“Io sono il dio Khepri e le mie membra avranno un’esistenza imperitura. Io non decadrò, io non marcirò, io non mi putrefarò, io non mi tramuterò in vermi e io non vedrò la corruzione davanti all’occhio del dio Shu. Io avrò il mio essere; io avrò il mio essere; io vivrò; io vivrò […]”
Il libro egiziano dei morti – 1550 a.C.