Recensioni:”Fisto il barbaro” di Fabio Larcher

Dettagli

Titolo: “Fisto il barbaro”

Autore: Fabio Larcher

Collana: Innsmouth

Editore: Kraken

Pagine: 136

Prezzo: 10,40 euro

 

Commento

Difficilissima la via del romanzo eroicomico. Complicata, a cominciare dalla scelta del pubblico cui si rivolge.
Chi si diverte, oggi, a leggere qualcosa le cui radici letterarie risalgono addirittura al Seicento, a lavori come La Secchia Rapita?
Se è vero che non mancano epigoni contemporanei di un certo spirito cavalleresco trasmutato in allegra e godereccia sbruffoneria, e anche vero che il sentiero che conduce a realizzare una sintesi equilibrata tra ridicolo e appassionante, tra bislacco e arguto, è ben stretto, e solo masnadieri intrepidi e un bel po’ incoscienti, tanto tra i personaggi quanto fra gli autori, riescono a percorrerlo fino alla fine.
La storia di Fisto il barbaro rientra nel novero.


Ma chiariamolo subito: con i suoi ammiccamenti cialtroni al Conan cinematografico e letterario, con i suoi rutti e la sua morale da avventuriero di periferia, Fisto è tutto sommato uno specchietto per le allodole, il sistema semplice ed efficace per introdurre i lettori alle strade brumose di Castel Mella, cittadina di provincia ai confini dell’improbabile, dove i veri protagonisti sono spacconi da bar, scemi del villaggio, commesse un filo allegre e personaggi che si potrebbero trovare in fila alla posta o davanti l’edicola. Se non fosse che, a Castel Mella, la magia funziona, alla faccia dei “fighetti” su cui rovescia il suo sarcasmo il mago Fabio, vero cardine della vicenda. Egli finge solo di accompagnare Fisto in una assurda quest casalinga, ma in realtà conosce vita, morte e soprattutto miracoli di Castel Mella, comprese non poche miserie…Che però tracimano spesso e volentieri nella burla, di quelle un po’ sconce di cui si ride ad alta voce a fine serata, quando si è tutti un po’ alticci e qualcuno inizia ad allungare un po’ le mani, per schiaffi o intenti più allegri decidetelo voi.
Il bello di questa uscita di Kraken edizioni, insomma, sta proprio qui: le avventure di Fisto e compari sono davvero a portate di mano. Non c’è bisogno di un mondo immaginario, di una ucronia, e neanche di grandi doti d’inventiva, basta iniziare a rinominare le cose della vita con parole nuove, ma non per questo meno vere, ad onta dei “fighetti” che invece ne inventano di continuo allo scopo di occultarlo, il vero.


Occhio, dunque: non avvicinatevi a Fisto se non avete le spalle larghe, bocca buona e voglia di divertivi. Qui l’heroic fantasy serve per essere citato e spalmato come grasso su cui far scivolare via ogni patina di formalità, non altro. Idem per folklore, spruzzatine esoteriche, commedia dell’arte, aneddoti personali dell’autore e ogni altra cosa posso venirvi in mente. Vale tutto, e vale niente, perché l’unica regola è divertirsi. E tranquilli: se il dialetto di Castel Mella non vi è familiare, ci penserà un ampio glossario di imprecazioni e mezze bestemmie a farvelo capire!

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: