Dettagli
Titolo: “Percussor. I delitti del Reame Pisano“
Autore: Marco Bertoli
Editore: NPS
Genere: ucronia fantasy
Pagine: 214
Prezzo: 14 Euro
Sinossi
Reame Pisano, anno 1637. Trecentocinquanta anni dopo la vittoria di Pisa nella Battaglia della Meloria. Un gruppo di nobili ordisce un complotto per rovesciare Banduccio III della Gherardesca, attuale sovrano ed erede di quell’Ugolino che trasformò l’antica repubblica marinara in un regno. Per metterlo in atto, convocano un potente negromante e incaricano Percussor, il più famoso sicario del reame, di recuperare gli “ingredienti” necessari a lanciare il sortilegio. Spetta al colonnello dei Reali Moschettieri, il prode Manfredi Gambacorti, e al suo fido aiutante, il mago giudiziario Gentilini, risolvere l’intrigo, coadiuvati da una giovane sensitiva e da un sergente delle Guardie di Città. Un appassionante romanzo con cui Marco Bertoli gioca con la Storia, dipingendo un magistrale affresco di una Pisa inedita e magica.
Commento
Si ritorna con un altro libro pubblicato da NPS Edizioni, ovvero “Percussor: I delitti del reame pisano” di Marco Bertoli, un fantasy che potrebbe considerarsi un incrocio tra l’ucronia, il poliziesco, il dark fantasy e una spolveratina di cappa e spada.
Lo scrittore ci trasporta in un’ucronia dove Pisa è diventata una superpotenza del Mediterraneo e la Chiesa ha accettato l’introduzione della magia nella vita quotidiana purché le pratiche siano approvate dalla legge. Quello che era prima temuto diventa quindi parte della vita quotidiana, incrementando la velocità delle scoperte scientifiche e del progresso.
Personaggi storici come Galileo Galilei vengono incastrati in maniera armoniosa nel contesto fantastico, creando un’altra storia interessante e vivace.
La storia gira attorno a dei misteriosi delitti in cui è implicato Percussor, il sicario più famigerato del regno, e una società segreta di nobili dalle intenzioni non proprio sante.
I personaggi sono ben caratterizzati, grazie anche ai vari punti di vista che danno l’occasione di entrare nella psicologia di ognuno di loro e vedere anche, attraverso i loro occhi, questa società pisana ucronica. Non si può non citare il personaggio che dà titolo al romanzo, Percussor, assassino famigerato eppure molto umano. Tormentato dal rimorso per non essere riuscito a salvare la persona che amava, questo antieroe vive una vita al confine tra bene e male, in uno stato quasi dissociato dai propri sentimenti per non soffrire di nuovo.
Abbiamo poi Manfredi e Gentilini, prototipo della coppia investigatore-aiutante, sebbene il mago appaia più attivo nell’indagine rispetto alle spalle in altre storie.
Debrena è un altro personaggio interessante: un’eroina attiva e vivace, può vedere i morti, ma solo coloro che rimangono sulla terra. Questo dono sarà molto utile a Manfredi. Nel mondo di Percussor si intuisce che coloro capaci di comunicare con gli spiriti senza mezzo di rituali siano molto rari.
Marco Bertoli è riuscito a dare una caratterizzazione interessante anche agli antagonisti: sebbene irrimediabili, posseggono emozioni e idee, rendendoli di fatto realistici. Uno in particolare, nonostante sia senza scrupoli, ama la propria figlia ed è interessante vedere come perfino un essere umano riprovevole come lui posso avere una sfaccettatura interessante.
Non mancano scene graficamente violente, soprattutto riguardanti gli omicidi perpetuati da Percussor e i rituali di necromanzia richiesti dall’antagonista principale che comprendono parti del corpo umane e scene degne di un dark fantasy. L’autore ha saputo ricreare un’ambientazione unica, si riesce a percepire tra le pagine la città seicentesca, e lo stile accattivante cattura il lettore fino sull’ultima pagina.Nel complesso un fantasy interessante e originale per il panorama italiano dove ancora si fatica ad emergere con storie fantastiche al di fuori dell’epic fantasy e il genere paranormal romance.
articolo di Debora Parisi