Dettagli
Titolo: “Il Cavaliere Drago“
Autore: Gordon R. Dickson
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Draghi
Genere: fantasy
Pagine: 1056
Prezzo: 35,00 Euro
Sinossi
Jim Eckert e la sua fidanzata Angie Farrell lavorano come assistenti universitari al Riveroak College dell’Università del Minnesota. Jim ha un dottorato in storia medievale, mentre Angie è una dottoranda in letteratura inglese e collabora al laboratorio di psicologia del professor Grottwold, che sta conducendo degli esperimenti sulla proiezione astrale (esperimenti del genere sarebbero più credibili in un circolo esoterico che in un laboratorio universitario, ma tant’è). Durante uno di questi esperimenti, qualcosa va storto e Angie scompare. Per salvare la fidanzata, anche Jim si sottopone all’esperimento e si ritrova nel corpo di un drago di nome Gorbash, pronipote del burbero Smrgol («uno dei draghi meglio caratterizzati nella letteratura recente» (1), a parere di Algis Budrys). Jim e Angie sono stati catapultati in un’Inghilterra medievale alternativa, un mondo fantastico popolato di draghi parlanti, maghi con l’ulcera e orchi in cui gli umani sono chiamati “giorgi” in riferimento alla leggenda di San Giorgio e il drago. Ma Jim scopre ben presto che Angie è stata rapita dalle Potenze delle Tenebre e imprigionata nella Torre Abominevole, sede del Male metafisico. Dopo aver consultato il mago Carolinus, Jim parte alla ricerca dell’amata. Ad affiancarlo nella sua quest ci saranno molti altri compagni di avventure: cavalieri senza macchia e senza paura, lupi parlanti, arcieri gallesi, castellane e fuorilegge alla Robin Hood.
Commento
La serie del Cavaliere Drago è nata dalla novelette St. Dragon and the George, pubblicata sul numero di settembre 1957 del prestigioso The Magazine of Fantasy & Science Fiction, da cui Dickson ha sviluppato l’idea del primo volume della serie, The Dragon and the George, uscito nel 1976 negli Stati Uniti e pubblicato nel 1980 in Italia come trentacinquesimo volume della Fantacollana Nord. Nel 1977 il romanzo ha vinto il Brisith Fantasy Award, mentre nel 1982 è stato adattato nel film d’animazione The Flight of the Dragons della Rankin/Bass. Dal 1990 al 2000 sono seguiti altri otto romanzi della serie, più l’incompiuto The Dragon and the Knight of Gahool nel 2014. Il 4 luglio 2023 è uscito negli Oscar Draghi Mondadori il volume Il Cavaliere Drago, che contiene i primi tre volumi della saga: The Dragon and the George (1976; Il drago e il giorgio), nella traduzione di Roberta Rambelli, e gli inediti The Dragon Knight (1990; Il Cavaliere Drago) e The Dragon on the Border (1992; Il drago sul Confine), nella traduzione di Davide Mana. Questo “Drago sui draghi”, curato da Massimo Scorsone e con un’introduzione di Diego Gabutti contiene anche tre tavole a colori di Boris Vallejo, autore della splendida illustrazione di copertina.
Cosa dire de Il drago e il giorgio? Massimo Scorsone lo definisce «[i]ronico e scanzonato divertissement ispirato ai capricci eroicomici anni Quaranta di L. Sprague de Camp e Fletcher Pratt (oltre che di T.H. White)» (p. XI). Sicuramente l’ambientazione in un universo parallelo fa pensare al filone del portal fantasy, declinato da Poul Anderson (autore che meriterebbe più di un Drago) in Tre cuori e tre leoni (1961), ma anche da L. Sprague de Camp e Fletcher Pratt nel loro ciclo science fantasy dell’Incantatore incompleto, scritto tra gli anni ‘40 e ‘60. Le premesse de Il castello d’acciaio (The Castle of Iron, 1950), in cui lo psicologo Harold Shea, finisce in universi paralleli a seguito di un esperimento pseudoscientifico, ricorda molto l’incipit de Il drago e il giorgio. Il romanzo risente dell’impostazione decampiana anche nell’approccio comico e ironico alla vicenda narrata, che mette spesso in evidenza le apparenti incoerenze e illogicità di un mondo fiabesco dominato dalla magia, come per esempio in uno dei momenti più divertenti del romanzo, in cui Jim (un drago in compagnia di un lupo parlante) chiede informazioni a un tasso aspettandosi una risposta. Si tratta del classico fantasy di ambientazione medievaleggiante, con tutti i topoi del genere (una quest da intraprendere, ostacoli da superare, lo scontro finale tra il Bene e il Male e una damigella in pericolo, per di più rapita e rinchiusa in una torre), ma con l’unica differenza che il protagonista della storia è un uomo del XX secolo che si trova a dover vivere nel corpo di un drago.
Lo stile è scorrevole e vivace, ma talvolta si dilunga eccessivamente rallentando il ritmo dell’azione (come per esempio nel capitolo 18, a mio avviso totalmente inutile).
(1) A. Budrys, “Books” in The Magazine of Fantasy & Science Fiction, aprile 1977, p. 36.
Autore
Gordon Rupert Dickson è nato a Edmonton, in Canada, nel 1923. Dopo la morte del padre, si trasferisce con la madre a Minneapolis, nel 1937. Frequenta l’University of Minnesota, studia scrittura creativa sotto la guida di scrittori come Sinclair Lewis e Robert Penn Warren e si laurea in inglese nel 1948. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è impegnato attivamente nella Minneapolis Fantasy Society, cui prendono parte anche Poul Anderson e Clifford D. Simak. La sua prima storia di fantascienza pubblicata professionalmente è Trespass, uscita su Fantastic Story Quarterly nella primavera 1950 e scritta assieme a Poul Anderson, con cui collabora anche alla stesura del ciclo degli Hoka, una serie di storie dedicate all’omonima razza aliena di orsetti. Ma il suo ciclo più noto resta quello di Childe o Dorsai, una saga fantascientifica di undici volumi, più un ultimo volume uscito postumo nel 2007 e completato da David W. Wixon. Gordon R. Dickson è morto nel 2001 all’età di settantasette anni per complicazioni dovute all’asma. Nella sua carriera di scrittore, durata oltre cinquant’anni, ha vinto tre Premi Hugo e un Premio Nebula ed è stato presidente della Science Fiction Writers of America dal 1969 al 1971.
articolo di Emilio Patavini