Recensione: “La guerra degli dei” (War of the Gods, 1997) di Poul Anderson

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Titolo: La guerra degli dei

Titolo originale: War of the Gods

Autore: Poul Anderson

Traduttori: Alessandro Zabini

Editore: Nord

Collana: Fantacollana Nord 122

Genere: sword and sorcery con ambientazione storica

Pagine: 336

Data di pubblicazione: 1997

Data di pubblicazione italiana: 1999

Non disponibile

 

 

Trama: L’epica saga del leggendario re vichingo Hadding, una delle più oscure e violente fra quelle che ci sono giunte dall’antica tradizione nordica, è stata ammantata per secoli da un alone enigmatico e misterioso, perché scarse o frammentarie sono le fonti che narrano di questo grande re dei Danesi, paragonato da molti alla figura di Artù.

Ora l’appassionata ricerca di Poul Anderson fra le antiche cronache e leggende, ci restituisce con tratti vividi e autentici non solo un personaggio in carne e ossa, ma anche le vicende di un intero popolo, in guerra come in pace, nella vita quotidiana come nella sfera del sacro. In un’epoca dove i re erano ritenuti discendenti diretti degli dei, Hadding viene allevato lontano dal suo trono legittimo da una stirpe di giganti, fino al giorno in cui partirà alla riconquista del potere. Le sue imprese sfiorano i confini del mito e della leggenda, ma sono destinate a lasciare un segno indelebile nella storia e a trasformarla in una magnifica, romanzesca avventura.

445656Commento:

La guerra degli dei è un romanzo fantasy di Poul Anderson, pubblicato sul mercato anglosassone nel 1997 mentre in Italia è giunto nel 1999, grazie alla Editrice Nord (Fantacollana Nord n. 122). Si tratta di uno sword and sorcery ambientato nella Scandinavia del Medioevo, all’epoca del re vichingo Hadding.

Profonde e accurate sono le ricerche storiche e folkloriste eseguite dall’Autore, il quale si è cimentato in un’opera difficile e perigliosa, a cagione del fatto che le fonti relative a disposizione sono limitate e incomplete. Tale lacuna è stata colmata inserendo nella storia elementi di pura invenzione che hanno potuto dare maggiore fluidità al libro, senza peraltro risultare inappropriate.

La vicenda ci viene narrata in terza persona, seguendo il punto di vista di Hadding. Poul Anderson, adottando il setting storico, ci trasporta tra Danimarca, Svezia e Norvegia, descrivendoci con meticolosità gli splendidi territori della Scandinavia e raccontandoci le gesta di questo grande condottiero. Il mondo in cui interagisce Hadding è pregno di magia e la leggenda si confonde alla realtà. Le divinità norrene infatti assumono il ruolo di guida nelle vicissitudini universali, mescolandosi alle persone comuni, così come i giganti, i gementi, gli elfi e altri esseri soprannaturali.

A dispetto di ciò, preponderanti sono le questioni puramente terrestri. Abbiamo numerose guerre e battaglie che vengono condotte da Hadding in terre selvagge in cui è costretto ad affrontare sovrani subdoli e guerrieri ferali. I pericoli però non scaturiscono solo dai nemici, ma anche la corte del re è terreno fertile per la cospirazione.
Hadding è il personaggio su cui ruota tutta la storia e pertanto anche quello maggiormente sviluppato dall’Autore. Costui è dotato di un profilo psicologico complesso, poiché da un lato, come tutti i vichinghi, arde dalla voglia di conquistare potere e combattere, dall’altro pare essere consapevole del proprio destino e ciò lo affligge.

La guerra degli dei di Poul Anderson è uno  splendido romanzo fantasy che potrà appassionare tutti coloro che amano le leggende norrene, trasposte in chiave moderna.

 

 

anderson3Autore: Poul Anderson è nato nel 1926 in Pennsylvania da genitori scandinavi.

Cresciuto nel Texas e in una fattoria del Minnesota, è vissuto poi per un breve periodo in Danimarca. Tornato negli Stati Uniti allo scoppio della guerra, nel 1939, si è laureato in fisica nel 1948, all’Università del Minnesota. Da molti anni risiede ormai nella baia di San Francisco con la moglie Karen e la figlia Astrid. La sua carriera di scrittore ha avuto inizio nel 1947 con il romanzo Tomorrow Children. Da allora non ha più smesso di produrre a ritmo continuo opere di fantasy, fantascienza, libri gialli, libri per ragazzi, saggi di divulgazione scientifica, articoli critici, poesie e traduzioni, trasformando subito quello che era in origine un semplice hobby in una vera carriera di scrittore professionista. Nel campo della narrativa fantastica Anderson ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti per la sua opera, tra cui sette premi Hugo e due Nebula.

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