Il Dottor Hesselius di Le Fanu, il padre dei detective dell’Occulto

Ben ritrovati a un nuovo approfondimento dedicato alle figure dei detective dell’occulto della letteratura.

Oggi ci concentreremo su un personaggio largamente dimenticato dalla cultura moderna ma cruciale per lo sviluppo del genere fantastico: il Dottor Martin Hesselius creato da Joseph Sheridan Le Fanu (Dublino, 1814-1873).

Le Fanu, laureato in legge (anche se non praticò come avvocato), si dedicò poi al giornalismo e alla letteratura.

Paradossalmente, Le Fanu era convinto che i posteri lo avrebbero ricordato per i romanzi storici che gli avevano dato soddisfazioni in vita, romanzi dei quali nel giro di vent’anni si erano però già dimenticati tutti, mentre invece entrò nella Storia della letteratura per le sue creazioni fantastiche. Per ragioni anagrafiche, ha scritto di vampiri prima di Bram Stoker e di presenze misteriose prima di H.P. Lovecraft.

Nel 1927, Lovecraft comunicò a Derleth che Le Fanu non gli aveva fatto una grande impressione, trovando le sue storie insipide e vittoriane, ma ammetteva di avere forse scelto non il meglio della sua produzione. Nel 1932 comunicava a Clark Ashton Smith di avere infine letto “Green Tea” e di averlo trovato molto meglio delle altre sue opere che conosceva, ma che difficilmente lo avrebbe posto al livello di Poe-Blackwood-Machen.

August Derleth, presentando una raccolta di sue opere ai lettori, lo definì l’equivalente britannico di Poe (anche se in realtà non aveva nessun fondamento critico per affermarlo), e solo dopo di ciò venne preso in considerazione come maestro del fantastico, specie in relazione all’ispirazione che avrebbe avuto su altri autori. Si dice che anche Robert Louis Stevenson lo apprezzasse.

In particolare sono celebri due suoi lunghi racconti, Tè verde (Green tea) e Carmilla, entrambi pubblicati nel 1872.

La figura di Hesselius diede origine a un vero e proprio modello nell’ambito degli indagatori del fantastico come il “Carnacki” di Hodgson, l'”antiquario” di James e, soprattutto, per il “John Silence” di Blackwood.

Lo stile di Le Fanu, a differenza di altri scrittori, punta direttamente al dunque e non mira a trasmettere chissà quali allegorie sociali ma a comunicare il senso puro del male e del terrore incombente sulle vittime (e sugli indifesi lettori). In questa ambientazione i fantasmi non sono un male che permane per perseguitare i giusti, ma sono una punizione postuma per equilibrare le azioni ingiuste compiute dai crudeli.

Chi è il Dottor Hesselius?

Il Dottor Martin Hesselius è un medico tedesco che appare in una serie di racconti del mistero di Joseph Sheridan Le Fanu. Tre racconti del personaggio sono raccolti nella ormai mitica edizione “100 pagine per 1000 lire” Newton & Compton.

Benché venga spesso elencato tra i detective dell’occulto della narrativa weird non è propriamente un investigatore attivo come Carnacki, quanto piuttosto un testimone di fatti che sfidano la ragione umana e che si occupa di catalogare.

In quanto medico, viene spesso coinvolto in strani malesseri che – nella sua interpretazione – subiscono un’influenza dal mondo degli spiriti.

Morto nel 1819, ha lasciato diversi documenti raccolti da un suo adepto che portano alla conoscenza del pubblico vicende spettrali e misteriose, che lui ha affrontato con il consueto approccio scientifico e rigoroso.

Il suo coinvolgimento più famoso è nel racconto “Carmilla”, dove però è del tutto in secondo piano rispetto alla figura della languida vampira che insidia la protagonista, e che costituisce a conti fatti il personaggio più famoso di Le Fanu, lasciando completamente in ombra il medico metafisico.

Hesselius è un “filosofo medico” che concentra le sue attenzioni su fatti curiosi, riportando con minuziosa attenzione gli avvenimenti realizzando veri e propri dossier.

Pur essendo un medico, è un uomo che contempla la possibilità che i misteri dello spirito, della morte e di ciò che c’è oltre, siano reali e molto più consistenti di quanto non si creda comunemente.

É autore di un “saggio sulla medicina metafisica” che lo rende un soggetto interessante per appassionati di materie non convenzionali.

Hesselius quindi applica un rigoroso approccio scientifico per curare vittime di fenomeni che hanno origine in tutto o in parte dal mondo inesplorato dell’innaturale.

Rispetto ad altri detective dell’occulto, infatti, Hesselius funge da anello di congiunzione tra la scienza e lo spiritismo, introducendo nel lettore la sensazione che un accurato metodo scientifico sia in grado di fare fronte ai fenomeni altrimenti relegati alla superstizione.

I cinque casi di Le Fanu (compreso il summenzionato Carmilla) sono stati pubblicati tra il 1851 e il 1872 e poi riuniti dall’autore nella raccolta “In a Glass Darkly” (Un oscuro scrutare), pubblicati interamente per la prima volta in Italia nel 2011 da MIraviglia.
Le storie Tè verde, Il Demone d’ogni giorno, Il giudice Harbottle, La stanza al Dragone Volante e Carmilla e sono presentate come casi postumi esposti da un adepto di Hesselius dopo la morte di quest’ultimo.

Tè verde (“Green Tea”)

La storia si ispira alle teorie esoteriche esposte in Arcana Cœlestia di Emanuel Swedenborg.

Il reverendo Jennings è un uomo affabile e disponibile, che sembra avere dei malesseri quando visita la sua parrocchia: inoltre segue con lo sguardo qualcosa sul pavimento che nessun altro vede.

Nello studio del reverendo, Hesselius legge alcuni libri in latino, nel quale si accenna alla vista interiore che se sbloccata permette di scorgere cose precluse agli altri. Con ogni uomo ci sono geni maligni provenienti dagli inferi, che dimorano tra il paradiso e l’inferno quando accompagnano gli uomini. Questi odiano gli uomini mortalmente e se si accorgessero di essere a loro associati farebbero di tutto per distruggerli. Perciò un uomo che non sia in grazia di Dio accompagnato dagli spiriti è in grave pericolo: questi gli parlerebbero con l’intenzione di distruggerlo. Una nota di Jennings riporta “Possa Dio avere pietà di me”.

Jennings gli parla in toni denigratori del dottor Harley che lo ha in cura, da tutti molto stimato, siccome lo ritiene limitato nelle sue conclusioni materialiste. Jennings lascia intendere che qualche problema lo affligge senza svelarne la natura.

In seguito Hesselius riceve un suo biglietto dove spiega di sentirsi meglio e di tornare alla sua parrocchia, colmo di gratitudine religiosa. Solo due giorni dopo però gli comunica il suo abbattimento e decide di recarsi dai suoi parenti nello Yorkshire. L’aria di campagna non gli giova e il reverendo convoca Hesselius a Richmond per spiegargli il caso per intero.

Quattro anni prima Jennings studiava la religione metafisica degli antichi, anche se la sua indole cristiana era inadatta a studiare il paganesimo. In quel periodo inizia a bere sempre più frequentemente il té verde. Un giorno a Londra nota una scimmia nera che, con sgomento, riconosce essere un’illusione.

La scimmia nera per un anno rimane accanto all’uomo e dimostra una malignità innata. L’essere perseguita il reverendo stressandolo nel compimento delle sue funzioni in chiesa, diventando più aggressivo mano a mano che la vittima cerca di pregare.

L’uomo diviene sempre più stressato e i medici non riescono ad aiutarlo. Come se non bastasse, l’essere inizia a parlargli nella mente impedendogli di pregare. I due si separano e in seguito Jennings lo informa che la scimmia è tornata e che è al corrente della loro conversazione.

Hesselius torna da lui e lo trova con la gola squarciata.

Hesselius riferisce che nella sua carriera ha incontrato 57 casi di visioni che ha curato in maniera diligente. Secondo lui, il fluido che collega cuore e cervello può essere alterato da un eccesso di tè, squilibrio al quale gli spiriti si appoggiano per colpire le vittime.
Se solo avesse potuto curare Jenkins con il tempo dovuto, sicuramente avrebbe richiuso l’occhio interiore e lo avrebbe salvato dalle sue tendenze suicide ereditarie…

La persecuzione (“The familiar”)

Questa storia è una rivisitazione del precedente racconto “The Watcher” del 1851.

Nel 1794 Sir James Barton torna a Dublino dal servizio in marina. Costui fa domanda di matrimonio a Miss Montague, nipote di Lady L.
Barton è un deciso scettico del soprannaturale. Una notte, tornando a casa, ha la sensazione di essere seguito ma non vede nessuno. A casa trova una lettera che lo dissuade dal percorrere tale strada, firmata “Colui che veglia”. Viene avvicinato da un uomo basso con cappello di pelliccia che lo guarda con aria ostile, e che lo lascia stravolto, siccome gli ricorda qualcuno del suo passato.

Inizia a udire voci accusatorie e i suoi timori si concretizzano nella forma di un sinistro uccello di Miss Montague.

Nemmeno l’intervento del Generale Montague, padre della fidanzata, riesce a salvare Barton dalla vendetta di un uomo morto a causa delle sue azioni malvagie compiute anni prima, che erano costate la vita a una ragazza e a suo padre.

In questo caso le cattive azioni commesse in vita richiamano l’intervento soprannaturale di ripianamento dei torti, anche se Hesselius non si pronuncia sulla natura soprannaturale del caso.

Il Giudice (“Mr. Justice Harbottle”)

La storia è una rivisitazione di “An Account of Some Strange Disturbances in Aungier Street” (1853).

Un londinese di nome Anthony Harman racconta questa storia ambientata tra il 1746 e il 1748.


Il crudele giudice Elijah Harbottle viene molestato da spiriti vendicativi frutto delle sue crudeli sentenze emesse in vita e condotto alla morte da un mostruoso doppelganger.

La stanza al dragone volante (“The room in the dragon volant”)

Un ingenuo inglese in viaggio in Francia, Richard Breckett, decide di salvare una donna a suo dire vittima di un matrimonio senza amore con il sessantenne conte di St. Alyre.

Si stabilisce quindi nella locanda del dragone volante, dove si sono verificate strane sparizioni.

In realtà si tratta di un piano criminale di una banda di ladri che seppelliscono vive le vittime dopo averle drogate con un alcaloide.

Hesselius riporta che simili pozioni erano note fin dal Medioevo.

Carmilla

Il personaggio di Carmilla è divenuto simbolo stesso di vampiro donna e ricordato come il primo esempio di vampira lesbica.

La storia ha influenzato Dracula di Bram Stoker, il film Vampyr di Carl Theodor Dreyer del 1932, il film The Vampire Lovers della Hammer del 1970 e la web series canadese Carmilla.

Per quanto riguarda Carmilla, qui trovi un video apposito che la esplora nel dettaglio.

E con questo è tutto. Noi ci vediamo alla prossima.

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