Illustrare il Fantasy – Intervista a Jacopo Schiavo

Nel panorama di giovani talenti della nostra penisola che si occupano in un modo o nell’altro del mondo del fantasy a 360º, ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con il bravissimo illustratore Jacopo Schiavo. È stata l’occasione per parlare, oltre che di passione e dedizione per il suo lavoro, della sua personale visione in merito all’arte e alla crescita artistica. Ne è nata un’intervista piacevole e stimolante.

Prima di tutto, una breve biografia del nostro ospite.

“Illustratore di Padova, i suoi generi preferiti per quel che riguarda il cinema, i libri, le opere videoludiche e i giochi di ruolo sono il fantasy e il fantascientifico nelle loro molteplici sfaccettature. Lavora principalmente nel mondo editoriale e spesso nel panorama dei giochi di ruolo (alcune case editrici con cui ha collaborato e lavora tuttora sono Serpentarium, Tin Hat Games, Schwalb Ent., Aces Games, Mana Project, Wyrd Edizioni, Monte Cook Games, etc…) libri e Librogame (copertinista per i romanzi di “Batard” editi da Alice Editions; illustratore per The Necronomicon Gamebook edito da Officina Meningi, etc…) e per clienti privati. Recente è la collaborazione con Tiwi Studio per il programma “In Compagnia Del Lupo” condotto da Carlo Lucarelli in onda su Sky Arte.

Dal 2018 è co-fondatore di Wahtari Studio, studio creativo operante nel mondo dell’illustrazione, concept art, fumetto e animazione 2D principalmente per il mondo editoriale, cinematografico e di serie tv. Wahtari Studio ha collaborato con Cairo Editore, Big Jelly Fish, Fabio Guaglione, regista del film “Ride” e “Mine”e presenti rispettivamente su Netflix e Amazon prime video, Hive Division, Need Games, Pendragon, Ram Studio.”

E ora, partiamo con le domande!

AZ: Sei sempre stato appassionato di disegno o l’amore è scoccato all’improvviso? Come hai cominciato?

JS: Da sempre mi piace disegnare, ma la mia passione per l’illustrazione fantasy nasce da ragazzino, quando per la prima volta sbustai le mie prime carte di Magic e sfogliai i manuali di Dungeons & Dragons dei miei amici! Vidi queste immagini fenomenali e da lì fu amore a prima vista! Passarono gli anni e infine, dopo altri percorsi che non riguardavano il disegno, a 26 anni decisi di iniziare la scuola di illustrazione a Padova.

AZ: Quali sono gli artisti che più ti hanno ispirato o che tuttora ammiri? Per quale motivo?

JS: Alcuni degli artisti che più mi hanno ispirato e che tutt’ora ammiro moltissimo sono (non in ordine di importanza!): Brom, R.K. Post, Riccardo Federici, Sergio Toppi, Karl Kopinski, Jesper Ejsing, Adrian Smith, Paul Bonner, Esad Ribic e moltissimi altri. In ognuno di loro ritrovo dei fortissimi punti di interesse e di ispirazione su aspetti come l’utilizzo del disegno e di un tratto molto solido, colorazioni pittoriche estremamente materiche o alternativamente velate e più sfumate e della maestria nella comunicazione delle composizioni.

AZ: Come in tutte le arti ci vuole del tempo per trovare un proprio stile; quale pensi sia la chiave del tuo approccio al disegno, qual è lo spirito alla base dei tuoi lavori?

JS: La ricerca del proprio segno è un percorso che dura veramente tutta la vita e questo ce lo insegnano continuamente i nostri maestri e gli artisti che ammiriamo. Poi per me non è tanto il “come” tecnicamente, ma il “cosa” che ad un certo punto diventa la sfida. Diciamo che non ci penso nemmeno più a come appoggiare la penna sul foglio bensì la mia mente è concentrata su che segni, quali colori e quali elementi disporre nello spazio per rappresentare al meglio quello che ho in testa e quello che voglio far percepire all’osservatore.

AZ: So che sei anche bassista e cantante. Pensi sia utile affiancare alla propria professione artistica anche altre forme espressive?

JS: Ah, questa è una bella domanda! A mio avviso si può trovare un trait d’union tra i vari percorsi artistici che conosciamo, anche se ad esempio ad una prima occhiata la musica e la pittura potrebbero risultare completamente estranee. Il mio percorso musicale che feci un po’ di anni fa mi è servito moltissimo nello studio dell’illustrazione, nella ricerca del mio segno e ancora oggi nella mia crescita artistica. Ogni disciplina creativa, che sia suonata o dipinta o recitata, ti fa capire moltissimo di te stesso in primis, ti educa alla pazienza, al metodo di studio e al modo migliore per sviluppare un linguaggio personale.

AZ: Cos’è, invece, che proprio non sopporti nel tuo lavoro?

JS: La parte di gestione della burocrazia è sicuramente l’aspetto che meno sopporto del mio lavoro! (ride!) Diciamo che tutto quello che è necessario fare e che è al di fuori del lavoro pratico, dalle mail lavorative alla promozione social, è qualcosa che ho sempre percepito come una distrazione ma che ahimé è d’obbligo!

AZ: Ci sono delle illustrazioni o dei progetti di cui vai particolarmente fiero? E perché?

JS: Ci sono lavori che ancora adesso riguardo con orgoglio in effetti, soprattutto legati ai progetti dello studio che ho contribuito a fondare, Wahtari Studio. Insieme a Luca Mazzocco e Giuseppe de Iure abbiamo lavorato a numerose produzioni editoriali e non, e una che ci ha sicuramente dato moltissima soddisfazione è un corto animato realizzato in collaborazione con i ragazzi di Hive Division per un progetto cinematografico che presto verrà presentato ufficialmente. Il lavoro è stato moltissimo, dallo studio dei character all’animazione, musiche etc etc, però penso sia stato il progetto che ci ha fatto più crescere a livello individuale e di teamwork!

AZ: Grazie mille per la chiacchierata, lascio a te l’ultima parola!

JS: Ringrazio moltissimo Hyperborea per avermi ospitato e tutti voi lettori appassionati di fantasy! Un saluto e a presto!

Alcuni link utili per chi volesse scoprire altri lavori del bravo Jacopo:

https://www.instagram.com/jacopo_schiavo_art/
https://www.artstation.com/jacoposchiavoart
https://www.facebook.com/Jacoposchiavoart

Alla prossima!

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