Samuele: Ciao Ivan, grazie per aver dedicato il tuo tempo ai lettori di Italian Sword & Sorcery e del blog Hyperborea, inizio subito chiedendoti di parlarci un po’ del tuo audio game e come funziona dal punto di vista tecnico, come si “usa”, in parole povere e come è nato il progetto e l’idea. Secondo te il fantasy può essere espresso e raggiungere vette molto alte anche tramite mezzi di comunicazione che non siano quello scritto? Parlo per esempio anche di videogiochi, di opere multimediali e interattive più moderne e nuove rispetto alla forma del romanzo, prendiamo ad esempio la collaborazione tra From Software con George R. R. Martin per il mondo di Elden Ring, o la saga di The Witcher.
Ivan: Buongiorno a Samuele, ai lettori di Italian Sword and Sorcery e del blog Hyperborea. Il Crocevia dei Ladri è un AudioGame per dispositivi Alexa ed Echo, un vero e proprio audiolibro fantasy a scelta multipla e a comandi vocali. L’ascoltatore si troverà immerso in un mondo di furti e inganni, dove solo gli utilizzi oculati di abilità ed equipaggiamento, nonché le scelte più sagge, consentiranno di completare l’avventura. Il Crocevia dei Ladri nasce dall’idea di Claudio Veggiotti, creatore di softwares e skills per Alexa, per mano della penna di Ivan Rocca, scrittore e ristoratore. Ne Il Crocevia dei Ladri l’ascoltatore si calerà nei panni di un ladruncolo di città che decide di derubare una banda di briganti. Per farlo si addentrerà nel loro covo, dove lo attenderanno delle sfide che metteranno a dura prova il suo ingegno, i riflessi e le doti combattive. L’equipaggiamento, gli oggetti dello zaino, le armi e l’utilizzo di una serie di abilità peculiari si affiancheranno alle scelte oculate del giocatore. Il fantasy moderno copre una vasta gamma di opzioni. Per sua definizione il fantasy non ha confini, che sia esso sottoforma di romanzo, gioco da tavolo, videogame o, perché no, AudioGame.
S: Hai notato differenze tra l’editoria in Italia e l’editoria in Inghilterra? Nel campo del genere fantasy?
I: Il Regno Unito è una delle patrie del fantasy. I riti e le usanze pagane si accompagnano a tradizioni e folklore. Ciò fa si che il fantasy non abbia subito il discrimine che ha subito nell’Europa meridionale . Il tutto accompagnato da un’editoria seria, che valuta e risponde, cercando di far crescere i nuovi talenti.
S: Ho letto dal tuo sito un po’ di te e sono molto interessato a farti una domanda in particolare: l’immaginazione è fuga o arricchimento della propria esistenza?
I: Per me l’immaginazione è liberazione. Liberazione dai mille pensieri e mondi che mi vorticano in testa. Ogni volta che vergo su carta una storia essa mi abbandona, facendomi sentire un poco più leggero.
S: Le altre tue opere fantasy sono incentrate su Alexander Moghtis, parlaci un po’ di questo personaggio, mi sembra derivi dall’heroic fantasy, o mi sbaglio?
I: I romanzi che coinvolgono Alexander Moghtis sono per lo più appartenenti ai sottogeneri dark e mistery. Le derivazioni da heroic fantasy giungono dalle letture che mi hanno ispirato. Prima tra tutte la saga di Lupo Solitario di Joe Dever, ma anche Stephen King e Ken Follett. Devo anche molto alle oltre trecento pagine di stesura di avventure di Dungeon & Dragons quando ero master una ventina di anni fa.
S: Opere future e domanda di rito, ti piace lo sword & sorcery, quali sono i tuoi autori che ti hanno influenzato di più di questo genere e i personaggi a cui magari ti sei ispirato o che comunque ti hanno appassionato, Conan, Kane, ecc.?
I: Per quanto riguarda le opere future di derivazione fantasy, oltre al terzo volume della saga di Alexander e al seguito de Il Crocevia dei Ladri sto progettando una saga fantasy basata sull’Italia contemporanea. Ho trovato un ottimo filo conduttore tra numerose leggende locali. Così, oltre che tramandare il fantasy nostrano, si valorizza anche il territorio!