Dettagli
Titolo: “Educazione Thanatolica”
Autore: Lorenzo Davia
Editore: Delos Digital
Genere: fantasy
Pagine: 63
Prezzo: 2,99 Euro
Data d’uscita: marzo 2022
Sinossi
Educazione: avere ideali e una solida preparazione. Ma se fosse falsa? se chi credi amica ti volesse morta? Tra necromanti, becchininja e le Sette Sette Segrete, le avventure travolgenti ed esilaranti di Suor Cimiteresa e della non-viva Cadaverica.
Dopo anni di catechismo e addestramento al combattimento, la giovane Suor Cimiteresa viene mandata tra i cimiteri di Thanatolia per compiere la più sacra missione del suo Ordine: uccidere l’immorale e morta-vivente Cadaverica. Ma dopo aver raggiunto la sua preda, Cimiteresa scopre che entrambe sono solo pedine in un piano diabolico messo in atto dalle Sette Sette Segrete con Scopi Sacrileghi. Dal Teatro dell’Opera di Tijaratur alle rovine di Urnekloster, Cimiteresa e Cadaverica devono imparare a combattere assieme e fidarsi l’una dell’altra per evitare che il mondo divenga preda della Necromadre.
Commento
Thanatolia!
Chi, almeno una volta, non ha messo piede sulle sue sponde cineree, dove gli scogli sono cumuli di lapidi, e le onde maree di lacrime? Dove i morti non riposano e i vivi riposano anche troppo presto?
Non so voi, ma nel tempo credo di aver letto una cospicua parte delle vicende ambientate nel continente catacombale partorito dalle menti della necromantica coppia Davia-Forlani.
Ecco quindi che a differenza forse di altri, leggendo Educazione Thanatolica ho provato la rassicurante sensazione di tornare a baloccarmi con tutti i paraphernalia dell’ambientazione. E se, com’è ovvio in questa sede, dovessi dirvi com’è la storia, beh – al netto di odiose anticipazioni che non farò – sappiate che vi troverete abbondanti dosi di citazionismo, umorismo nero, magia di medesimo colore e una scrittura veloce e tagliente, quasi quanto gli artigli degli inquieti defunti che si agitano sotto le zolle bigie di Thanathlia.
Tutto qua?
Per certi versi, sì. Se vi pare poca la vitalità – sic!- dimostrata da una ambientazione del genere, lontana nel suo intimo da certe visioni “illuministe” del Fantastico, per le quali parlare di negromanzia, magia in generale e basarci un intero universo condiviso, è quanto meno demodè nel senso più deteriore.
C’è da dire però come le avventure di Suor Cimiteresa, la cui Sacra Missione comporta lo scontro con i piani delle funeste Sette Sette Segrete, sia da intendersi più come spericolato pastiche di visioni che con l’heroic fantasy hanno poco a che spartire. Certo: il clichè dell’iniziata chiamata alla suprema prova, e del viaggio conseguente, può ingannare. Ma in realtà in E T, a partire dal titolo, ritroviamo soprattutto il gusto per il grottesco, per l’ammiccamento cinematografico, per il gioco di parole straniante. La vicenda, tutto sommato, è un pretesto, e potremmo quasi leggerla al contrario, o in forma metatestuale, al netto dei colpi di scena che pure contiene. Di più: indipendentemente anche dal suo contesto. Se vedessimo Suor Cimiteresa o il suo Doppelgänger Cadaverica fare quel che fanno – uccidere, soprattutto – in una pericolosa gigalopoli cyberpunk, non ravviseremmo stonature. Il meccanismo funziona, inutile dirlo, perché il lavoro è di quelli scritti bene.
Preso dunque in sé, Educazione Thanatolica è un romanzo (breve) che si può consigliare spassionatamente a chi cerca non solo un fantasy, ma l’ibridazione. Più che di generi, di gusto.
Tuttavia, per chi come il sottoscritto a Thanatolia ha già fatto più di u viaggio, resta in bocca e nel naso non solo tanfo di incenso marcio e sapore di decomposizione, ma anche la sensazione che ancora il grande concept da cui tutto questo è nato, attenda “uno suo redentore”.
Perchè sì, nonostante tutto, siamo di fronte ad uno scenario che chiede, domanda quasi platealmente, una grande storia classica. La “Grande Avventura” con le iniziali maiuscole, che dia un senso compiuto al continente non morto, e che i vari racconti, sparsi qua e là in antologie a firma varia, ancora non hanno saputo regalarci, nonostante le famigerate prodezze di Malqvist.
Il fatto che Educazione Thanataolica sia così divertente, in definitiva, non fa che accendere il desiderio di vedere, in controluce, la sua magniloquente ombra di stampo epico.