Recensioni: “Oracoli” di Alessandra Leonardi

Dettagli

Titolo: “Oracoli

Autore: Alessandra Leonardi

Editore: NPS

Genere: fantasy mediterraneo

Pagine: 75

Prezzo: 10 Euro

Sinossi

Quattro racconti, quattro epoche remote, quattro popoli che hanno segnato la storia del Mediterraneo, accomunati da un’ossessione: la divinazione, per aprire squarci sul futuro e scoprire il volere degli Dei. I Fenici in Sardegna, gli Etruschi in Toscana, Umbria e Lazio, gli Ellenici in Campania e nel Sud dell’Italia, infine i Romani: sussurri divini nell’acqua e nella pietra, voli di uccelli e viscere degli animali, sacrifici e visioni, oracoli vergati su fogli di papiro e libri con una risposta per ogni domanda. Storia, mito e fantasia sono le basi da cui si dipanano le avventure narrate in “Porpora”, “Il dono dell’aruspice”, “Sibilla” e “I libri fatali”.

Commento

Alessandra Leonardi ci ha regalato una raccolta di racconti inusuali, che traggono origine dal Mediterraneo ed è proprio questa zona geografica la versa protagonista, assieme ai modi di divinazione.

Pubblicato da NPS Edizioni, Oracoli è un libro dalla struttura a cornice particolare, con un inizio e una fine che paiono architettati a incastro, ma andiamo con ordine.

Il primo racconto inizia con una donna e due bambini in fuga dal culto del dio Baal, patrono di Cartagine, mentre l’ultimo si svolge durante il periodo delle Guerre Puniche. I fenici iniziano e chiudono indirettamente il percorso narrativo, mentre Etruschi, Sardi, Elleni e Romani compongono il corpo delle trame.

Veggenti, auguri, visioni dall’acqua e da Apollo stesso, la scrittrice ripercorre l’evoluzione del Mediterraneo, facendo menzioni indirette alla futura cristianizzazione dell’impero. Anche le forme di divinazione hanno una struttura a catena: nella prima storia viene introdotto un augure etrusco e nel secondo racconto quest’ordine di indovini ha un ruolo centrale e così via.

Parlando del primo racconto, è interessante come il tema del sacrificio venga affrontato da varie popolazioni: i fenici non trovano assurdo sacrificare un infante per far prosperare la città, mentre gli antichi sardi preferivano sacrificare i vecchi e i moribondi. Due parallelismi che vengono tollerati in quanto vi era la mentalità “ogni popolo le sue credenze”, oltretutto all’epoca sacrifici umani erano così diffusi da rendere difficile fare la predica al proprio vicino. Qui il protagonista assieme a sua madre hanno doti divinatorie legate all’acqua.

Il secondo racconto invece introduce una forma di divinazione più diretta, diversa dall’interpretazione degli auguri. Vi è quasi un rimando al mito di Cassandra, dove il veggente avverte di sciagure imminenti senza essere ascoltato. Non a caso il protagonista viene incoraggiato a raggiungere l’Oracolo di Delfi in quanto “scuola” più adatta per le sue doti.

La terza storia a differenza delle altre, analizza la condizione femminile dell’epoca, dove le donne istruite e indipendenti non venivano viste di buon occhio e spesso le vie di fuga erano proprio i culti religiosi che garantiva loro sicurezza e potere. La protagonista incontrerà la via delle Sibille, comprendendo come ci siano altre strade per realizzare la propria vita.

L’ultimo racconto è ambientato durante la Seconda Guerra Punica e narra dell’amore impossibile dove il voto di castità alla dea Estia è il primo ostacolo nella coppia. Come ben sappiamo, le sacerdotesse erano obbligate a rimanere vergini fino a trent’anni, pena una morte molto dolorosa. La magia nella storia è presente, ma è qualcosa di misterioso, relegato agli dei e pertanto è uno strumento che va interpretato.

 

Oracoli quindi non è solo una raccolta di racconti, ma la storia di popoli, tecniche di divinazioni e personaggi che percorrono il Mediterraneo. Un low fantasy che appassionerà gli amanti della storia e di coloro che vorrebbero leggere un’ambientazione diversa dal solito medioevo.

articolo di Debora Parisi







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