Forse non conoscete ancora la trilogia di romanzi “Dossier Cthulhu” di James Lovegrove, che costituisce un avvincente mash up delle indagini di Sherlock Holmes scritte da Sir Arthur Conan Doyle e degli orrori del Ciclo di Cthulhu concepiti da Howard Phillips Lovecraft.
La trilogia è stata pubblicata nei numeri della collana Giallo Mondadori n. 77 “Sherlock Holmes e le ombre di Shadwell”; n. 82 “Sherlock Holmes e gli orrori del Miskatonic”; n.87 “Sherlock Holmes e i diavoli marini del Sussex”. A quanto pare esistono dei progetti in corso per un quarto episodio slegato dalla trilogia ma ambientato nello stesso mondo.
I romanzi vengono presentati come i resoconti di un anziano dottor Watson che nel 1928, per alleggerirsi la coscienza, decide di svelare la raccapricciante reale natura delle sue avventure con Sherlock Holmes. Tali manoscritti sono stati inviati ad Howard Phillips Lovecraft, corrispondente di Watson in fatto di simili vicende blasfeme, e per una successione di eredità fino a James Lovegrove, che li ha editati e fatti pubblicare, facendoli giungere fino a noi.
In questa versione le avventure canoniche di Sherlock Holmes non sono avvenute come raccontate ai lettori di The Strand, siccome quelle erano pietose bugie di Watson narrate per celare i fatti blasfemi a cui il duo aveva assistito. In questa veste quindi Sherlock Holmes, pragmatico e materialista per eccellenza, è invece un profondo conoscitore delle dinamiche del mondo soprannaturale e si muove, con la propria logica, in un’atmosfera che di logico ha molto poco.
Le storie seguono fedelmente il canone lovecraftiano e persino quello dei prosecutori, tenendo conto ad esempio della rivalità tra Dei Primordiali e Grandi Antichi introdotta da August Derleth, così come citando libri, località e creature introdotte da altri autori. D’altro canto comunque le indagini vengono narrate con lo stile classico delle avventure di Sherlock Holmes, rileggendo molti casi classici del duo in un’ottica blasfema.
Allerta spoiler! Non proseguire se intendi risolvere il caso dei Grandi Antichi senza aiuto!
Sherlock Holmes e le ombre di Shadwell
Il Dottor John Watson è tornato dalla guerra in Afghanistan fortemente avvilito nello spirito, con una profonda ferita riconducibile a un evento innominabile e una misera pensione per sopravvivere.Viene salvato da una aggressione da Sherlock Holmes, un giovane consulente investigativo dall’acume fenomenale.
I due stringono amicizia e Holmes lo informa che a Shadwell sono stati ritrovati morti, scheletrici e con espressione terrorizzata, quattro individui poveri; inoltre sono state avvistate delle misteriose ombre.
Le indagini conducono il duo all’arresto di Stanton, un ex attendente di Watson oppiomane il quale, una volta arrestato, inizia a declamare versi in una lingua non umana e si uccide strappandosi una vena a morsi. Prima di spirare accenna a uomini in cerca di potere alleati dei “Grandi Antichi”.
Holmes scopre che l’oppiomane Stanton frequentava la fumeria di Gong-Fen Shou, autentica eminenza grigia nel traffico d’oppio della capitale. Questi in persona si presenta al 221b di Baker Street e propone a Holmes di seguirlo per avere le risposte al caso.
Holmes accetta e viene condotto a una collina dove il cinese, in possesso del De Vermis Mysteriis, gli somministra una particolare droga. Nel corso della sua ricerca onirica, Holmes incontra il fantasma di un capotribù celta che venne maledetto per avere disatteso i propositi del dio della guerra di Sarnath. Questi gli offre una visione chiara dell’universo che lo porta a scoprire culti blasfemi in ogni angolo del globo dediti a un essere mostruoso a forma di piovra: Cthulhu.
Stando a quanto Holmes apprende, nell’antichità gli Dei Antichi affrontarono i Grandi Antichi, esseri giunti sulla Terra dallo spazio, che vennero banditi o esiliati in vari angoli della Terra o in altre dimensioni.
Holmes vorrebbe credere che si tratti di un’allucinazione, ma Watson rivela che in Afghanistan era stato condotto da un suo commilitone archeologo alla perduta città di Ta’aa. Lì trovarono una statua di Cthulhu e le ossa di creature preumane in parte rettili. Gli uomini lucertola non erano affatto estinti e sterminarono il suo plotone, di cui Watson, seppure ferito, fu l’unico sopravvissuto. Tali creature pronunciavano la stessa formula in lingua preumana di Stanford, che significa “Nella sua dimora a R’lyeh, il morto Cthulhu attende sognando”.
Mentre studiano il cadavere di una quinta vittima morta di fame, un cinese al servizio di Gong-Fen, quest’ultimo si presenta all’obitorio molto agitato, e li invita a seguirlo. Spiega che si sente minacciato da un individuo piuttosto pericoloso che lo ha introdotto al mondo dei Grandi Antichi, e che i morti erano sacrifici per una tremenda entità. Mentre sono in calesse si sentono minacciati da una serie di ombre munite di occhi, e Gong-Fen viene ridotto a uno scheletro. Il duo riesce a mascherare il decesso come suicidio indotto da una droga responsabile anche delle altre cinque morti.
Indagando su una raccolta di libri blasfemi attorno ai Miti di Cthulhu scoprono che uno di essi, il Necronomicon, è stato rubato dal Professor Moriarty. Si recano a conoscerlo e apprendono che lui è il misterioso socio di Gong-Fen adepto dei Grandi Antichi: inoltre possiede doti ipnotiche con le quali si libera di loro.
Holmes non molla la presa e scopre che anche l’ispettore Gregson con cui collabora è scomparso, stessa sorte capitata a suo fratello Mycroft. Holmes e Watson si dirigono alla cattedrale di San Paolo a Shadwell, che è difesa da una serie di zombie, oltre che da uomini serpenti preumani. Moriarty infatti afferma di discendere da tali creature, e le controlla grazie a una corona magica. Il duo viene condotto a una piramide dove il professore folle vuole sacrificarli con gli altri prigionieri al messaggero degli Dei Esterni, Nyarlathotep, per ottenere immortalità e potenza. Holmes però ha iniziato a capire le regole di questo mondo e rovina il rito: il tentacolo dell’oscena entità afferra Moriarty che a sua volta ghermisce Holmes, trascinandoli nella sua pozza. A un certo punto però Moriarty molla la presa, come a dire che si riserva il diritto di sconfiggerlo in un altro incontro…
Holmes libera i suoi amici dagli Uomini Serpente e con loro stringe un patto di collaborazione contro le forze di Grandi Antichi e Dei Esterni che infestano questa Terra.
Una lotta che richiederà altri trent’anni…
Sherlock Holmes e gli orrori del Miskatonic
1895. Sherlock Holmes è tutt’altro che un detective agiato e di successo nella vita reale, siccome lui e il suo compagno si sono dedicati con costanza ad abbattere minacce innominabili e indescrivibili, come il Mastino fantasma legato a un culto di divoratori di cadaveri, o i ghast celati nei sotterranei di Londra. In realtà Holmes – avido consumatore di droghe per resistere alla tensione di quella situazione – vive principalmente dei proventi che giungono dalla vendita dei libri scritti da Watson, versioni spurie delle loro reali avventure.
Watson è vedovo da quando sua moglie Mary è stata uccisa da un byakhee evocato da tre sikh in possesso dell’idolo maledetto di Bokrug, dio di Ib, la città antica i cui abitanti vennero sterminati da quelli di Sarnath: Holmes e Watson si vendicarono trasformandoli in esseri ributtanti come quelli di Ib e poi uccidendoli.
L’ispettore Gregson li informa che al Bedlam Hospital è rinchiuso un uomo sfigurato con una mano sola che parla in r’liehano, la lingua dei Grandi Antichi. Questi ripete costantemente che “non dovrebbe trovarsi qui” indicando se stesso.
Decidono di interpellare Nathaniel Whateley, un docente della Miskatonic University che si trova a Londra. La sua padrona di casa riferisce che si è allontanato in fretta e furia dopo avere ricevuto un misterioso pacco. Sembra essere solito parlare da solo e intrattenere una conversazione con qualcosa chiamato “R’luhlloig”. Nel suo laboratorio inoltre sono conservati una serie di animali pazzeschi.
I due si consultano con Mycroft Holmes e questi lo informa che il Club Dagon, una cerchia del Dyogene Club che indaga su fenomeni paranormali, aveva incontrato il professore. Questi si era recato in un territorio dei nativi americani per catturare uno shoggoth e uno dei suoi, Zachariah Conroy, ovvero l’uomo senza una mano, era stato mutilato dai pellerossa.
Questi viene fatto fuggire in volo dal manicomio da un Magro Notturno al servizio di qualcuno, e una guardia viene uccisa. Holmes allora si rivolge agli Uomini Serpente (gli “Irregolari di Baker Street”) che comanda attraverso la corona triofidia, per trovarlo.
Scoprono quindi che il fuggitivo è stato portato in una palude fuori Londra e che Conroy aveva reso noto alla Miskatonic di avere compiuto in qualche modo un esperimento di scambio delle menti tra esemplari di animali. Nella palude trovano Nathaniel Whateley che comanda il Magro Notturno e che con un espediente li droga.
Watson e Holmes sognando vedono le Terre del Sogno e scoprono che gli Dei Esterni pianificano di impossessarsene servendosi dei Grandi Antichi, guidati dal dio esterno “La mente nascosta” R’luhlloig.
Si risvegliano bloccati con un ghoul nei pressi del corpo di Zachariah Conroy. Leggendo il suo diario scoprono che Conroy e Whateley erano amici e colleghi di università della Miskatonic University e che il primo aveva messo a punto un procedimento che permetteva di spostare la mente di un essere vivente nel corpo di un altro trapiantando il contenuto di una ghiandola cerebrale.
Conroy e Whateley organizzarono una spedizione in barca lungo il fiume Miskatonic per catturare un esemplare di Shoggoth: nel corso del viaggio incontrarono varie mostruosità e Conroy scoprì che Whateley (nipote del Vecchio Whateley de “LOrrore di Dunwich”) era in contatto con R’luhlloig.
Riuscirono a catturare uno Shoggoth ma questi fuggì, non prima di avere ferito gravemente il figlio del capitano del battello e lasciato inebetito un marinaio di colore. Contro la volontà di Conroy, Whateley eseguì l’operazione di trapianto cerebrale per salvare la vita del moribondo, ma questi, impazzito, uccise il padre e tentò di fare lo stesso con i due, venendo abbattuto dagli indiani. I nativi curarono i feriti e li portarono a un forte dove poterono ricevere assistenza (Conroy perse comunque la mano) e per tutto ringraziamento Whateley dette a loro la colpa dei morti.
Dalla lettura del diario il duo apprende che Conroy, per vendicarsi della spregiudicatezza e degli oscuri propositi di Whateley, ha eseguito su di lui l’esperimento di trapianto intercranico assumendo il controllo del suo corpo e relegando l’ex amico nel suo corpo mutilato e sfigurato.
A quel punto è stato sedotto da R’luhlloig che ne ha fatto il suo agente e lo ha invogliato a fare rapire il corpo di Whateley per portare in trappola Sherlock Holmes.
Infatti R’luhlloig, che prende possesso del corpo di Whateley, è in realtà James Moriarty, che dopo essere stato rapito da Nyarlathotep si è nutrito della sua essenza fino a diventare anch’egli un dio esterno. Ora progetta di far esplodere una guerra tra gli Dei Esterni e Grandi Antichi per conquistare tutto il cosmo, e nel frattempo ovviamente uccidere in modo truculento Sherlock Holmes.
Watson e Holmes tuttavia riescono a ribaltare la situazione e a bruciare il corpo di Whateley, non prima che R’luhlloig annunci la sua futura vendetta.
Ma ora Sherlock Holmes è di nuovo carico e pronto ad affrontare i pericoli che si prospettano…
Sherlock Holmes e i Diavoli Marini del Sussex
1904. Uno Sherlock Holmes quasi sessantenne e il suo fido amico Watson si riuniscono per salvare una giovane che il culto dell’Ammasso Pulsante intende sacrificare a una divinità blasfema per ottenere benefici materiali.
Poco dopo Sherlock riceve una telefonata del fratello dal tono terrorizzato e, quando si recano alla sua abitazione, trovano il cadavere di Mycroft. A quanto pare questi si sarebbe gettato dal tetto, ma la cosa inspiegabile è che altri sei membri del Club Diogene che egli frequentava si sarebbero suicidati la stessa notte. Inoltre si tratta di tutti i membri del Club Dagon, la cerchia interna dedita a indagare sui fatti soprannaturali, il che rende evidente che vi sia una mano dietro tutte queste morti.
Indagano nell’ufficio di Mycroft Sherlock e Watson individuano ed eliminano un esemplare di scarabeo fantasma, un insetto in grado di provocare allucinazioni nelle vittime, probabilmente spedito in un pacco che tutti i membri del club hanno ricevuto.
Il mittente dovrebbe essere una spia tedesca di nome Von Bork: stando a Holmes infatti il conflitto fomentato da R’luhlloig tra Dei Esterni e Grandi Antichi si ripercuote in piccola scala sull’umanità, fornendo la scintilla che porterà alla Prima Guerra Mondiale.
Da Von Bork – che si rivela essere un Uomo Serpente – apprendono che l’ordine di uccidere i membri del Club Dagon giunge nientemeno che dall’ambasciatore tedesco, il quale a sua volta è controllato direttamente da R’luhlloig.
Moriarty fa catturare i suoi nemici presenti nell’ambasciata dai suoi Uomini Serpente e li incarica di ucciderli, ma questi vengono salvati dall’ispettore Gregson, che purtroppo cade per i colpi dei mostri. Il duo si rifugia nella fattoria del Sussex di Holmes per riorganizzarsi.
A Norfolk, nel Sussex, si narra di minacciose creature strisciate fuori dagli abissi che si uniscono agli abitanti del luogo per generare membri della propria specie. Il padre della ragazza che il duo ha salvato dalla Confraternita dell’Ammasso Pulsante lo informa che sono scomparse tre donne nello stesso momento, come accadeva oltre un centinaio di anni prima quando gli Abitatori dell’Abisso salivano a riva per trovare compagne con cui generare nuovi eredi.
Holmes e Watson scoprono che in questo caso i diavoli marini sono soldati tedeschi travestiti che attraggono le vittime attraverso una melodia ipnotica prodotta da Erich Zann. Il duo si infiltra nel sottomarino dei diavoli marini ma al suo interno vengono catturati, siccome il rapimento era in realtà un piano ordito da Moriarty per prenderli prigionieri.
Moriarty rivela che la guerra tra gli Dei Esterni e i Grandi Antichi ha visto questi ultimi sconfitti, e rimane da domare soltanto il Grande Cthulhu. Per questo si dirigono verso i resti della città cadavere R’lyeh nell’Oceano Pacifico, dove dimora sognante Cthulhu.
R’hlulloig infatti ha pianificato un attacco astrale degli Dei Esterni contro il Grande Antico, mentre le sue truppe sul posto si occupano di distrarlo con un attacco fisico verso il suo corpo – per così dire – materiale.
Cthulhu sembra essere destinato alla sconfitta, siccome la sua essenza viene attaccata dalle potenze immateriali, ma Holmes convince R’hulloig ad affrontare fisicamente il Grande Antico per gustarsi appieno la vittoria. Moriarty allora si trasforma in un essere gigantesco in grado di cimentarsi in un corpo a corpo con il padrone di R’ylieh. Mentre le due forze danno il meglio di sé Holmes e Watson riescono a scappare dalla sorveglianza e vengono recuperati dall’equipaggio del sommergibile, che si è reso conto della pazzia che guidava il loro comandante.
Mentre si allontanano vedono Cthulhu trionfare e fare a pezzi R’hulloig, con le acque che sommergono l’isola e la fanno sprofondare tra i flutti. Holmes, in realtà, aveva in precedenza stretto un patto con Cthulhu, per supportarsi a vicenda nella lotta contro il comune nemico.
Patto che lascia Sherlock completamente sfibrato nel corpo e nello spirito: grazie alle cure di Watson si riprende ma mai del tutto. Si ritira a vita privata nel Sussex allevando le sue api, ma rimane un uomo segnato nella mente e nel fisico, che qualche anno dopo muore.
Watson racconta che Lovecraft gli ha riferito che R’lyeh è riemersa di nuovo, e che avrebbe provveduto a narrare in forma fittizia le vicende del duo per avvertire il mondo del pericolo. Ormai Watson si sente vecchio e prossimo alla fine, e confida un giorno di poter reincontrare nell’altro mondo l’amico e compagno di grandi battaglie.
James Lovegrove raccoglie ed edita tutta la trilogia dei romanzi di Watson, ma poco prima di finire assiste meravigliato alla persistente frase che appare sul suo monitor <<ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn>>
Viene ritrovato in stato catatonico su una spiaggia, e l’editore decide di pubblicare ugualmente l’opera. Come reagirà il mondo a queste oscure rivelazioni?
Questo articolo mi ricorda che sono fermo al primo libro da un bel po’ (per fortuna ho comunque avuto la prontezza di prendere gli altri due).
Il primo libro non era male, come apocrifo di Sherlock: qualche passaggio non molto funzionale, ma è stata una buona lettura.
Aspetterò da voi delle novità su questo quarto libro del dossier 😉