultuosa del protagonista. È la conferma positiva di un autore in grado di declinare la Storia secondo paradigmi personali del tutto originali.
Dramma, guerra e una punta di perversione.
Ci vuole più coraggio ad affrontare l’ignoto sovrannaturale o ad abbandonare la propria intera esistenza?
Consigli di Lettura
A chi lo consiglio: a chi cerca un libro dai toni gotici, in grado di regalare una prospettiva inedita sui Balcani del XV secolo.
A chi lo sconsiglio: a chi cerca una storia orientata all’azione, Sacramento di Sangue è una bottiglia di buon vino che va apprezzata nelle sue sfumature.
Storie sullo stesso tema: Dalla Valacchia all’universo fantasy di Warhammer. L’Eredità di Steven Savile, per seguire l’ascesa di un altro Vlad.
Storie dello stesso autore: l’antologia Byzanthium, in collaborazione con Lorenzo Camerini.
Multimedia: avete terminato la lettura tutta d’un fiato? Perché non recuperare un vecchio cult cinematografico come Dracula di Bram Stoker di F.F. Coppola? Se amate la musica, invece, vi consiglio l’ascolto del brano Dracula della band heavy metal Iced Earth.
Note
[1] Per una panoramica letteraria sul tema del vampiro si rimanda al saggio Il Vampiro di G.Pilo, S.Fusco nell’antologia tematica Storie di Vampiri, Newton Compton (2005).
L’immagine dell’intestazione è un’illustrazione (dettaglio) realizzata da Silvia Perosino per Sacramento di Sangue.
