Recensioni: “The Builders” (2015) di Daniel Polansky

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Titolo: The Builders

Titolo originale: The Builders

Autore: Daniel Polansky

Copertina: Alberto Besi

Curatore e traduttore: Davide Mana

Editore: Acheron Books

Collana: Zenobia

Genere: fantasy

Pagine: 174

Data di pubblicazione: 2015

Data di ultima pubblicazione italiana: 2017

Prezzo: € 16,69

Trama: Un occhio mancante. Un’ala rotta. Una nazione rubata.

L’ultimo lavoro non è finito bene.

Gli anni passano, e le cicatrici sbiadiscono, ma i ricordi diventano più duri.

Per gli animali della Compagnia del Capitano, sopravvivere ha significato mantenere un basso profilo, costruirsi una nuova vita, e cercare di dimenticare la guerra perduta.

Ma ora i baffi del Capitano stanno vibrando all’idea di saldare i conti in sospeso.

“Daniel Polansky è uno dei miei scrittori preferiti” – David S. Goyer, co-autore della trilogia del Cavaliere Oscuro di Cristopher Nolan

Commento:

daniel-polansky-the-buildersThe Builders è un romanzo fantasy di Daniel Polansky, pubblicato dalla Tor.com nel 2015 sul mercato anglosassone, mentre in Italia è uscito con Acheron Books il mese scorso.

Ho già avuto modo apprezzare Daniel Polansky ne Il guardiano della città perduta e sinceramente attendevo con ansia la pubblicazione di questo suo nuovo libro, anche in considerazione del fatto che ha ricevuto una nomination per il Premio Hugo nel 2016.

Comincio subito dicendo che The Builders non ha deluso le mie aspettative in quanto presenta molteplici elementi di originalità. In esso infatti è possibile rilevare una commistione tra i generi grimdark fantasy, western e thriller.

Ma andiamo per ordine.

La vicenda è ambientata in un mondo non meglio precisato, che ricorda molto il vecchio West (in talune circostanze vengono citate delle città degli Stati Uniti d’America come Kalamazoo e Poughkeepsie), dove la tecnologia è simile a quella dell’Ottocento. La cosa che subito balza agli occhi del lettore è che tutti gli esseri che abitano questi luoghi sono animali antropomorfi parlanti dotati di un’intelligenza pari a quella dell’uomo. Ed invero la razza umana non compare in questo universo parallelo dove la fanno da padroni topi, talpe, salamandre, tassi, puzzole, armadilli, gufi, volpi, ecc…

La storia è narrata in terza persona attraverso molteplici punti di vista. L’Autore, vero e proprio maniaco dello “Show, don’t tell”, si adopera con pazienza nel dipanare lentamente la trama e nell’ utilizzare frequenti cliffhanger per accrescere la suspense del lettore. Il protagonista è Capitano, un topo che sta ingaggiando una squadra di avventurieri allo scopo di vendicare un attentato subito molti anni prima, posto in essere da Mefitico, una puzzola. Tuttavia Capitano non ha vita facile in quanto il suo nemico vive in una fortezza inespugnabile e ha già attivato alcuni sicari pronti a qualsiasi cosa per catturarlo. La sua missione pertanto risulta disperata ma vi sono alcuni amici fidati che lo aiutano: Reconquista (ratto), Bonsoir (ermellino), Buodica (opossum), Cinabro (salmandra), Orzo (tasso), Gertrude (talpa) ed Elf (gufo).

La trama non è per nulla banale, è ricca di intrighi e presenta notevoli colpi di scena. Per quanto non ami una parcellizzazione di POV, tale scelta contribuisce a mantenere il lettore sempre sul chi vive, dato che ogni personaggio presenta un proprio profilo psicologico articolato. Il che ovviamente non è per nulla agevole in romanzo che non raggiunge nemmeno le duecento pagine.

Le atmosfere che si respirano leggendo questo libro richiamano il genere western. Abbiamo infatti duelli all’ultimo sangue tra pistoleri che fanno uso di revolver e Winchester, abbondanti libagioni di whisky, partite a poker in cui i perdenti non accettano di buon grado la sconfitta, procaci prostitute e soprattutto la vendetta come leitmotiv della vicenda.

Peraltro il romanzo non risulta edulcorato e si discosta nettamente dalla narrativa per ragazzi, atteso che vi sono innumerevoli scene intrise di violenza, luridume, turpiloquio e dettagli truculenti; il tutto arricchito da una sana dose di humor nero. Inoltre, un altro elemento di grande pregio riguarda l’introduzione di droghe all’interno della vicenda (l’hashish e l’oppio).

Concludo dicendovi che con The Builders, Daniel Polansky ci regala una straordinaria favola moderna in cui Sergio Leone incontra Joe Abercrombie.

 

OEosh2YiAutore: Daniel Polansky è nato a Baltimora nel 1984. Ha vissuto per un periodo in Cina prima di tornare negli Stati Uniti, dove ha iniziato a scrivere la prima bozza di The Straight Razor che è il suo primo romanzo e il primo volume della saga di Low Town. Oltre a questa serie, Polansky è diventato popolare anche per la serie di Empty Throne. Con The Builders, nel 2016 ha ricevuto una nomination al Premio Hugo.

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