Recensioni: “Howard Phillips Lovecraft – Richard Upton Pickman, Diari e Lettere” di Christian Sartirana

Dettagli

Titolo: Howard Phillips Lovecraft – Richard Upton Pickman, Diari e Lettere

Autore: Christian Sartirana, con saggi critici di Christian Lamberti e Miranda Gurzo e arricchito dal racconto “Il modello di Pickman” di H.P. Lovecraft in una nuova traduzione di Caterina Santochirico

Illustratore: 12 illustrazioni di Matteo Bocci e 10 di Christian Sartirana, grafica curata da Christian Sartirana e Francesca Zanotto

Editore: Blackhouse per testo cartaceo, Vizi Editore per audiolibro

Pagine: 284 pagine

Prezzo: Euro 18,00

 

Sinossi

Il racconto di H.P. Lovecraft “Il modello di Pickman”, presente nel volume in una traduzione aggiornata, ha ispirato Christian Sartirana che, anche grazie all’aiuto delle belle ed evocative illustrazioni di Matteo Bocci, ci regala una ricostruzione originale degli ultimi giorni di vita tra i comuni mortali del giovane pittore Richard Upton Pickman. Con uno stile che fa realmente rivivere la penna del maestro H.P.L. e una pubblicazione estremamente curata, il lettore ha tutto ciò che gli occorre per essere trasportato negli anni ’20 del ‘900, tra Salem e Boston, e i misteri del mondo sotterraneo. Pur non potendo contare su illustrazioni e grafica, anche l’audiolibro, grazie alla voce del lettore e alla cura degli effetti, regala sempre la giusta atmosfera.

 

Commento

Ho avuto modo di apprezzare quanta passione e quanto impegno ha messo Sartirana in questa pubblicazione, e se è lo studio, oltra alla capacità di scrivere, a distinguere i veri autori dalla massa, in questo caso posso dire che siamo al limite dell’unicità: tanta dedizione ad un’opera è rara, e va sicuramente oltre la semplice ricerca di un ritorno positivo da parte del mercato. Christian e la sua squadra, perché i contributi sono molteplici, hanno fatto un ottimo lavoro, e sono felicissimo di aver avuto una piccola parte anche io, con qualche consiglio un po’ da fanatico del Solitario di Providence.

Il libro è pensato per dare a qualsiasi lettore un’esperienza pienamente immersiva, affiancando ad un testo già di suo perfettamente funzionale e tondo, che mi ha dato realmente la sensazione di tornare a leggere H.P.L., grafica e immagini che riportano agli anni ’20 del ‘900. Questa è stata a mio parere un’ottima trovata perché, nonostante le sovrabbondanti pubblicazioni ispirate all’opera di H.P.L., molto spesso le stesse mirano solo a vivere di rendita approfittando dell’assenza di un copyright e puntando sui già appassionati, mentre in questo caso si vede non solo un valore aggiunto pienamente rispettoso dell’originale, ma si cerca di parlare anche a chi l’originale non lo conosce affatto e non ha idea neppure della specificità dell’ambientazione, con la tecnologia e le convinzioni di allora. “Richard Upton Pickman, Diari e Lettere” non scimmiotta né ripropone, non aggiorna e certamente non rivisita: approfondisce. Ovviamente è lo stesso protagonista a renderlo possibile: pur non avendo il peso di altri nella creazione lovecraftiana, il suo destino ha affascinato già tantissimi lettori ed ha ancora oggi un grande potenziale.


Scendendo più nella trama sempre cercando di evitare odiosi spoiler, troviamo un giovane Pickman che, ansioso d’impegnarsi nel suo lavoro di pittore, abbandona la città natia di Salem per recarsi a Boston. A Boston pensa di liberarsi del suo passato familiare e della stessa nomea che ha la sua famiglia nella città natia. I suoi lavori hanno successo e incontra o ha contatti con altri personaggi (anche reali, ma dico altro) del mondo di Lovecraft, ma gli orrori del mondo sotterraneo brulicano ovunque ed è difficile sfuggire al proprio destino. Abbiamo sì qualche cliché, ma del resto il destino di Richard Upton è noto: quello che mancava e su cui si concentra l’opera è il come si sono susseguiti gli eventi.

Guardando allo stile, come già detto, il gotico orrifico di Sartirana riesce perfettamente a restituire le tinte e le atmosfere lovecraftiane. La psicologia dei personaggi, sia del protagonista che dei secondari, è resa altrettanto bene. L’uso della prima persona in questo aiuta, ma la chiave sta sempre nel non scritto che dà la spiegazione del comportamento dei terzi.

E poi c’è tutto quanto circonda il testo, che vuole dare al lettore un’esperienza ricca, quasi sontuosa, che penso di poter descrivere bene dicendo che pare di avere in mano più una monografia sul personaggio di Pickman che dei racconti illustrati. Oltre alle belle immagini di Matteo Bocci, ottime per rendere ambientazione e atmosfera, abbiamo il saggio di Christian Lamberti in apertura che perfettamente introduce i temi del valore dell’orrore nella creazione artistica e dell’artista maledetto, e in chiusura Miranda Gurzo analizza il racconto de “Il modello di Pickman”, che subito segue in una nuova traduzione. Pickman, l’artista maledetto che vorrebbe opporsi al suo destino ma non può riuscire, con il suo fascino ha meritato il lavoro di tanti e ha portato a un’opera veramente curata.

La forza del testo, unita alla voce e agli effetti, fanno sì che anche l’audiolibro abbia un’ottima riuscita, anche se penso che molti di quelli che lo apprezzeranno non riusciranno a non comprare anche la versione cartacea.

In conclusione abbiamo sì un lavoro che non deluderà gli appassionati, che non lo dovrebbero assolutamente perdere, ma che può a mio avviso essere anche un valido strumento per far conoscere l’opera di H.P. Lovecraft a chi non la conosce, perché le numerose raccolte di racconti del Maestro oggi disponibili hanno tutte, necessariamente, il difetto di risultare dispersive. “Richard Upton Pickman, Diari e Lettere”, sfruttando appieno il potenziale del personaggio, riesce infatti a dare una chiara visione della profondità del lavoro di H.P.L. e credo non ci sia modo migliore per far comprendere il perché sia stato così incisivo.

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